Valentino, quindi un desiderio di single o di coppie, in sostanza rappresenta il segnale che qualcosa non c’è.
Happy Valentine! Ricordo ancora un regalo del mio ex marito molto carino: nascosto in una scatola si scarpe da ginnastica, c’era uno splendido anello di zaffiri e brillanti. Io non avevo immaginato che lui mi avrebbe pensato per farmi un regalo e, mi stupì. Come mai questa occasione di scambiarsi gli auguri per la festa degli innamorati è desueta nelle coppie reali ed agognata da chi, nella realtà, in coppia non è? Nei single il desiderio dell’altro, di un partner fisso, fa sentire il frastuono del Valentino assente?
Come sempre si deve fare un piccolo passo indietro nelle occasioni mancate, ripensare ai Valentini potenziali che poi tanto intriganti non erano? Ancora una volta, il giorno dell’amore si trasforma in una giornata della tristezza, penserà qualcuno. Il paradosso della nostra realtà è quella di creare sempre più bisogni, piuttosto che terreni di coltura. Nell’incontro con i nostri desideri spesso c’è un enorme spazio tra le fantasie e la realtà che viviamo.
La costruzione di un sano quotidiano benessere nutrito da emozioni viene confinato solo ai piccoli momenti di evasione. Così oggi, ancor più di un tempo lontano, quando non ci si poteva permettere tanti svaghi, il desiderio viene surrogato a tempi limitati. Ancora di più, chi è nella coppia stride con un quotidiano di desideri negati o di rituali noiosi e confortanti, allo stesso tempo ed evade andando a vedere “ 50 sfumature di nero”. In entrambi i casi ci si ritrova al cospetto di un’insoddisfazione che non lascia spazio alla rappresentazione delle proprie fantasie.
Valentino, quindi un desiderio di single o di coppie, in sostanza rappresenta il segnale che qualcosa non c’è.
La possibilità di ricreare un incontro, di far rinascere il desiderio nella coppia di lunga data viene offerto in ogni circostanza in cui si crea una occasione straordinaria, in una giornata ordinaria, proprio come in quella odierna. L’arte di essere innamorati e di attrarsi nella coppia è l’elemento che fa sentire vivi e necessita di un’energia in più.
Da ginecologa, mi sono sempre domandata come gli aspetti biologici dell’invecchiamento, come semplicemente lo stato di alcuni momenti di stanchezza, non influenzino la relazione di coppia. Basterebbe comprendere che da soli non sempre è possibile riprendersi, che il valore di una giornata di sport all’aria aperta, di una terapia sostitutiva ormonale o semplicemente di una vacanza abbiano effetti miracolosi sulla persona. Quindi, una sana ricomposizione di se stessi, prima di essere al cospetto dell’altro sarebbe ciclicamente indispensabile. Quanti silenzi disattesi il giorno di San Valentino da persone che, pur volendo rivitalizzare una relazione, non si sentivano all’altezza di fare il passo della riconquista? In questa opera magnifica, che è quella di riattivare e un rapporto di coppia, la parte maschile talvolta si sente inadeguata, soprattutto quando c’è un forte coinvolgimento sentimentale. Per parte maschile intendo parlare della componente dell’iniziativa, tipica dell’uomo e presente anche nella donna.
Non dimenticate che conoscere la propria parte maschile e femminile, per entrambi i sessi, facilita l’incontro con la persona giusta!
La reiterata attitudine a stare da soli nel proprio guscio di abitudini e comodità definisce le regole di un mondo scarno di relazioni. In fondo, la coppia avrebbe ancor più un valore esclusivo di scelta di stabilità e di organizzazione, tuttavia per l’inerzia a rimanere nel proprio status di compensata sicurezza, si ritarda la scelta di una relazione o la si omette del tutto . Dunque, il giorno di San Valentino non sarebbe molto interessante, se non per il rispetto che si deve alla parte sentimentale di noi, che spesso stenta ad esprimersi , malauguratamente sguarnita di quelle componenti che fanno della vita amorosa un’arte di vivere.