La poesia della giovane Lavranou è un inno d’amore in cui il sentimento si denuda con la voce di una spudorata forza emozionale.
di Valentina Elena Lavranou
Ti mostrerei cos’è un uomo
E cosa significa amare
Se potessi ti stupirei
E renderei tangibile un pensiero
Perché tu sappia cosa sussurra il mio cuore
Se potessi parlarti di me e di te
Lo farei con suoni nuovi
Cosa mi resta se non le parole che inventeranno gli uomini?
Credimi.
Ciò che chiede adesso il mio animo
È la possibilità di voltarmi e rivivere te
E il tramestio del tuo pensare confuso
E del mio viaggio sognato
E il nostro
Grande mondo da condividere.
Tutto replicherei all’infinito.
Se potessi salvarti
Cavalcherei i tuoi sogni
Per condurli lì dove biondi angeli alati
Dipingono boschi di desideri esauditi.
Se potessi
Troverei la forza che mi appartiene tra mille abbandonate
E sceglierei quella del fuoco, dell’acqua
Tutta la forza da dedicare a te.
Aspetterei gli inverni a Nord
E a Sud le estati
E te, ovunque.
Se potessi
Ti giuro
Spegnerei i cataclismi
Valicherei le montagne di tutti i tuoi mali
Per donar loro la pace.
Se potessi spiegare quel che mi accade
– luce e scintille e tornadi – disegnerei
ogni dettaglio.
Se potessi ti mostrerei cos’è un uomo
E cosa significa amare.
Ma non posso.
E mi arrendo.
La poesia della giovane Lavranou è un inno d’amore in cui il sentimento si denuda con la voce di una spudorata forza emozionale. La generosità emotiva espressa in versi armoniosamente modulati scorre lungo interrogativi acquietati che conoscono l’alternanza della sfrontatezza e del coraggio. Delineano i sentieri dell’amore senza reale resa.
La scorrevole stesura dona alle parole la giusta collocazione e la musicalità interna. Intrigante che siano le riflessioni di una giovanissima promessa.
Elena Luviso