“Moda di carta”, dal 20 ottobre al 31 dicembre 2016
Oltre trenta abiti realizzati interamente in carta con l’incredibile perizia e il talento creativo inconfondibile dell’artista Isabelle de Borchgrave
20 ottobre – 31 dicembre 2016
Milano – Villa Necchi Campiglio, via Mozart 14
Opere di Isabelle de Borchgrave a Villa Necchi Campiglio
Oltre trenta abiti realizzati interamente in carta grazie al genio e alla sorprendente manualità dell’artista e stilista belga animano Villa Necchi e raccontano la moda del Novecento
Oltre trenta abiti realizzati interamente in carta con l’incredibile perizia e il talento creativo inconfondibile dell’artista Isabelle de Borchgrave riempiranno di vita, in occasione della mostra “Moda di carta”, dal 20 ottobre al 31 dicembre 2016 a cura di Angelica Guicciardini, le stanze di Villa Necchi Campiglio, bene del FAI – Fondo Ambiente Italiano nel cuore di Milano. Un’esposizione capace di dialogare con gli spazi di questa splendida dimora progettata da Piero Portaluppi e un itinerario di visita inedito in un luogo che ha ispirato la pittrice, disegnatrice, stilista e regista belga e che incarna l’eccellenza dell’architettura e del design della Milano anni Trenta.
Opere d’arte da ammirare, le creazioni di Isabelle de Borchgrave illustrano un momento breve ma fertilissimo della storia della moda e dello stile, tra la fine dell’Ottocento e la metà del Novecento. Dai tailleur di Dior ai colorati kimono giapponesi, gli abiti di carta ispirati a celebri modelli e storiche collezioni diventano a Villa Necchi vere e proprie installazioni d’arte, evocative presenze che animano saloni e stanze e che coniugano piacere estetico, curiosità storico-culturale e stupore assoluto, nella scoperta delle infinite possibilità di una materia semplice come la carta. «Si parte sempre da un foglio di carta – dice Isabelle de Borchgrave – ma poi la pittura, le mani, l’acqua, la straordinaria padronanza e la fantasia nell’uso dei materiali riescono a produrre effetti di velluto e di seta, spessori e morbidezze alla vista e al tatto, lucentezze d’oro e di perle e impalpabili preziosi merletti che ricordano la perfezione dei maestri fiamminghi».
Dagli abiti da sera di Lanvin e Poiret ai vestiti da giorno di Chanel, saranno in mostra le minuziose riproduzioni di abiti-icona che hanno rivoluzionato il nostro modo di vestire: si potrà, ad esempio, ammirare la fitta plissettatura dell’abito Delphos, disegnato da Mariano Fortuny ispirandosi alle tuniche delle sculture greche, che rappresenta una radicale innovazione nell’abbigliamento femminile, poiché proponeva un indumento estremamente confortevole, privo di busto, e di facile realizzazione, basato su un modello con pochi tagli e cuciture. Oppure si potrà scoprire la storia del tailleur Bar, modello-manifesto della collezione New Look del 1947 di Christian Dior, che ha dettato le regole di una nuova estetica: dalla giacchina in shantung color crema a falde arrotondate modellate sulle curve del busto alla gonna plissettata e svasata che regala un incedere flessuoso assolutamente inedito.
Esperienza e maestria dell’artista prendono forma nelle opere esposte, come in una messa in scena surreale, ma svelano anche i loro trucchi, i materiali e le tecniche di lavorazione nella riproduzione del suo variopinto laboratorio, ricreato appositamente nello spazio espositivo del sottotetto.
La mostra si inserisce nell’ambito dell’iniziativa Manualmente – ideata da Angelica Guicciardini – giunta alla quinta edizione ed espressione dell’impegno del FAI nella ricerca, salvaguardia e valorizzazione dell’artigianato artistico. Main Partner del progetto è la Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte, con cui il FAI ha concluso quest’anno, a coronamento di un lungo e fertile sodalizio, un accordo di reciproco sostegno e collaborazione in favore dei mestieri d’arte e delle prossime edizioni dell’iniziativa.
Dopo l’esplorazione, proposta negli anni passati, dell’eccellenza manifatturiera di ceramiche, tessuti, vetro e pietre preziose, nel 2016 si indaga il mondo della carta. Oltre alla mostra dedicata a Isabelle de Borchgrave, sabato 5 e domenica 6 novembre Villa Necchi ospiterà anche una mostra e mercato con i manufatti di venti artisti-artigiani selezionati tra le migliori eccellenze italiane ed europee, che esporranno le proprie creazioni di carta: un’occasione unica per esplorare e scoprire la straordinaria duttilità di questo materiale. Si potranno ammirare e acquistare, tra gli altri, mobili in carta riciclata, oggetti in cartapesta, carte da parati tridimensionali fatte a mano; sarà inoltre possibile accedere, su prenotazione, a tre straordinari laboratori dedicati alla carta, tenuti da importanti maestri artigiani: Sandro Tiberi, maestro fabrianese, che allestirà una vera e propria piccola cartiera; Angela Florio, artigiana-artista milanese, che inviterà il pubblico a realizzare le suggestive carte marmorizzate, decorate a mano; Luisa Canovi, maestra milanese di origami, che proporrà l’emozionante tecnica giapponese con inchiostro fluttuante “suminagashi”. Tre esperienze interattive uniche che non mancheranno di affascinare e coinvolgere il pubblico di Villa Necchi.
La mostra sarà accompagnata da un catalogo edito da Skira, realizzato grazie al sostegno di Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte. Il catalogo sarà impreziosito da un progetto fotografico speciale: circa quindici scatti – tra cui l’immagine promozionale della mostra – realizzati da Guido Taroni per il FAI, che ritraggono le opere di Isabelle de Borchgrave nell’affascinante e originalissima fusione con gli spazi e gli arredi di Villa Necchi.
Isabelle de Borchgrave
Nata a Bruxelles nel 1946, Isabelle de Borchgrave è fin dall’infanzia disegnatrice instancabile. Muove i primi passi nel mondo della moda e dei tessuti verso i diciassette anni, dipingendo sui suoi vestiti e poi su quelli delle amiche. Presto decide di aprire un atelier di alta moda – La Tour de Bébelle – ove realizza abiti e foulard ma anche gioielli e accessori, in cui dipinge su seta, cuoio, pelle di cammello o feltro, sfruttando al massimo la versatilità e le caratteristiche dei materiali. A seguito di una visita al Metropolitan Museum di New York nel 1994, ha l’ispirazione di cominciare a lavorare con la carta: nasce così la collezione “Papiers à la mode” che indaga 300 anni di storia della moda da Elisabetta I a Coco Chanel. La prima edizione di 30 costumi si arricchisce nel tempo e con i viaggi: per il Giappone ad esempio, bramoso di conoscere l’arte e la storia dell’occidente, Isabelle realizza in carta, a partire dai ritratti, i costumi di personaggi storici come Elisabetta I, Maria Antonietta, Madame Pompadour, l’imperatrice Eugenia. Seguiranno la collezioni “Il mondo di Mariano Fortuny” (esposta nel 2008 proprio a Palazzo Fortuny), che si interroga sulla Venezia dei primi del ‘900, e “Splendore dei Medici” (esposta anche a Palazzo Medici Riccardi, residenza della famiglia), che conducono attraverso le strade della Firenze del pieno Rinascimento. L’ultima opera, i “Ballets Russes”, è un tributo a Serge Diaghilev e alla sua compagnia di balletto. Isabelle de Borchgrave, in quasi quarant’anni di ricerca e sperimentazione artistica, ha esposto le sue opere nei più importanti musei del mondo, dagli Stati Uniti al Giappone, e alcune sue creazioni sono parte della collezione permanente di diversi musei.
MODA DI CARTA. Opere di ISABELLE DE BORCHGRAVE A VILLA NECCHI CAMPIGLIO
Orari: da mercoledì a domenica dalle ore 10 alle 18.
Ingresso con visita alla Villa: Adulti: € 12,00; Bambini (4-14 anni): € 4,00; Iscritti FAI: € 4,00; Studenti universitari fino ai 26 anni: € 5,00.
Con il Patrocinio di Regione Lombardia, del Comune di Milano e della Camera Nazionale della Moda Italiana.
La mostra è stata realizzata grazie al contributo di Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte, main partner, e di Comieco Consorzio Nazionale per il riciclo di carta e cartone, sponsor dell’iniziativa, da sempre attento nel promuovere un utilizzo responsabile di questo prezioso materiale dalle “mille vite” capace ogni volta di rinascere trasformandosi grazie alla raccolta differenziata e al riciclo.
Si ringraziano Flos per la sponsorizzazione tecnica e Barbara Balestreri Lighting Design per aver offerto al FAI la propria collaborazione professionale.
Il calendario “Eventi nei beni del FAI 2016”, è reso possibile grazie al significativo sostegno di Ferrarelle, partner degli eventi istituzionali e acqua ufficiale del FAI, al prezioso contributo di PIRELLI che conferma per il quarto anno consecutivo la sua storica vicinanza alla Fondazione e Cedral Tassoni, azienda amica dal 2012 e importante marchio italiano che per il quinto anno ha deciso di abbinare la tradizione, la storia e la naturalità del suo prodotto al FAI.
La mostra è un evento Expo in città.
Villa Necchi Campiglio è museo riconosciuto da Regione Lombardia.
Per informazioni: www.villanecchicampiglio.it