Le parole sono importanti. “Innovazione” e “trasparenza” però non sono solo parole, sono strategie concrete per rendere Milano non solo più digitale ma anche, attraverso il digitale, più democratica
Dopo un festival dell’Unità 2015 Nazionale mirato soprattutto alla politica siamo tornati quest’anno a parlare della città metropolitana. E’ stato molto interessante vedere come sia stato utilizzato lo spazio Porta Romana vecchio scalo. Finalmente uno spazio accessibile a tutti che ha riutilizzato al meglio un’area dismessa come quella di un vecchio scalo ferroviario nel centro della città.
Molti i convegni interessanti ma non sono riuscita a partecipe a tutti.
Qui troverete tutte le registrazioni fatte da Radio Radicale http://www.radioradicale.it/cerca?search_api_views_fulltext=festa%20unit%C3%A0%20milano&raggruppamenti_radio=All&field_data_1[date]=&field_data_2[date]=&page=1
Il primo al quale ho partecipato il 4 settembre 2016 si occupava di trasparenza e digitalizzazione.
La giornalista Paola D’amico ha animato il bel dibattito con Roberta Cocco Eugenio Gatti, Frieda Brioschi Milly Moratti.
– Roberta Cocco, Assessore a Trasformazione digitale e Servizi civici
– Eugenio Gatti, Direttore Generale della Fondazione Politecnico di Milano
– Maria Berrini, Amministratore Unico Agenzia per la Mobilità e l’Ambiente
– Frieda Brioschi, digital evangelist
– Valeria Tommassone e Milly Moratti, Pd.
Il convegno parlava di progresso e società di come la società sita cambiando e di come la tecnologia può aiutare questa a cambiare e ad evolversi
Roberta Cocco ha parlato della sua fresca nomina ad assessore per la digitalizzazione della città e di come lei intenda inserirsi nel contesto lavorativo. Di una città sembre più avvolta dalle tecnologie ma che potrebbe ancora migliorare.
Hanno preso parola anche Milly Moratti che ci ha tenuto a specificarel’innovazione non è solo digitale:; Frida Brioschi intervenuta da fuori sede, dato che si è trasferita fuori Milano da molto tempo,è intervenuta come presidente dell’Associazione Wikimedia che si occupa di selezionare e configurare le parole nel dizionario wikipediano.
Lorenzo Lipparini è stato invece molto chiaro e lucido sulla sua presenza e partecipazione nella giunta milanese per quello che riguarda la tecnologia.
L’incontro è cominciato un po’ a rilento con alcune domande specifiche della giornalista che partiva da alcune parole chiave tra cui trasparenza e innovazione.
Ognuno poteva rispondere secondo le proprie qualifiche.
Quello che ne è venuto fuori è che le tecnologie senza ascoltare le esigenze del cittadino non servono a molto. Quindi è necessario tarare le queste su quanto la tecnologia sia confacente a rispondere le domande emergenti dalla cittadinanza.
Roberta Cocco che proviene dalla Microsoft afferma che anche se Milano è molto avanti rispetto alle altre città italiane con il 40% della popolazione che utilizza le piattaforme Internet, è necessario domandarsi cosa si può fare per aiutare il 60% della popolazione che non lo utilizza a farne uso. Si è scoperto che molti servizi non sono utilizzati perché non attivi o perché non confacenti ai bisogni del cittadino.
È stato portato l’esempio della carta identità digitale di cui tutti i cittadini dovrebbero essere forniti alla scadenza della carta d’identità cartacea. ma non è così facile come sembra visti i lunghi le lunghe file di attesa. punto
Le nuove tecnologie in realtà sono utili solo se il cittadino e l’amministrazione si impegnano perché queste servano e vengono tilizzate. Infatti Lorenzo Lipparini assessore novello della nuova giunta alla cittadinanza attiva e agli Open Data se n’è fatto carico. Naturalmente il lavoro verrà svolto in collaborazione con la parte digitale cioè con l’assessore Roberta Cocco.
Le parole sono importanti. “Innovazione” e “trasparenza” però non sono solo parole, sono strategie concrete per rendere Milano non solo più digitale ma anche, attraverso il digitale, più democratica. Ogni singolo cittadino è il miglior “cliente” della amministrazione: il nostro lavoro è fare un buon lavoro!