L’Europa c’è. L’Europa è lì, in quello stadio , tra quei tifosi che si scambiavano bandiere, sciarpe e letti in cui dormire.
di Francesca Pontani
Sono mesi che si discute sul ruolo dell’Europa, sul significato stesso dell’Europa mentre molti politici dei vari paesi aderenti fanno a gara a “sfiduciare” , a gridare al nazionalismo , al sovranismo.
Dibattiti , discussioni, slogan, battaglie e e poi? E poi succedono i fatti di Dortmund!
E dentro al mio cuore si apre uno spiraglio di luce e di certezza . L’Europa c’è . L’Europa è lì, in quello stadio , tra quei tifosi che si scambiavano bandiere, sciarpe e letti in cui dormire .
L’Europa c’è. Tra chi dice ” non importa chi vince stasera , l’importante è giocare e già sappiamo chi ha perso “.
Già , chi ha perso ? Ha perso chi vuole dividerci con la paura e con le bombe, ma anche chi alza muri di mattoni e di idee.
Ha perso chi vorrebbe tornare indietro nel tempo , chi non riconosce il valore della Storia, della cultura e del passato .
Ha perso chi pensa di relegare il sentimento europeo dentro normative o i numeri e le percentuali del’austerity o del debito pubblico…
L’Europa c’è ancor prima del Parlamento o della Commissione. È nel sentimento che ci unisce e che ci fa scoprire uguali nello nostre pluralità .
Ed allora vi chiedo : ripartiamo da Dortmund , la nuova Ventotene del 2017, per chi ancora ci crede , per chi come me ha visto questa Europa nascere e non vuole più vederla morire così .
Riprendiamoci l’Europa , i suoi confini , le sue tradizioni , i suoi ideali.
Non una Europa fantoccio , una Europa che sia un vero Stato federale , con un vero governo politico e non solo finanziario , un esercito, una Europa senza se e senza ma, ci sono e non ci sono , ci stiamo ma fino a qui , un Europa di soli diritti e mai doveri .
Dentro o fuori . Perché non c’è più tempo per decidere . Non è più il tempo di isolarsi.
Fuori il tempo e la Storia ci richiamano ai nostri doveri ed ai nostri diritti . I tifosi di ieri sera ci chiedono e ci raccontano la vera Europa .
Per noi, per loro, per i nostri figli .