Cambiare vita continuando la propria carriera. Claudia Landini
Quando ventisette anni fa Claudia Landini si è lasciata alle spalle il suo lavoro di interprete e traduttrice a Milano per seguire suo marito in Africa, la sua carriera non era la sua prima preoccupazione. Di spirito aperto, era sicura che si sarebbe inventata qualcosa. Quello che le premeva era di lanciarsi alla scoperta di nuovi mondi e toccare con mano realtà più dure della sua.
Approdata in Sudan, e successivamente in Angola, ha lavorato per la Croce Rossa in una delle esperienze professionali più coinvolgenti e appassionanti che avesse mai vissuto. Nel paese successivo, la Guinea Bissau, ha però dovuto mettere nel cassetto l’idea di continuare a lavorare a tempo pieno. Al loro girovagare si era aggiunto Alessandro, il suo primo figlio, e Claudia voleva seguirlo da vicino. Stessa cosa con Mattia, che è arrivato qualche anno più tardi, quando la famiglia stava vivendo in Congo.
La vita nomadica in generale, e in particolare se si svolge in paesi complessi, richiede tanto tempo ed energie, se ci sono dei figli da accompagnare. Claudia ha un ricordo bellissimo di quei tempi. Il lavoro non le mancava perché le avventure africane e i suoi figli le riempivano la vita di significato. E comunque non era tipo da stare con le mani in mano: in Congo ha fondato Tam Tam Femme, una rete di donne espatriate che si appoggiavano nei loro trasferimenti in Africa. Quando si è andata a vivere in Honduras, l’ha ampliata all’America Latina, e arrivata in Perù, l’ha trasformata in Expatclic.com (http://www.expatclic.com) , una rete che aiuta espatriate di tutte le nazionalità ovunque nel mondo.
E’ proprio Expatclic che le ha permesso nel corso degli di restare sempre in contatto con le realtà di donne all’estero, di tastarne il polso, di seguirne le evoluzioni e lo sviluppo dei bisogni. In Perù Claudia dedica ad Expatclic innumerevoli ore, ma comincia a farsi strada in lei anche il desiderio di rimettersi in pista dal punto di vista professionale. Expatclic è un bellissimo progetto che la fa sentire realizzata, ma è pur sempre un lavoro volontario. Come fare però a ricrearsi una professione dopo anni di pausa, e dopo aver completamente perso il contatto con il mercato del lavoro? Claudia decide di partire dalle sue passioni e da quello che ha imparato in tutti i suoi anni d’espatrio. Diventa così trainer interculturale, e comincia a formare donne e famiglie in arrivo in Perù. Il lavoro pian piano si sviluppa ma quando il contratto del marito giunge al termine, bisogna impacchettarlo e portarlo via col resto dei ricordi.
Ed è proprio questo che Claudia capisce di dover fare: crearsi una carriera che si possa trasportare da un luogo all’altro senza che soffra di troppi scossoni. Atterrata a Gerusalemme per il contratto successivo del marito, Claudia prova a riproporre i suoi prodotti di formazione interculturale, ma si rende rapidamente conto che nel suo nuovo paese questo discorso non attecchisce: troppa tensione, troppe micro culture in contrasto, troppa confusione. Decide dunque di usare quel periodo per diventare coach. Dopo una formazione online con una prestigiosa accademia di coaching, Claudia si certifica e comincia ad esercitare la sua professione online.
E’ così che iniziano anche i suoi corsi per costruire una carriera portatile. Resasi conto del fatto che l’esigenza delle donne che espatriano oggi non è più, come fino a qualche anno fa, quella di reperire il più possibile informazioni pratiche, ma piuttosto di conservare o sviluppare nuove identità professionali, e in risposta a chi le chiede consigli dopo averne scoperto l’esperienza, decide di creare un (per)corso per aiutare le donne come lei a costruirsi carriere soddisfacenti, e che si possano trasportare da un paese all’altro.
Nel far ciò si basa sulla sua esperienza personale nel reinventarsi completamente dopo anni, e sempre mantenendo in equilibrio spostamenti, benessere della famiglia e interessi personali. Integra tutto quello che ha imparato da varie professioniste incontrate nel corso dei suoi espatri, e ci aggiunge la sua sfrenata passione per i rapporti umani. Nasce così il suo Corso Breve per Costruire una Carriera Portatile (https://crossculturescoaching.com/i-miei-corsi-online/) , che è arrivato oggi alla sua tredicesima edizione.
Si svolge completamente online e dura due mesi. Si compone di otto moduli, che tracciano il percorso classico che si affronta quando si deve costruire un progetto di carriera portatile: la definizione del concetto, le paure e i dubbi da sciogliere, la preparazione del business plan, gli elementi da utilizzare per una carriera trasportabile e così via.
La particolarità del corso sta nel fatto che al suo interno ci sono quattro sessioni di coaching individuale, che servono a personalizzare il percorso di ognuna e permettono a Claudia di assicurarsi di andare incontro alle esigenze che sono diverse a seconda della situazione, del paese e dell’esperienza di ogni partecipante. Queste sessioni vengono spalmate nel corso in modo da completare e rafforzare la lettura dei moduli, e gli esercizi man mano proposti.
Ci sono anche due sessioni di gruppo, una all’inizio e una alla fine del corso, che affrontano un argomento scelto dalle partecipanti. Queste finora sono state perlopiù donne, ma non sono mancati anche uomini, magari a seguito delle loro partner del mondo, oppure in Italia ma che desiderano cominciare a costruire un progetto professionale d’espatrio.
Claudia oggi vive a Jakarta, e lavora come coach online e come formatrice interculturale in presenza. La carriera portatile, infatti, contrariamente a quello che si pensa in genere, non è solo quella che si svolge esclusivamente online. Mantenere forti e sviluppate le due sfere, quella online e quella offline, è il modo migliore per assicurare alla propria carriera portatile un futuro brillante. Anche quando siamo costrette e infilarla in valigia e tirarla fuori in un nuovo continente.
Claudia Landini è trainer e coach interculturale. Ha vissuto in Europa, Africa, America Latina, Medio Oriente e attualmente si trova a Jakarta, Indonesia. E’ fondatrice di http://www.expatclic.com, attorno al quale ruotano tanti progetti in appoggio alle donne espatriate.