È Giulia Baccarin CEO dell’acceleratore di startup tecnologiche ‘sostenibili’ MIPU, 35 anni, la vincitrice del Premio GammaDonna, nato con l’obbiettivo di individuare su scala nazionale esempi virtuosi e poco conosciuti di imprese innovative, condotte da donne e giovani.
È stata scelta dalla Giuria tra le sei finaliste che hanno aperto l’8° GammaForum Nazionale dell’Imprenditoria Femminile e Giovanile, svoltosi il 10 novembre nella sede milanese del Sole 24Ore, davanti a una platea di oltre 300 persone. Una giornata intera dedicata all’Open Innovation – chiave di rilancio dell’economia del Paese – intesa come capacità di cambiamento di mentalità, disponibilità alla contaminazione e sperimentazione di nuovi modelli, nella quale cui si sono alternati 40 relatori che ne hanno affrontato opportunità e strumenti.
Giulia Baccarin è alla guida di Mipu http://www.mipu.it, società che ama definirsi “Social good accelerator”, perché investe solo in aziende che possono avere un impatto forte e positivo sulle comunità, creando competenze non trasferibili. Un acceleratore di startup tecnologiche, dedicate alla modellazione predittiva e all’internet delle cose, con una forte impronta internazionale che punta ad espandere il network di business – già attivo in Australia, Israele, Giappone, Congo e Corea del Sud – per costruire solidi canali di investimento nelle proprie startup. Un progetto che mira a controbilanciare il fenomeno dei cosiddetti «cervelli in fuga», quello di MIPU, creando un polo di attrazione per giovani talenti, chiamati “intrapreneurs”, dove innovare ed esprimere la propria creatività, nel rispetto della diversità di genere e culturale.
Perché “i talenti – come ha ribadito al GammaForum nel corso del collegamento dalla Florida, la scienziata Ilaria Capua – devono essere come i trolley: circolare, andare in giro per il mondo e contaminarlo con il proprio know-how.” D’altronde – come è emerso prepotentemente dalla giornata di lavori del Forum, inserito nella Global Entrepreneurship Week 2016 – sono le persone il vero motore del cambiamento e della tecnologia ed è su queste che le imprese devono investire per affrontare con successo le sfide globali.
L’Osservatorio GammaDonna
Tra le 50 candidature pervenute da tutta Italia per il Premio GammaDonna, l’età media si è attestata sui 32 anni, con un livello di istruzione medio-alto. Le aziende – in rappresentanza di un ampio spettro di settori produttivi – sono giovani (l’80% ha meno di 10 anni), con fatturati mediamente attorno 60-70.000 euro e organici di poco inferiori ai 10 dipendenti. Per il 70% dei casi si tratta di società di capitali che si finanziano con mezzi propri, ma anche facendo ricorso a venture capital, business angels e crowdfunding. L’innovazione aperta è caratterizzata da forme di collaborazione con altre imprese a livello nazionale e internazionale; il 55% delle candidature ha legami con Università e centri di ricerca. La quasi totalità ritiene innovativa la sua azienda, con prospettive di business in crescita. Quasi tutte hanno sviluppato nuovi prodotti, 1 su 3 ha depositato brevetti e il 64% ha attuato forme di smartworking. Le sfide da affrontare sono, nell’ordine: affermarsi sul mercato nazionale, l’internazionalizzazione e il rafforzamento del brand. Significativo che la squadra sia emersa come di gran lunga il principale fattore di successo aziendale (93%), seguito da prodotti e servizi competitivi (71%), mentre solo terza si classifica la capacità dell’imprenditore/trice (60%). La disponibilità di capitali è considerata importante soltanto nel 12% dei casi.
L’imprenditorialità femminile e giovanile in Italia
(FONTE: UNIONCAMERE – 3° RAPP. NAZ. SULL’IMPRENDITORIA FEMMINILE “IMPRESA IN GENERE” – GIUGNO 2016)
Più dinamiche, più giovani, più multiculturali. Sono le imprese femminili, che – cresciute tra il 2010 e il 2015 di 35mila unità – rappresentano il 65% dell’incremento complessivo dell’intero tessuto imprenditoriale italiano. Un milione e 312mila imprese (21,7% del totale) che danno lavoro a quasi 3 milioni di persone, crescono più velocemente di quelle maschili, quasi del doppio, e in cui il 14% è guidato da under 35. Una percentuale che ancora una volta supera quella maschile. Forse per questo le imprenditrici sono sempre più innovative: nello stesso quinquennio, le imprese “rosa” legate al mondo digitale sono aumentate del 9,5% contro il +3% del totale e se nel 2010 le startup innovative femminili erano solo il 9,1%, nel 2014 sono diventate il 15,4%. A questi dati si sommano quelli relativi alla spinta data all’economia italiana dalle imprese costituite dagli under 35 tout court che rappresentano il 54,1% del saldo complessivo delle imprese italiane.
#GammaForum
#OpenYourBusiness
Il Forum Nazionale dell’Imprenditoria Femminile e Giovanile, promosso dall’Associazione no profit GammaDonna (www.gammadonna.it), è nato a Torino nel 2004. Più volte premiato dal Presidente della Repubblica per gli alti contenuti e finalità, il Forum è oggi il più importante evento nazionale dedicato alla valorizzazione delle donne e dei giovani nel mondo dell’economia e dell’impresa. Aggrega, fin dalla nascita, le più importanti Associazioni di categoria e genere ed è sostenuto dagli Enti Locali e dai principali Ministeri.
L’edizione 2016 è stata realizzata con il sostegno del Comitato per l’Imprenditoria Femminile e del Tavolo Giovani della Camera di Commercio di Milano, sotto il patrocinio di Ministero dello Sviluppo Economico, di Regione Lombardia, Città di Milano e Unioncamere.
Valentina Communication, agenzia torinese con oltre 35 anni di expertise nella comunicazione, ne è l’ideatrice.