Due poesie tenere
di Deborah Voliani
INVISIBILE
Forse ancora non ci credi,
sono quella che non vedi:
la pioggia dietro i vetri che non ti bagna,
l’ultima vocale in un’eco di montagna.
Ma una volta mi hai pensato,
sono quella che hai scartato:
il sassolino che trovi al mare,
la zanzara in moto che non ti fa guidare.
Ero io, l’invisibile presenza,
sicuramente tu vivresti meglio senza.
Forse ancora non ci credi,
sono quella che non vedi.
Come il buco dell’ozono,
invisibile, ma ci sono.
GOLFINO DI LANA
GOLFINO DI LANA, PER QUELLO CHE POSSO,
TI CERCO DI SERA SE HO I BRIVIDI ADDOSSO.
MI PIACE ABBINARTI ALLA SOLITA GONNA,
MI GUARDO ALLO SPECCHIO, RIVEDO MIA NONNA.
GLI OCCHI SUOI VERDI, DI RARA BELLEZZA,
GOLFINO DI LANA MI DONI SAGGEZZA.
MI SENTO PERVASA DAL DOLCE CALORE,
NON SENTO PIU’ FREDDO, RIPRENDO COLORE.
NON TI CAMBIEREI PER NESSUNA RAGIONE,
RIMANI CON ME IN QUALUNQUE STAGIONE.
MI AVVOLGI DA SEMPRE CON TANTA PREMURA
MI STRINGI PIU’ FORTE SE LA NOTTE HO PAURA.