Nonostante l’esistenza di terapie efficaci e sicure, due genitori lasciano morire la propria figlia in nome di una superstizione: qualche riflessione.
E’ di stamattina la notizia dell’iscrizione nel registro degli indagati dei genitori della ragazza di Padova morta per una leucemia non curata la scorsa estate. Il reato che li vede coinvolti è tremendo: omicidio colposo (della loro figlia). Aggravato dalla previsione dell’evento.
La storia è di una tristezza infinita. Eleonora Bottaro si ammala a diciassette anni di leucemia linfoblastica acuta, una malattia grave ma curabile. Tuttavia quest’ultima precisazione non influenza la decisione dei genitori, che, seguaci della teoria di Hamer, scelgono di non sottoporla alle terapie previste dalla scienza ufficiale, peraltro l’unica che abbia diritto di definirsi tale. Decisi, in totale buona fede (non abbiamo alcuna difficoltà a crederlo), a privilegiare il culto della superstizione, la sottraggono alle cure dei medici dell’ospedale di Padova per portarla in una clinica di Bellinzona (in Svizzera), dove si praticano le medicine alternative e dove viene “curata” con cortisone e vitamina C.
I medici insistono: Eleonora ha buone possibilità di guarire. Ma deve ricevere la chemioterapia. Si oppongono alla scelta dei genitori e li denunciano, riuscendo a fare in modo che venga loro revocata la patria potestà. E’ tutto inutile. La dottrina Hamer (ex medico, radiato dalla professione nel 1986, ma che continua ad esercitare illegalmente) interpreta il tumore come una forma di squilibrio dell’organismo in reazione ad un trauma. Perturbazione che deve essere sanata facendo ricorso esclusivamente alle proprie risorse e a pochi farmaci ed integratori specifici. Il trionfo della superstizione medievale. Ma i genitori sostengono le sue tesi.
In sostanza, si convincono che, se Eleonora non guarisse in seguito a questi interventi, si configurerebbe un quadro di selezione naturale. Come dire: è destino che non possa vivere più a lungo. I meccanismi naturali della ragazza, ormai divenuta maggiorenne ma suggestionata (come hanno riconosciuto i giudici) dalle idee dei genitori, falliscono. Eleonora muore.
E’ difficile credere che una mamma ed un papà lascino che la propria (certamente amatissima) figlia muoia in nome di un’ideologia. Ancora più complicato comprenderlo quando si tratti di una teoria assolutamente non scientifica. Una teoria lo è, infatti, quando è possibile (con gli strumenti che la scienza ha a disposizione) confutarla o confermarla. La superstizione non è valutabile con nessun dispositivo. Mentre impedire la somministrazione di cure riconosciute come sicure ed efficaci è certamente ascientifico.
Anche chi, come me, trova incomprensibile il loro atteggiamento, non può non riconoscere che si è trattato di una decisione presa per il bene della ragazza. I genitori credevano, sinceramente, di fare la cosa più giusta per lei.
Gli spunti di riflessione sono, a questo punto, molteplici. Primo fra tutti l’incredibile mancanza di umanità che affligge coloro che elaborano, propagandano e diffondono queste tesi prive di fondamento scientifico. Non crediate, infatti, ai romantici ed artefatti racconti di chi vorrebbe convincerci che si tratti di professionisti seri e assolutamente estranei da qualsiasi interesse economico. Non arrendetevi alla storia dei geni incompresi, vituperati dalla scienza ufficiale perché incompatibili con il business di Big Pharma. Proteggono il loro stesso business, per il quale spillano a persone cariche di dolore e sofferenza fiumi di denaro per la somministrazione di placebo e l’impartizione di dottrine tanto inutili quanto pericolose.
In secondo luogo, non mi pare trascurabile il fatto che vi si rivolgano non solo persone prive di cultura scientifica, ma anche molti professionisti del settore medico-sanitario, in evidente ed aperto contrasto con il codice deontologico cui dovrebbero attenersi.
Un numero impressionante di medici (ma anche uno solo sarebbe troppo) aderisce a ideologie medievali, facendosi allegramente beffe dei breakthrough della ricerca e degli insegnamenti appresi nel periodo universitario (ha contato qualcosa per loro?) preferendovi la superstizione proposta da sette che di scientifico non hanno nulla. Molti pediatri pagati dal Servizio Sanitario, e quindi da tutti noi contribuenti, sconsigliano ai genitori di sottoporre i propri figli alle vaccinazioni previste dal Piano Vaccinale elaborato e imposto proprio dalla Sanità da cui ricevono lo stipendio. E in barba a qualsiasi acquisizione scientifica.
Siamo di fronte ad un processo di regressione storico-sociale, che porta molti a rivalutare concezioni ormai superate, nel tentativo di aggrapparsi ad una certezza, a soluzioni facili, a scorciatoie purtroppo inesistenti.
(Photo credits: La Stampa)
Monica Torriani è moglie, mamma di quattro ragazzi, farmacista e blogger. Si occupa di Salute e Benessere per WELLNESS4GOOD, il sito che ha fondato.
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