La parola suk, cioè il mercato arabo, rimanda a un luogo di condivisione delle idee in una realtà dove ce ne sono davvero poche
«Napoli annaspava nella spazzatura. Era il 2008. Cinicamente, quei pochi turisti che si aggiravano per le strade di partenopee fotografavano i cumuli di rifiuti come un souvenir, mentre il Comune di Napoli affannava, cercando di trovare un testimonial per rilanciare l’immagine della città e pensava a una star internazionale.
Avevo letto il Dictionnaire amoureux de Naples che era uscito in Francia e nei paesi francofoni un anno prima, per le edizioni Plon. In quella occasione, infatti, ero andata a Parigi per intervistare Jean-Noël Schifano che conoscevo, come giornalista, già dal 1986, anno in cui l’editore Pironti aveva pubblicato in italiano le sue “Chroniques napolitaines”. Allora ebbi una certezza. Solo uno scrittore appassionato come lui, che affonda la penna nella storia e nell’identità della città con tanto amore, che in un momento difficile come quello in cui si trovava si firmava “civis neapolitanus”, fiero di essere unico cittadino onorario francese di Partenope, avrebbe potuto diffondere, con la sua appassionata ricerca, dalla a alla zeta, la vera essenza di una civiltà millenaria, come nessuno l’ha mai descritta.
Smantellando pregiudizi e luoghi comuni radicati una Italia che aveva affamato il Sud. Solo lui avrebbe potuto disperdere le menzogne accumulate negli anni per offuscare un’antica capitale, centro mondiale di tanti primati.
Un francese con cuore napoletano. Questo libro doveva essere tradotto in italiano e in inglese. Adesso cominciamo con la prima versione. E da questa proposito, ovvero dal rilanciare Napoli nel mondo, è nata la società cooperativa ilmondodisuk, nell estate 2008, appunto. Portale, e-magazine, casa editrice, canale di video su youtube con un obiettivo: far conoscere la bellezza e il talento di una città mediaticamente tartassata. La parola suk, cioè il mercato arabo, rimanda a un luogo di condivisione delle idee in una realtà dove ce ne sono davvero poche ».