Meglio le ragazze nei test di valutazione del NAEP su tecnologia e scienze.
Il NAEP (National Assessment of Educational Progress) è il sistema di valutazione degli studenti più diffuso negli Stati Uniti, in atto dal 1969; è obbligatorio per tutti gli studenti e gestito dal ministero dell’’Educazione.
I test di NAEP devono servire ai decisori per le politiche dell’’istruzione, e infatti forniscono dati aggregati per gruppi di popolazione di studenti (non per i singoli studenti, le classi o gli istituti), e riguardano i risultati raggiunti in diverse materie. I dati aggregati NAEP riguardano il genere, lo status socio economico, l’etnia, la frequenza scolastica, i risultati attesi dagli studenti, ecc
Nel 2014 è stato somministrato il primo test nazionale NAEP su tecnologia e ingegneria a studenti dell’ottavo grade statunitense, corrispondente alla nostra terza media. Questo Technology and Engineering Literacy exam, TEL ha valutato le capacità di 21,500 studenti di circa 840 scuole pubbliche e private a livello nazionale.
I test non erano domande né saggi da scrivere, ma gli studenti avevano ricevuto una serie di scenari virtuali il cui obiettivo era valutare le loro capacità di problem solving e le loro abilità di usare tecnologia e scienza per risolvere i problemi. Tra i vari test uno riguardava il design di una strada di quartiere sicura per le biciclette; un altro il progetto di un habitat adatto per diverse specie animali; un altro test chiedeva di progettare un exhibit on line sul problema storico dell’inquinamento idrico dell’area di Chicago.
Questi test sono serviti da modello per i futuri esami NAEP che, anche per la storia, la letteratura e così via, useranno test a scenari virtuali. Inoltre, quello del 2014 è stato il primo test NAEP totalmente in digitale. Il prossimo NAEP si svolgerà nel 2018.
Pochi giorni fa, a maggio del 2016, sono stati pubblicati i risultati.
Un dato importante è che nei test di tecnologia e ingegneria le ragazze hanno superato i ragazzi nello svolgimento dei test: il 45 % delle ragazze hanno superato il test rispetto al 42% dei ragazzi. Un altro dato interessante è che gli studenti di aree rurali o suburbane hanno superato gli studenti delle città.
Le ragazze sono andate bene in tutti i test, sia in quelli tecno scientifici sia in quelli sul design e sugli aspetti sociologici delle tecnologie. Le ragazze – sia di etnie bianche sia nere – hanno avuto i punteggi più alti rispetto ai compagni maschi; lo spread è stato minore nelle etnie asiatiche.
La caratteristica interessante delle ragazze dei ragazzi con punteggi alti è stata che questi svolgono attività al di fuori della scuola, come partecipare alle gare di robotica educativa o aiutare i casa ad aggiustare oggetti tecnologici – come accade spesso ai giovani in zone rurali, che aiutano i genitori nell’uso di trattori o altri strumenti agricoli.
D’altro lato, il NAEP ha confermato la rigidità della struttura sociale statunitense, vale a dire che i giovani studenti poveri hanno espresso risultati modesti rispetto agli studenti di classe media.
Trai commenti interessanti, quello del presidente in carica del National Center for Education Statistics, Peggy Carr: “Una delle leggende che circolano sui risultati scolastici delle ragazze, spesso migliori di quelli dei maschi, riguarda il fatto che le ragazze leggono di più. Ma in questi test non vi erano conferme che leggere di più potesse aver servito risolvere i problemi. I risultati delle ragazze sono stati una sorpresa”.
Un altro commento riguardava il fatto che anche negli Stati Uniti l’abbandono da parte delle ragazze dell’interesse verso le STEM avvenga alla fine della terza media, quando gli studenti scelgono le materie principali, o comunque, gli indirizzi scolastici importanti. Alla fine della scuola media – ha confermato un docente – le ragazze scelgono, il corso si studi limitando, consciamente o inconsciamente, le loro aspettative di carriera. Queste decisioni sono per lo più motivate dai consigli o dalle pressioni familiari, che risultano anche in una minor fiducia in se stesse, ovvero in uno indebolito senso di poter affrontare, aiutate, eventuali difficoltà scolastiche.
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