Con l’avvento degli smartphone, dei tablet e soprattutto con l’era del ‘condividiamo tutto’, nasce la necessità di avere a disposizione, ogni qualvolta si voglia e in ogni luogo in cui ci si possa trovare, di consultare, modificare i file creati e salvati precedentemente.
Il termine cloud significa letteralmente nuvola. Non si tratta però della famigerata nuvoletta fantozziana Ma di una nuvola sempre presente sulle nostre teste non per scaricare, i documenti a cui si vuole accedere in qualsiasi momento.
Vediamo più in dettaglio cosa significa accedere on demand ai propri file.
Fino a qualche anno fa, quando si lavorava su un dispositivo creando una foto, un documento, un video o qualsivoglia file, essi venivano creati e archiviati sullo stesso dispositivo in un proprio spazio di archiviazione (hard disk, sd card) oppure su un supporto fisico removibile (cd, penne usb).
Per poter poi accedere nuovamente a questi file era necessario avere fisicamente a portata di mano tali supporti.
Con l’avvento degli smartphone, dei tablet e soprattutto con l’era del ”condividiamo tutto”, nasce la necessità di avere a disposizione documenti, immagini e video, ogni qualvolta si voglia e in ogni luogo in cui ci si possa trovare, di consultare, modificare creati e salvati precedentemente.
Inoltre chi non ha mai vissuto l’incubo della perdita di dati a causa della rottura di hard disk o pennette usb? Per ovviare a tale inconveniente si era costretti a fare copie su copie di backup, sperando che nessun file venisse copiato male.
Con l’avvento del cloud invece molti fornitori di servizi mettono a disposizione uno spazio, su server dedicati, su cui poter caricare e scaricare i propri dati. Dal punto di vista funzionale potremmo definirlo come il nostro sito segreto, cioè una pagina consultabile attraverso una connessione, pagina a cui possiamo accedere attraverso una login personale.
Questi file saranno quindi:
– accessibili ogni volta che si ha una connessione disponibile;
– condivisibili con i nostri contatti (tramite password o link pubblici)
– protetti da rotture meccaniche dei nostri hard disk, dall’infezione da virus, dall’accidentale smarrimento dei supporti fisici.
Molti sono i fornitori di servizi cloud, ma quali sono le caratteristiche per confrontare le varie offerte?
Alcuni provider fornisco spazio gratuito altri invece aggiungono un costo per estendere lo spazio free a disposizione, tale spazio aggiuntivo viene venduto solitamente in pacchetti da alcuni GB.
Uno dei servizi più famosi è DropBox, di cui esistono una versione in italiano e una per dispositivi Apple.
Sfortunatamente non è fra i più veloci, ma ha il vantaggio di un suo “sistema” che rende drasticamente più veloci gli aggiornamenti dei file, ovvero se per caricare un file è previsto un certo tempo per modificarlo sono previsti tempi che si riducono di un decimo.
Abbiamo poi Google Drive che condivide lo spazio con Gmail ;
Microsoft Onedrive noto anche come SkyDrive, e come tutti gli applicativi Windows è integrato nel sistema operativo stesso e negli smartphone windows phones;
Box.com che offre più di 5 Gb ma purtroppo è conosciuto per la sua lentezza;
Copy che è il più recente ed offre un prodotto molto simile a DropBox ma con molto spazio in più!