Trent’anni di carriera alle spalle tra teatro, cinema e fiction. La talentuosa attrice toscana parla a Dols Magazine del suo ruolo in Sorelle, un thriller diretto da Cinzia Th Torrini, la fiction di Rai Uno che sta tenendo incollati, ogni giovedì, davanti alla tv milioni e milioni di telespettatori.
Ogni lavoro ha la sua importanza, è la geografia della mia carriera professionale. Ciascun ruolo ha segnato il mio percorso aggiungendo sempre qualcosa in più per affrontare e disegnare quello successivo quindi, fatta questa premessa, ti rispondo tutti! Ogni personaggio dal più piccolo al più ‘grande vive di un’anima, di un cuore e di una mente… sta a noi attori incarnarlo nel modo più giusto, cercando di dargli uno spessore, emotivo e non solo, attraverso il proprio vissuto e la propria sensibilità.
Giorgio Capitani, davvero un grande! Registi e uomini così non se ne trovano più. Intelligente, preparatissimo, sempre acuto, professionalmente ineccepibile, un gran signore. Avevo 23 anni quando ho lavorato in un suo film con il grande Ugo Tognazzi. Il film era ‘Arrivederci e grazie’. Ero all’inizio: giovane, inesperta, ma lui sicuro di sé si muoveva sul set con grande eleganza e competenza. Questo mi ha fatto sentire protetta e difesa. Dovrebbe essere cosa alquanto scontata ma credimi spesso non lo è … Ecco Capitani aveva questo!
Il mio ruolo subentra nella storia nel momento clou. Interpreto una Pm molto determinata, tagliente, dura. Un personaggio a me familiare: spesso mi vengono assegnati ruoli di donne risolute, forti. Chissà perché! Nella vita sono tutt’altro! In Sorelle sarò l’accusa nel processo che si svolgerà per il delitto di Elena. Non posso aggiungere altro.
La Pm in questione è stata lasciata dal marito e questo sicuramente ha influito sul suo carattere già duro. Quindi sì è una donna tosta, molto rigorosa… anche per il ruolo che ricopre.
Con quali attori ti sei trovata ad interagire?
Ho interagito un po’ con tutti: Anna Valle, Alessio Vassallo, Giorgio Marchesi, Elisabetta Pellini e altri.
Idee chiarissime, lei è una persona molto competente e preparata. Ma essendo questa serie anche un legal thriller non si può svelare più di tanto. Il pubblico scoprirà piano piano la verità.
Con questo ruolo torni in Rai, dopo aver lavorato molto per Mediaset. Ti sei voluta regalare questo ruolo cameo, diretta dalla tua amica e grande regista Cinzia Th Torrini. Com’è stato ritrovarsi insieme sul set, a distanza di qualche anno?
Con Cinzia ho fatto tante cose: mi ha affidato, poco dopo essermi diplomata all’accademia, uno dei ruoli più intensi che abbia interpretato nella mia carriera: una ragazza stuprata in una serie televisiva per la Rai che s’intitolava: La colpevole. Poi ci sono stati altri ruoli con lei poi è arrivata la contessa Anna Ristori in Elisa di Rivombrosa, un’interpretazione che mi ha dato una visibilità incredibile. Oggi a distanza di anni mi stupisco ancora come questo personaggio sia così vivo e amato dalle persone.Cinzia ed io ci intendiamo al volo, capisco istintivamente quello che lei vuole. Sa accogliere i suoi attori e accompagnarli lungo il percorso che li attende. E’ una regista anche molto protettiva con loro, quasi una chioccia direi! Qualche volta è un po’cattivella ma a me fa sorridere. Forse perché ha un’ironia simile alla mia. La toscanità in comune… ci accomuna! E dopo tanti anni tornare su un suo set mi è sembrata la cosa più naturale. E’ come se avessi lavorato con lei il giorno prima!
Pian piano verrà alla luce la verità,’ come in ogni thriller che si rispetti. Ci saranno sorprese, colpi di scena e convinzioni deluse… alla fine scopriremo il colpevole e, forse, il pubblico sentenzierà: – Io l’avevo capito!