Per scrivere di “In guerra per amore” di Pif, Pierfrancesco Diliberto, basterebbero due al massimo tre parole. Bellezza e Poesia, pura.
Si perche’ “In guerra per amore” e’ un film stupendo, un crescendo rossiniano di emozioni che vanno dal divertimento e dal sorriso della parte iniziale , solo apparentemente piu’ leggera,ad un secondo tempo intenso e magnifico che riserva dei “colpi” inaspettati allo stomaco e al cuore di c hi guarda che davvero lasciano senza fiato.
Dalla storia d’amore iniziale, infatti, fra Arturo, il protagonista, e la amata Flora che fa da trama al film ed e’ il motivo del suo viaggio nella Sicilia del ’43 all’alba dello sbarco americano, si arriva alla sofferta presa di coscienza finale di quanto l’ opportunismo bellico abbia portato al consolidamento ,in quel periodo, del binomio Stato/Mafia in Italia.
Sullo sfondo deIl ‘amore contrastato fra i due innamorati il racconto dell’intelligence di Washington che pianifica lo sbarco in Sicilia scendendo a patti con Cosa Nostra tramite di Lucky Luciano ,l’arrivo nell’isola e la descrizione dell’insediamento del governo militare alleato con il successivo,nefasto innesto nelle amministrazioni locali siciliane di quelli che erano boss mafiosi, molti addirittura scarcerati come antifascisti !
Tutto per arrivare ad un finale del film intenso ed emozionante che trascrive le parole del Rapporto Scotten , dell’ottobre del 1943, dove si descrive l’accordo di agenti segreti americani e britannici con la mafia siciliana.
Sei pagine in cui si trovano le basi di quella che sara’ poi ,fino ai giorni nostri ,la traccia della trattativa Stato /Mafia che tanto ancora ci riserva da scoprire lungo la linea d’ombra che da li’ arrivera’ poi fino a Capaci e Via D’Amelio e ancora piu’ avanti.. .
Ricostruzione storica e di grande impegno questa di Pif che , pero’, nel suo inconfondibile stile si mostra anche attraverso la leggerezza del farci sorridere e ridere di cuore, in tante scene.
Leggerezza nella poesia unica di certe immagini folgoranti.
La statua di Mussolini , prima amata e poi gettata dal balcone , che rimane evocativamente impigliata a testa in giu’ fra i panni stesi ,l’arrivo nel paesino sull’asino volante come se fossimo nella poesia di Rodari, il fermo immagine del soldato Arturo che chiede informazioni al contadino siciliano come nella storica foto di Robert Capa,o la panchina, davanti alla Casa Bianca, sulla quale insieme a Flora aspettera’ invano una risposta.
Insomma il racconto di un amore grandissimo ma privato da cui muove la storia ,che si trasforma in amore per l’impegno piu’ grande e totale verso valori comuni di Giustizia,Lealta’ e Legalita’ da portare avanti prima di ogni altro .
Il racconto di temi e sentimenti importanti sempre incredibilmente senza retorica, come solo “Pif “ Diliberto attore e regista riesce a fare.
Come gia’ riusci a fare nel suo primo film “La mafia uccide solo d’estate”.
In “In guerra per amore” e’ la conferma
Conferma di essere incredibilmente cresciuto ancora , se possibile, avendo saputo creare qualcosa di davvero meraviglioso.
Grande tutto il cast, belle le scene e la fotografia.
Restera’ a mio parere nella storia del cinema italiano il comizio finale di Don Calo’ ,il boss mafioso diventato sindaco dell’immaginifico paesino di Crisafullo dove si svolge il film.
“A Crisafullo “dira’ gongolante e con voce tonante dal palco “e’ arrivata la Democrazia….”.
Si..la democrazia
e quella immagine simbolo come partenza di un’altra storia per l’Italia.
“Storia” in cui siamo dentro, troppo spesso e purtroppo, ancora oggi.
Ogni giorno .
Data di uscita: 27 ottobre 2016 (Italia)
Regista: Pif
Musica composta da: Santi Pulvirenti
Scritto da: Pif, Michele Astori
Sceneggiatura: Pif, Marco Martani, Michele Astori
Produttori: Mario Gianani, Lorenzo Mieli
Cast
Pif, Miriam Leone, Andrea Di Stefano, Stella Egitto, Aurora Quattrocchi, Robert Madison, Vincent Riotta, Maurizio Marchetti, Sergio Vespertino, Maurizio Bologna, Antonello Puglisi, Mario Pupella