Laura Gessner, versatile vocalist di musica leggera italiana, dialettale e internazionale e di musica jazz.
Continuano i miei incontri con l’eccellenza di quelle donne che, ciascuna nel proprio campo, sanno aggiungere vita alla vita in un’epoca in cui la parola d’ordine sembra essere “distruggere”. Ognuna di loro incarna particolari aspetti energetici del Femminile che è una delle due energie, oltre a quella del Maschile, presenti in ogni essere, indipendentemente dal suo sesso biologico e presenti anche in ogni aspetto della vita.
Dopo Enrica Bonaccorti é ora la volta di Laura Gessner, versatile vocalist di musica leggera italiana, dialettale e internazionale e di musica jazz. Ha cantato a fianco di Romano Mussolini, Franco Cerri, Enrico Intra, Bruno de Filippi, Roberto Pronzato, Davide Logiri, Paolo Alderighi e altri. Giusto per sentire come canta, prima ancora di conoscerla un po’ di più, potete ascoltarla mentre canta But not for me, Mean to me, Honeysuckle rose
Quello che a prima vista colpisce in lei è il suo sorriso che s’illumina quando incontra qualcuno che le sta a cuore o che ha voglia di conoscere. Due parole che si potrebbero abbinare a lei sono “sacralità” e “innocenza”: lei sa che ogni incontro è sacro, ha imparato a rendere sacro ogni suo pensiero, per lei il mondo è una festa di anime sacre, ogni sua cicatrice è sacra. Come tutte le vite anche la sua non è stata solo rose e fiori, ha affrontato momenti difficili e alcune ferite sono ancora vive in lei ma Laura ha la grande capacità di sapersene distaccare, quasi di “dimenticarle” ogni volta e ricominciare a vivere sempre ogni istante come fosse la prima volta, sempre con occhi nuovi. La sua innocenza talvolta è disarmante, tanto che una sera mi sono ritrovata a chiederle sottovoce, mentre eravamo su un palcoscenico durante un nostro spettacolo :“Ma secondo te gli angeli sanno di esserlo?” Ci sono istanti in cui , dopo anni, guardandola , ancora me lo chiedo.
Molto curiosa e desiderosa di comprendere come si muove l’animo di chi le sta accanto, Laura Gessner è un’ottima interlocutrice che si entusiasma, empatizza, partecipa; ma non portatela in un locale dove la musica è troppo alta o la gente parla rumorosamente, potrebbe trasformare quel sorriso che incanta in una smorfia di disappunto. Perché Laura è così, sensibile, facilmente feribile e talvolta incerta nel proteggersi. Una donna fortemorbida. Per questo, forse, per la sua verità, è interprete grandiosa di quanto si agita e vive nel mondo interiore del cuore e dell’anima, in particolare di quello femminile.
Canta da sempre, per molti anni come hobby o meglio come amore, un amore di quelli di cui non si può fare a meno. Insegnante d’inglese e interprete, ha sempre usato la sua voce come strumento per comunicare con l’anima, fino a quando ha deciso di prendersi più sul serio e di dedicare alla musica gran parte della sua energia. Il suo repertorio é vastissimo, potete sentirla cantare Love me tender o Blowin’ in the wind oppure Quarant’anni o Donna di più tratte dal nostro album “Ma tu pensati bella” o mantra o splendidi pezzi jazz come quelli che potete ascoltare in questo estratto dall’album “Sing sing sing”.
Parlando con Laura Gessner dei suoi entusiasmi e del suo amore per la vita e per il canto ci si rende conto che l’età non conta, che non è necessario prendersi sul serio sin da giovanissimi, che si può iniziare anche a un’età matura a dedicarsi interamente al proprio Compito. E Laura, che pur lo aveva individuato da sempre, ha avuto il coraggio di crederci fino in fondo e all’alba dei cinquant’anni è sbocciata nella sua pienezza senza difficoltà e con grande entusiasmo.
L’aspetto energetico del Femminile incarnato da Laura Gessner è la Gioia e la certezza che nella Gioia e con la Gioia ogni trasformazione sia possibile: per tutte le donne e gli uomini che mettono tra parentesi i propri talenti, i propri doni, pensando che sia tardi per cambiare e per trasformarsi pienamente in quello che davvero sono, Laura Gessner è davvero d’esempio.
Nel 2000 ha partecipato al Festival di Melide per presentare il suo primo album:, “Ma tu pensati bella”.(Gessner-Garavaglia) In campo teatrale ha recitato e cantato con la Compagnia I Petali della Piramide al Festival di Ascona (1997) e con la Compagnia Liveonstage, nel musical “Annie”, a Milano, in veste di co-protagonista Nel 2005 ha fondato il Laura Gessner Quintet di jazz e dal 2008 canta anche con la Unprofessional Jazz Band con cui ha inciso nell’aprile 2009 il CD “Keep on Jazzin”.
Nel 2013 insieme a Stan Caracciolo, noto chitarrista e banjoista, fonda la Milano Sing&Swing Band, con Claudio Nisi basso tuba, Roberto Piccolo contrabbasso, Arturo Garra clarinetto e clarinetto basso, Martino Pellegrini violino. Con questa Band nel marzo 2014 incide il CD “Sing, Sing, Sing!”
Se volete farvi un regalo andate ad ascoltarla quando canta e troverete non solo una bellissima voce ma anche un luminosissimo e sorridente cuore
*Tu hai iniziato a cantare con grandi artisti quando eri alla soglia dei cinquanta anni. Ti saresti mai aspettata un regalo simile dalla vita?
A quarantacinque, per essere esatti! No, mai e poi mai mi sarei aspettata tante occasioni importanti, tante gratificazioni, e tanta gioia! Devo però confessare che quando ero accanto al mio Maestro di repertorio, per cinque anni di fila, mentre cantavo, divinamente accompagnata al piano da lui, “vedevo” davanti a me folle immense commuoversi e gioire con me e queste visualizzazioni mi davano un senso d’incommensurabile entusiasmo e progettualità: in quei momenti mi sentivo onnipotente, attraverso il mio canto… Guardavo in alto e ringraziavo, ringraziavo di continuo!
*A questo proposito cosa consigli alle donne non più giovani che sentono di non avere ancora sviluppato un loro talento che però preme dentro di loro e chiede di uscire allo scoperto?
Consiglierei a tutte di non demordere, di continuare a cercare e soprattutto di utilizzare questo potente strumento che è la visualizzazione: “vedere” se stesse nell’esatta situazione che sognano, come se si fosse già realizzata!
*Cosa significa per te cantare?
Il canto è la voce pura del mio cuore: attraverso il canto mi connetto con chi c’è e con chi non c’è, in qualunque momento, grazie alle vibrazioni che sento uscire dalla mia gola, come dotate di una volontà e di una forza proprie, che le mie emozioni colorano di volta in volta.
*E cosa vuoi donare, attraverso le tue canzoni, al tuo pubblico?
Non ho certo la pretesa di trasformare il mondo con le mie canzoni però, in coloro che hanno un cuore sensibile e sono aperti al cambiamento, forse le mie canzoni possono accrescere la consapevolezza della forza presente in ciascuno di noi e della condizione naturale di non dipendenza da nulla e da nessuno per scoprire la grande gioia della vita. Spero che in qualche modo portino il dono della consapevolezza: siamo creature accoglienti e aperte, in grado di ridurre i conflitti di ogni tipo e di portare pace nel mondo.
*Ogni canzone è per te un atto creativo, mai la pura esecuzione di qualcosa che hai ascoltato.
Certamente! La creatività è un dono che appartiene a ciascuno di noi, ed è forse quello che piu’ ci permette di assaporare la nostra vera libertà. Purtroppo molte persone, a causa di un’eccessiva disciplina educativa o di genitori miopi, non danno a se stessi il permesso di scoprire questo dono meraviglioso. Anche questo è un punto importantissimo da diffondere tra i giovani, per incoraggiarli a cercare sempre dentro di sé la loro passione e fare qualsiasi cosa per non lasciarla dormiente!
*Tu hai sempre insegnato ai giovani e continui a farlo con grande entusiasmo e gioia. Che cosa ricevi in cambio da questi giovani?
Insegnare mi dà la meravigliosa opportunità di confrontarmi con tante anime giovani che, a parte lo specifico della mia materia, si aspettano da me valori e principi da stampare nei loro cuori: è questa la molla più grande che mi appassiona, dare loro delle certezze positive, di amore, di luce interiore, di consapevolezza del miracolo della vita.
*Ciascuno di noi porta nel mondo la sua nota, direi quasi la sua firma energetica. Qual è la nota che porti tu nel mondo, Laura?
La mia nota è l’Allegria, la consapevolezza del miracolo del quotidiano, la Gioia di vivere che è nella mia stessa pelle e non mi ha mai abbandonato, da quando sono cosciente… E’ una luce dentro di me sempre accesa: in passato, negli anni più difficili, ho percepito con terrore che si stava abbassando, e sapevo che sarebbe stato per me stessa il peggiore delitto…ma sono stata ben attenta a non farla spegnere e in seguito sono tornata a sentirla forte e viva, come un faro perenne nel mio cuore. Questa gioia è il primo motivo di ringraziamento, ogni giorno!
*Di che ringraziamento stai parlando?
Sin da bambina mi sono sempre sentita collegata alla Dimensione Alta, dimensione che nella prima parte della mia vita ricercavo attraverso la preghiera, frutto della mia educazione cristiana valdese. Col passare del tempo e con il percorso di ricerca spirituale intrapreso, questa dimensione è diventata “normale”, e il mio collegamento è dato ormai dalla parole GRAZIE che rivolgo all’Alto di continuo, quasi fosse un saluto, un sorriso, la conferma di un dialogo che non s’interrompe mai, l’espressione della mia immensa gratitudine per la vita in ogni suo aspetto, a prescindere dagli accadimenti.
*La dimensione spirituale è per te molto importante, quindi?
Anche la spiritualità è dentro la mia pelle, come la gioia: non ricordo un periodo della mia vita in cui non fossi interessata al rapporto con Dio: questo era anzi il mio argomento preferito quando ero bambina. Sarà anche il fatto che appartenevo a una minoranza religiosa (valdese), che stimolava in me il desiderio di confrontarmi con le mie amiche cattoliche alle quali tenevo delle vere e proprie prediche!
*Ci hai parlato di gioia e di gratitudine. Direi quindi che hai un atteggiamento di grande positività nei confronti della vita e del mondo..
Necessariamente! Credo molto probabile il fatto che questa positività verso il mondo e verso la vita in generale dipenda anche dal fatto che da bambina non mi sono mai sentita compressa e condizionata: i miei genitori hanno dimostrato nei miei confronti una grande fiducia sin da piccola, e non ricordo di essermi mai guardata allo specchio con rabbia o col desiderio di cambiare me stessa. Penso per come sono; sono per come penso…
*Da quello che mi dici deduco che tu abbia sempre avuto una buona immagine di te stessa che non è mai cambiata nel tempo!
Il concetto di cambiamento è qualcosa che sto imparando a conoscere in questi ultimi anni, quando cioè il cambiamento ha cominciato ad implicare anche conseguenze non sempre piacevoli: l’insorgere di qualche strana nuova ruga, una minore resistenza fisica, nuove riflessioni sulla vita, la malattia, la morte… Credo sia una lezione fondamentale da apprendere, verso me stessa come verso chi mi sta accanto, e sia pur con molta difficoltà, sto cercando di mettere in atto i vari insegnamenti ricevuti negli anni per far fronte a questa nuova dimensione, che è per tutti e fa parte della vita…per chi ha la fortuna di invecchiare!
*Ma tu hai la sensazione che il passare del tempo ti stia regalando maggiore consapevolezza o ti stia togliendo lucidità?
Prevale grazie a Dio la sensazione di una maggiore consapevolezza, anche se talvolta, guardando il mondo che mi circonda e sentendomene lontanissima, mi chiedo se invece non sia la mia lucidità a diminuire…
*Come ti poni nei confronti del mondo che ti circonda?
Generalmente mi pongo in atteggiamento di attento ascolto, nella convinzione che posso imparare da ciascuno; se mi rendo conto di divergenze incolmabili con conseguente dialogo non produttivo, allora rinuncio e mi allontano. Tra le caratteristiche energetiche del femminile il non-giudizio è il solo a crearmi ancora qualche problema, purtroppo, ma non smetto mai di cercare un miglioramento…
*Hai dei rimpianti, ti sei sentita delusa da qualcosa nella tua vita?
Delusa in qualche aspetto della mia vita privata, ma questo penso che possa capitare a tutti. In tutti gli altri settori mi sono sentita al passo con le mie aspettative, anzi: nel settore della musica, ad esempio, ho avuto molto più di quanto avessi ragionevolmente sperato!
Continua, Laura, continua.. e chissà quali e quante altre sorprese hai in serbo per noi!