L’Archivio di Genere “Carla Lonzi” di Bari, primo progetto in Puglia dedicato alla conservazione ed alla condivisione delle questioni di genere
L’Archivio di Genere “Carla Lonzi” di Bari (ForPsiCom-Uniba), primo progetto in Puglia dedicato alla conservazione ed alla condivisione delle questioni di genere, insieme all’Associazione Culturale” Centro di Documentazione e Cultura delle Donne di Bari” – CDC , ha organizzato una Giornata di studi ed eventi sulle nuove prospettive degli archivi e memoria delle donne dal titolo “ARCHIVI DE-GENERI. Politiche e poetiche femministe di ieri e di oggi”.
L’Archivio di Genere sostiene dal 2012 l’applicazione della pratica documentaria per la creazione di una memoria culturale condivisa. Questo evento voleva interpretare il patrimonio di esperienze e conoscenze in chiave innovativa e multimediale, nonché lo scambio generazionale di ciò che oggi viene chiamata “Cultura di Genere”.
Ha introdotto l’incontro, coordinandolo, Paola Zaccaria, UniBa.
Sono intervenuti con proprie considerazioni sull’iniziativa il Prof. Antonio Felice Uricchio, Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro’ , il Prof. Onofrio Erriquez, Delegato del Rettore al Sistema Bibliotecario di Ateneo, il Prof Antonio Castorani, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Puglia, la Prof.ssa RosalInda Cassiba, Direttrice dei Dipartimento ForPsiCom, Loredana Capone, Assessora Regionale allo Sviluppo Economico e delega all’Industria Turistica e Culturale, Serenella Molendini, Consigliera Regionale di Parità, Francesca Bottalico, Assessora al Welfare del Comune di Bari, e Silvio Maselli, Assessore alle Culture dei Comune di Bari.
In video conferenza è poi intervenuta Marzia Vaccari, tecnologa ed esperta di engendering delle ICT,che si è soffermata sul tema “ Dot – a -Píx > Unisci i punti e crea la mappa. Narrare e rappresentare una storia: femminismo e femministe in Italia negli anni Settanta. Immagini, racconti storie”, asserendo fra l’altro che internet può essere un oittimo aiuto per la conservazione della memoria delle azioni e movimentazioni delle donne e del femminismo nel tempo e l’archiviazione delle stesse notizie. Google, per contrastare i social network ha modificato il proprio algoritmo per selezionare i risultati delle ricerche, perdendo in qualità, con un po di tempo, garantendo l’archiviazione delle notizie, mentre i social net work non garantiscono una ricerca delle notizie e quindi una archiviazione adeguata.. Su facebook si può trovare tanto femminismo e anche anti-femminismo, ma non è chiaro l’algoritmo che permetterebbe una ricerca ed adeguata archiviazione.
Successivamente Barbara Bariamo Romagnoli, giornalista freelance, scrittrice del libro , si è soffermata sul tema “ Femminismi Anni Duemila: desideri, pratiche, linguaggi”, raccontando, partendo dal suo libro, come si è evoluta la pratica del femmnismo e la recente uscita dai collettivi, vista la ripetitività della dipendenza possibile dal maschile, formando gruppi esclusivi.
Dopo un breve intervallo, Elia Agresta, Presidente del’Centro di Documentazione e Cultura delle Donne dì Bari, ha coordinato gli interventi di Marco Pustianaz, Università del Piemonte Orientale (Vercelli), che ha illustrato l’ipotesi di “Qualche tesi per un archivio affettivo” e di Claudia Attimonelli, UniBa, che si è soffermata sul tema “Il Genere in/visibile: prospettive, paradossi e ossimorologia dell’archiviazione d’immagini e simboli sul gender.
Nel pomeriggio si sono susseguiti interventi degli studenti dei Corsi di Culture, lingue e letterature anglo-americane, e poi Patrizia Calefato, UniBa, e Angela D’Ottavio, docente di scuola superiore, hanno presentato il volume: “Archivio di Genere: mettere in rete saperi, generazioni e comunità trans locali” curato da Annarita Taranno e Paola Zaccaria. (LiberAria Edizioni).
Interventi di:
Elia Agresta, Angela Carbone, Antonietta Curci, Anna de Giosa, Gabriella Falcicchio, Rosa Gallelli, Tiziana Lanciano, Rosita Maglie, Antonella Masi, Maria Beatrice Pagliara,Agnese Purgatorio-Klein, Dora Renna, Isabella Quatera, Ama Maria Tafura e Giovanna Giovanna Paola Zaccaro.
A seguire c’è stata la presentazione della mostra con i materiali dell’Archivio di Genere “Carla Lonzi”: Linguaggi e visioni dei movimenti femministi degli anni 70.
E’ intervenuta Maria Grazia Illuzzi, docente di scuola superiore, donna dei movimenti