Volti nell’ombra, un corto contro il bullismo, un progetto di Rosa Loiodice. Il cortometraggio parte dal racconto di un ex bullo.
“Volti nell’Ombra” si sviluppa dalla produzione e da un’idea di una esordiente produttrice cinematografica, Rosa Loiodice. Rosa si è indirizzata alla realizzazione chiedendo l’ausilio artistico del regista Fabrizio Pastore che ha curato la sceneggiatura e la colonna sonora in collaborazione con Leandro Ciarfaglia che si è occupato della direzione della fotografia.
Questo cortometraggio nasce da un approfondimento di una tematica che solitamente viene affrontata in maniera inquietante quando invade la nostra quotidianità come se la violenza che ci circonda si ricordasse di noi acquisendo un appellativo -bullismo- e si limitasse ad una fascia di età scolastica senza considerare che l’origine del disagio vive in noi in quanto società che pur mettendo a nudo il problema , si sottrae alla consapevolezza delle sue proprie responsabilità, generando impurità pronte ad esplodere e farsi riconoscere per la propria salvezza.
Spesso al centro delle cronache per episodi con epiloghi anche tragici. Adolescenti che si tolgono la vita perché non riescono a sopportare l’umiliazione subita, che non hanno la forza di reagire, di confidarsi con qualcuno, che non sanno chiedere aiuto ad una società spesso sorda e cieca anche davanti a sintomi lampanti.
Una società che comunque si trova impreparata ad affrontare un fenomeno dilagante, subdolo qual è il bullismo; una società che in tutte le sue forme (scuola, famiglia, associazione culturali eccetera) ha l’obbligo, però, di prendersi la responsabilità di fronteggiare questo fenomeno che invece si espande a macchia d’olio.
Attraverso questo messaggio cinematografico, si chiede che ciascuno di noi possa accogliere l’idea di un’analisi introspettiva senza cadere nell’auto- colpevolezza o nell’auto-giustificazione bensì solo desiderio di guardarsi dentro, sapersi riconoscere ed attuare un cambiamento.
“Volti nell’Ombra” è il paradosso dell’auto-liberazione: l omicidio di un malcapitato è il volontario e consapevole desiderio di porre fine alla debolezza altrui in quanto proiezione analitica dell’omicida stesso.
Volti nell’ombra è prima di tutto una denuncia di questo devastante problema, ma vuole essere anche una risposta a tutte quelle domande che tutti, genitori, insegnanti educatori, psicologi si fanno quando si trovano davanti all’irreparabile… e non si sanno dare risposte. Tratta il tema dall’altra parte….quando leggiamo di atti di bullismo siamo portati ad analizzare solo i comportamenti, gli atteggiamenti, i silenzi tutto quello che prima non vedevamo, dalla parte della vittima dei bulli. la vittima del bullismo non è l’unica vittima. Il bullo e la sua vittima sono le due facce della stessa medaglia e noi dobbiamo capire entrambi.
Questo si propone questo cortometraggio che parteciperà a vari festival nazionali ed internazionali e verrà distribuito nelle scuole aderenti il progetto.
Il cortometraggio parte dal racconto di un ex bullo.
I ragazzini “bulli” rappresentano la condizione ideale che permetterà a Mario di riconoscere la sua frustrazione e solo l’omicidio gli garantirà il giusto riscatto: quel pseudo-coraggio di Gerardo Placido (Mario adulto) che cercherà di sviscerare e armonizzare la sua identità grazie all’ausilio delle cure psicoanalitiche di una psicologa, interpretata dall’attrice Nadia Kibout, a cui racconta il suo passato da bullo, quando era ragazzino (Gerardo bambino viene interpretato dal piccolo Valerio Viti).
La storia prende vita da un’epoca storica a tutt’oggi viva negli animi degli italiani perché declama il coraggio di un uomo che si è sacrificato per il rinnovamento della nostra società (Aldo Moro), aiutandoci a prendere consapevolezza.
“Volti nell’Ombra”, un modo per crescere insieme.
Il baby protagonista.
Valerio Viti è nato a Bari il 16/04/2003 studia recitazione presso Accademia Dello Spettacolo Unika di bari, frequenta laboratorio teatrale con l’attrice Carmela Vincenti. Nel maggio 2015 ha partecipato nella fiction Il sistema con Claudio Gioe e Gabriella Passion. Con la regia di Carmine Elia.
Nel Settembre 2015 nel film La sindrome di antonio con Remo Girone e Giorgio Albertazzi Queralt del greco. Con la regia di Claudio Rossi Massimi.
Dal 2014 fa parte dell agenzia casting Isabella Romano.
Altra protagonista, Nadia Kibout nasce a Saint-Etienne in Francia da genitori algerini. Nel 2004 incomincia la sua carriera con un film drammatico, opera prima di Mario Rellini, Balletto di Guerra, a cui seguiranno altre pellicole cinematografiche e fiction televisive. Il teatro, con la regia di Sergio Castellitto per lo spettacolo “Il Dubbio” in tournée in tutta Italia, le offre una bellissima esperienza. La passione e la dedizione in ciò che fa la sostengono nel desiderio di una carriera ricca di personaggi ed incontri. Si è diplomata presso l’Accademia Cours Florent di Parigi ed ha ampliato la sua formazione frequentando workshop e stage: con Greta Seacat (Actor’s Studio – New York), “Sul corpo, la sensorialità e le emozioni” con Riccardo Magherini, di Recitazione con Dominique de Fazio (Actor’s Studio – New York), con la Compagnia MOMIX di Moses Pendleton, presso la Scuola Internazionale di Danza con Rossella Hightower (Cannes), alla New York American Theatre Ballet & Steps School e un corso di canto con il M° Michele Fischietti. Nel 2010 interpreta La zingara in Per Sofia di Ilaria Paganelli.