Ecco alcuni commenti sull’evento ”Le tentazioni del colore” che si è tenuto il 16 novembre 2016 alla Triennale a Milano.
DIALOGARE CON IL COLORE 4
Color Coloris ha riunito in Triennale il 16/11/2016, per la quarta edizione di DIALOGARE CON IL COLORE, un nutrito gruppo di esperti e di aziende che con il colore lavorano e del colore conoscono caratteristiche ed emozioni.
DIALOGARE CON IL COLORE introduce in questa edizione la presentazione di una ricerca online e offline, che ha coinvolto il pubblico dei consumatori. Realizzata in partnership con DOLS.it il test ha confermato la funzione del colore come potente influencer sulle scelte dei consumatori finali. E così nel contesto del HOME LIVING (Abitare – Mangiare – Dormire) si evidenzia la voglia di colori vivi nell’arredo delle aree living, mentre per dormire si prediligono atmosfere più delicate, così come per la tavola dove prevalgono i colori pastello.
L’abbigliamento si rifugia nel nero per le occasioni più formali e risponde con scelte sempre più individuali e non necessariamente legate alla moda nella vita quotidiana. E’ sempre un elemento d’attrazione al momento dell’acquisto. L’accessorio (scarpa, borsa) deve essere coordinato e la scelta è caduta sulle gamme dei blu e dei verdi con una menzione speciale per i metallizzati, perfetti in ogni occasione.
Le interviste in alcune zone calde dello shopping milanese, coordinate da Giulia Zorzella, hanno puntato su reazioni e commenti immediati. In concreto hanno confermato l’attrazione del colore, ma spesso a domanda gli intervistati hanno sottolineato le loro scelte individuali, in sintonia con la situazione e l’emozione del momento, e le eventuali predilezioni cromatiche (il rosa per esempio).
Con “Over the Rainbow”, Carolina Nisivoccia – Art Director del Super Design Show Superstudio – ha analizzato lo stato di fatto dell’uso del colore nel design e nell’architettura d’interni. I riferimenti alla bella mostra di Luis Barragán a New York con i suoi colori forti, accostato alle opere luminose e coloratissime di Dan Flavin o ancora l’intervento policromo di Daniel Buren sulla Fondazione Louis Vuitton evidenziano l’importanza dell’intero spettro dei COLORI.
Toni che nascono nell’aria, commistione di ispirazioni liquide che ritroviamo nei colori cangianti di Tomás Saraceno, negli allestimenti per sfilate di Rem Kohlhaas per Prada, nelle opere di Isozaki e Anish Kapoor, nell’arredo di case private ma anche di alberghi e ristoranti noti. Il design degli oggetti non può fare a meno del colore e moltissimi sono gli esempi presentati da Carolina Nisivoccia. Dalle matite di Paul Smith per Caran D’Ache ai divani di Ron Arad per Moroso, dagli arredi per ufficio di Patricia Urquiola, alla poltrona “Rietvelt” di Cassina solo per citarne alcuni. Una panoramica ricca e convincente della presenza del colore intorno a noi.
Nel corso della tavola rotonda che ha seguito questa immersione nel colore, Salvo Testa (Università Bocconi-Fashion Management) ha esplorato approfittando dell’esperienza dei singoli relatori la sfera più personale e soggettiva del colore
Il colore esprime emozioni, provoca reazioni, influenza il nostro stato d’animo e anche le reazioni fisiologiche del nostro corpo. Vedi l’aumento del battito cardiaco legato al rosso o invece la diminuzione dell’ansia indotta dagli azzurri.
Il colore fa vivere le proposte moda nelle vetrine e nel decoro delle boutique più prestigiose. Sono le stampe floreali, le geometrie, i motivi etnici delle collezioni scelte da Roberta Valentini (Penelope) o invece le collaborazioni con brand noti per l’uso del colore come Kenzo per Carla Cereda (Biffi).
Sono i colori e le fantasie finalmente liberati da preconcetti che vestono le giovani “Curvy”, come nella collezione “Curvy Glam” di Lucia Serlenga e Daniela Fedi per OVS.
O ancora i colori freschi in accostamenti originali delle creazioni di BUCOBIANCO, vera e propria visualizzazione dei sogni, prima che svaniscano.
La materia, filati e tessuti non avrebbero vita senza il colore, vero e proprio stimolo e catalizzatore di spunti ed idee, da usare spesso in modo improprio per far emergere effetti e rilievi, per stupire ed emozionare, così Ornella Bignami (Elementi Moda).
Secondo Marina Nelli è l’espressione della nostra anima e della nostra cultura. Rappresenta il profilo di personalità, riconducibile alle regole della cromopsicologia, ma anche a mappe personali, che poi diventano colori condivisi.
La giornata si è chiusa con due testimonianze dal mondo del prodotto. Daniela Fantini (AD di F.lli Fantini Rubinetti) ha raccontato la storia di successo del rubinetto “I balocchi” che dal 1977 ha dato visibilità e trainato lo sviluppo dell’azienda. Simpatici rubinetti colorati che oggi purtroppo soffrono della concorrenza di prodotti con forme più stilizzate ed effetti cromati.
Barbara Minetto, responsabile marketing e comunicazione di Magis, azienda nota per la sua ampia produzione di sedie e poltrone colorate in materie plastiche, ha sottolineato il grande lavoro e la sensibilità necessaria per dare ad ogni prodotto i colori più appropriati. Oggi prevalgono influssi nordici con colori pastello e si conferma la richiesta di “personalizzazione” del colore da parte del consumatore. Grande attenzione viene data ai prodotti per bambini (vedi il seggiolino PUPPY) che intendono avere anche una funzione pedagogica.
La performance a sorpresa di LA MATITA ha idealmente collegato gli spunti della giornata. Una matita bella, fatta di materiali riciclati, che con una tecnica mista di musica e segni crea ritmi inediti. COLORE e SEGNO diventano musica.
La ricerca di Color Coloris continua con nuovi stimoli e nuovi percorsi.