Il 20 novembre 2016 la pineta cosiddetta “spallone” è stata dedicata e intitolata ufficialmente durante la quinta edizione di “Nasce un … albero!”.
di Virginia Mariani
Finalmente, dopo quasi tre anni scolastici, domenica 20 novembre 2016 nella Giornata internazionale dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza la pineta cosiddetta “spallone” è stata dedicata e intitolata ufficialmente (la delibera comunale è del 3 dicembre 2015; la richiesta è stata protocollata nel luglio 2014) durante la quinta edizione di “Nasce un … albero!”, manifestazione per la piantumazione di alberelli per ogni bimbo/a nato/a nell’anno¹. La scelta della pineta come luogo da intitolare, sebbene il toponimo locale sia molto radicato, è dovuta al fatto che gli alberi sono vita e la nostra medica ha dimostrato durante la sua esistenza di proteggerla e amarla. Sto parlando della mia conterranea dr. Teodolinda Casamassima, prima Consigliera comunale nel 1946 e filantropa per aver curato gratuitamente indigenti e donne incinte durante la seconda guerra mondiale.
http://ita.calameo.com/books/000488082e233b3a6adaa
http://www.toponomasticafemminile.com/index.php?option=com_content&view=article&id=8454&Itemid=8591
http://www.ildialogo.org/scuola/notizie_1401719352.htm
Dopo anni trascorsi nello studio e nella ricerca delle possibilità della lingua italiana perché sia inclusiva e non sessista, nonché nella valorizzazione della donna in tutti gli ambiti, a partire proprio dalle chiese cristiane evangeliche e con il Movimento femminile Battista (MFEB) la Federazione Donne Evangeliche in Italia (FDEI), mi sembra di realizzare un sogno! E proprio nel mio paese, sebbene più di qualcuno, attaccandomi anche su facebook, non abbia accolto positivamente né la scelta della donna a cui intitolare la pineta, che un suo nome atavico e intoccabile già ce l’ha, “spallone” appunto (spalla, scoscendimento della collina sulla quale è posta Mottola), né la dicitura “medica e politica” perché cacofonica, sgrammaticata, di cattivo gusto e indecente! Ma, sostenuta da Toponomastica femminile, da molte amiche e amici e anche da sorelle e fratelli in Cristo, vado avanti determinata e proprio con l’intento di far emergere dall’indecenza dei pregiudizi e degli stereotipi di genere il mio piccolo paese natio contribuendo a renderlo luogo di rinascita culturale e avanguardia linguistica.
Ora sono in attesa che l’altra classe, la IE attualmente già IIIE, che ha scoperto la straordinaria, sebbene brevissima, storia di Renata Fonte, professoressa scrittrice politica ambientalista http://www.legalitaegiustizia.it/biografia/renata-fonte, dedicandole disegni, poesie e mesostici, sia convocata per l’intitolazione della piazzetta antistante l’edificio scolastico http://www.calameo.com/read/0004880823ae265bbd765 (anche se non è la piazzetta scelta dalla classe!).
Il titolo dell’iniziativa è stato ideato da chi scrive e sin dalla prima edizione locandina e inviti alle famiglie riportano la dicitura inclusiva tramite slash.