Emarginati, derelitti, sfiduciati. Nella sola Teheran – in base alle rilevazioni del sindaco Mohammad Bagher Ghalibaf – sarebbero 15 mila (di cui tremila di sesso femminile) gli individui privi di abitazione, dunque condannati a dormire all’addiaccio coperti da cartoni ormai consunti. unici baluardi contro le insidie climatiche.
Fattore che avrebbe indotto almeno 300 disperati (inclusi molti bambini) a insediarsi stabilmente nel cimitero Nasri Abad (ogni fossa può accogliere quattro persone al massimo), a dispetto dei ripetuti ordini di sgombero vanamente emanati dalle istituzioni cittadine. Tombe vuote assurte a rifugi improvvisati: un dramma su cui la recente inchiesta (corredata da eloquenti immagini) del quotidiano governativo Shahrawand ha inteso focalizzare l’attenzione generale, con effetti pressoché immediati.
“In simili circostanze, per evitare il concepimento di esseri umani geneticamente deboli e perciò condannati a una sofferenza continua, le donne dovrebbero essere sterilizzate“: la provocazione del vignettista Bozorggmehr Hosseinpour (equiparabile, per alcuni, al principio nazista di perfezione etnica) si è subito tradotta in una questione politica attualmente al vaglio del Ministero della Sanità, che si è già attivato per elaborare un apposito piano emergenziale di intervento.
“E’ opportuno riuscire a convincerle, per scongiurare la catastrofe sociale“, ha osservato Sayawoosh Shaharayoor, al vertice della commissione affari socio-culturali. Tesi avallata sia dall’autorevole avvocatessa Shahindokht Molaverdi, assistente del presidente Hassan Rouhani relativamente alle problematiche femminili e familiari che da svariati esponenti politici locali.
“Queste sventurate che vivono nei loculi o per le strade consumano droghe e spesso si protituiscono”, ha puntualizzatoto il vice-governatore provinciale Siavash Sharivar all’agenzia nazionale di stampa Ilna. “Almeno il 20% è afflitto dall’Aids e quindi le malattie si diffondono assai rapidamente. Oltre a incentivare la depravazione poi, si riproducono a un ritmo impressionante e i minori non sono assolutamente tutelati. Anzi, spesso vengono venduti a terzi“.
Un fenomeno allarmante, ma attestato in costante crescita: a fronte della crisi economica esplosa nel corso degli ultimi anni infatti, sempre più iraniane senza fissa dimora o appartenenti alle classi più disagiate della capitale tendono deliberatamente a rinunciare ai figli per riuscire a sopravvivere. E poco importa se quelle migliaia di innocenti si ritroveranno immancabilmente costretti all’accattonaggio da loschi individui tesi eslusivamente al proprio interesse.
“E’ opinione ampiamente condivisa che a una donna malata, errabonda, sessualmente promiscua debba necessariamente preclusa la maternità“, ha concluso. “Per condurre un’opera di sterilizzazione collettiva è tuttavia indispensabile promuovere un’adeguata campagna di sensibilizzazione, perchè il consenso delle interessate è imprescindibile. Non possiamo obbligarle“.