Nel 2014 Marianna Poletti ha fondato Just Knock una piattaforma digitale dallo spirito coraggioso, che vuole rivoluzionare il modo di trovare lavoro, permettendo a giovani menti brillanti di entrare in contatto con aziende visionarie, inviando idee al posto dei CV.
Che studi hai fatto, quanti anni hai?
Ho 26 anni e sono nata a Milano dove ho vissuto e studiato pubblicità e marketing (Triennale allo IED e Master al Politecnico di Milano).
Cosa fai al momento e di cosa ti occupi?
Mi occupo a tempo pieno di Just Knock, la società che ho fondato nel 2014. Oltre ad esserne la Founder, il mio ruolo operativo principale riguarda sviluppo del Business e del prodotto, anche se, come spesso accade alle startup, vogliamo mantenere una flessibilità nei ruoli all’interno del nostro team, infatti tutti abbiamo voce in capitolo su qualsiasi area, penso che questo aiuti a stimolare confronto e brain-storming.
Come è nata Just knock? A quali esigenze ha risposto?
Just Knock è una piattaforma digitale dallo spirito coraggioso, che vuole rivoluzionare il modo di trovare lavoro, permettendo a giovani menti brillanti di entrare in contatto con aziende visionarie, inviando idee al posto dei CV. La rivoluzione avviene mettendo al centro del sistema di valutazione, non più solo le esperienze scritte, bensì le capacità dimostrate dai progetti con cui i candidati si possono proporre alle aziende che amano. Attraverso Just Knock ad emergere, oltre alle competenze, sono dunque la motivazione e la passione del candidato, elementi che portano a decidere l’inserimento in azienda di una nuova risorsa di valore. L’idea, come spesso accade, nasce innanzitutto da una forte esigenza che abbiamo personalmente individuato: tanti esami universitari, tanti progetti realizzati in classe per le aziende e nessun modo per comunicarglieli in modo diretto e tutelato. Il tutto, sommato alla difficoltà di trovare lavoro ed emergere tra i mille CV che si depositano sulle scrivanie dei manager, ci ha fatto pensare: possibile che oggi si venga ancora valutati per i numeri e la lista di esperienze accumulate su un foglio di carta? E se invece fossero proprio le nostre idee a farci trovare un lavoro? A quel punto abbiamo capito che le idee ed i progetti potevano veramente essere il miglior modo di far emergere le proprie unicità e per l’azienda di capire le reali competenze del candidato.
Chi l’ha fondata? Siete uno staff f tutto femminile?
Contrariamente alla media delle start-up la nostra squadra è composta da (quasi) tutte donne con un’età tra i 23 e i 32 anni: Isabella, Chiara, Arianna, Luigi ed io. Presto contiamo di espandere il nostro team!
Just knock è rivolto solo alle donne?
Just Knock si rivolge a tutti i talenti in cerca di lavoro. La piattaforma funziona in questo modo: dopo la registrazione su justknock.it, gli utenti possono prendere in visione le linee guida messe a disposizione dalle aziende e trarre ispirazione per creare progetti di qualsiasi natura (ad esempio design, marketing, comunicazione…), per poi proporli in modo completamente tutelato. Il candidato ha così la possibilità di farsi valutare in un modo più meritocratico senza che il CV possa generare pregiudizi, infatti le società potranno vedere il progetto, senza però visionare i dati sull’autore, solo dopo una prima valutazione basata sulla qualità del contenuto sarà possibile scoprire di più sull’ideatore. Il sistema inoltre è totalmente gratuito per gli utenti. I muri non sono più un limite, Just Knock offre a giovani menti brillanti una porta di accesso per la loro carriera.
Che risposta avete avuto finora?
Sono tante le aziende che hanno creduto in noi e che hanno scelto il nostro servizio, tra le più importanti troviamo: Adidas Group, Bosch, Decathlon, Poliform, Valsoia e presto tante altre. Inoltre, abbiamo vinto diversi premi tra cui il bando di Regione Lombardia per le startup innovative in ambito culturale, IITWIIN 2015 “Capacity Building”, il concorso dedicato alle donne imprenditrici e ricercatrici nel campo dell’innovazione e ad Aprile abbiamo vinto il premio dell’HR FORUM per l’impresa più innovativa.
Il lavoro è molto difficile al giorno d’oggi per chi lo cerca ma anche per chi lo trova. Avete dei legali ai quali vi appoggiate?
Su justknock.it tutte le idee che i candidati mandano alle aziende sono tutelate, infatti queste ultime hanno firmato un contratto per cui si impegnano a rispettare la proprietà intellettuale dei progetti. Il mercato del lavoro è in forte evoluzione e, di conseguenza, anche le competenze richieste si trasformano, diventando trasversali e più orientate al problem solving. Continuare a misurare le capacità dei candidati su esperienze curricolari e voti, dunque, rappresenta un limite che impedisce spesso di individuare nuove risorse di talento. Bisogna ripartire dalla necessità di ascoltare ciò che hanno da dire i ragazzi: oggi per le aziende possono rappresentare un prezioso punto di vista. Chiunque ama una marca al punto da elaborare un’idea su misura, ne fa fa già potenzialmente parte.
Qual è il vostro obiettivo?
Il nostro obiettivo è e rimarrà lo stesso che ci ha spinto a creare Just Knock: permettere a menti brillanti e persone motivate di trovare l’occupazione che meritano! Lo sbaglio più comune che vedo fare è quello inviare progetti poco personalizzati, che non fanno emergere la motivazione che c’è alla base e la passione per quella specifica azienda.L’idea non dev’essere per forza un colpo di genio, basta anche un’analisi ben strutturata o una piccola modifica di un qualcosa di già esistente. Il mio consiglio è: dimostra impegno e passione, fai capire chiaramente che il progetto che stai proponendo lo hai pensato proprio per quel brand perché ami i suoi prodotti o servizi. Se un manager riesce a individuare queste caratteristiche, non si farà certo scappare il tuo talento. Noi abbiamo creato una porta, sta a te bussare!
Pensi che il mondo del lavoro attuale risponderà positivamente alla tua proposta?
Penso di si, proprio perché anche per le aziende selezionare talenti in base ai CV risulta molto complesso. Basta pensare che Decathlon, uno dei nostri clienti, riceve in media 170.000 CV l’anno. Specialmente quelli dei ragazzi sono ancora più complessi da paragonare perché, a causa delle scarse esperienze risultano molto simili tra loro.