Gli Indiani invece dei muscoli, della pancia e del testosterone a mille con cui strombazzare il proprio attacco, si muovono determinati e felpati sul campo a difendere le proprie ragioni di auspicio di pace, prosperità, sicurezza e speranza di un futuro migliore in un’Europa sempre più unita e casa comune di civiltà e cultura.
Fin da bambina, guardando i numerosi film sul tema in circolazione allora, io ho fatto il tifo per Toro Seduto, Geronimo & co. Nella mia sensibilità di piccina scattava evidentemente il meccanismo “ se si mettono in migliaia con armi potenti e super attrezzati contro un uomo e la sua sparuta squadra dotata unicamente di cervello, muscoli, arco e frecce ed hanno pure bisogno di essere sleali e subdoli per ottenere misere vittorie ed imporre le loro schifezze senza riconoscere il valore del loro avversario .. beh, allora io sto con gli indiani che hanno più valore e onore! “.
E’ curioso dover constatare che l’attitudine non è cambiata dopo cinquant’anni. A quanto pare non sono la sola, il meccanismo tutti contro uno, indiscriminatamente-rabbiosamente-violentemente-subdolamente-meschinamente perpetrato e urlato nei confronti di Renzi , da destra e da sinistra e da traverso, ha favorito a quanto pare un’inattesa reazione pacifico positiva allargata e ben determinata di oltre unmilioneduecentosessantamila persone che in una domenica di ponte e splendida giornata di sole hanno fatto la coda ai gazebo e sono andate a votarlo alle primarie.
Ciò che più mi fa specie, tuttavia, è il dover constatare che di questi tempi gli “ indiani” siano uomini e donne che rispetto alla media si esprimono con toni pacati, non usano termini scurrili, non incitano alla violenza e all’aggressione, non appaiono frustrati inveleniti e rabbiosi come tutti gli altri, alias i più visibili “avversari” coalizzati tra loro da un unico obiettivo comune: sfasciare – giustiziare – ottenere il massimo potere – comandare imponendo le proprie leggi come sacre. Di redenzione non parlano, non ci hanno pensato, non serve (i sostenitori manco si sognano di chiederlo), a molti basta la soddisfazione di distruggere ed essere poi in posizione giusta per poter rubare per primi i malloppi interessanti in mezzo alle macerie.
Altra caratteristica degli “ indiani “ di oggi sembra essere l’esclusiva capacità di notare gli elementi e le notizie obbiettivamente positive oltre a quelle negative. Ieri, ad esempio, ho scritto un post su Facebook ( cloaca massima dei Social in cui, tuttavia, sopravvivono con coraggio alcuni ammirevoli “ indiani “ ) in cui riassumevo le buone news del giorno. Che in Libia sia stato raggiunto un accordo per un governo unitario ( grazie ai nostri politici, possiamo esserne orgogliosi ) mi sembra, infatti, un’ottima notizia foriera di buone speranze anche per noi italiani in quanto si potrà finalmente attuare una ragionevole politica di controllo dei flussi migratori. Che Macron sia dato in testa di 18-20 punti sull’avversaria semi hitleriana alla francese ed anti Europa mi sembra un’altra notizia rassicurante, anche se non certa. Che Macron appena saputo del ritorno a segretario Pd di Renzi gli abbia subito inviato un Tweet pubblico di inequivocabile contenuto “ in marcia insieme per cambiare l’Europa” mi sembra un’altra news di rilievo e per niente scontata, sottende auspicio di alleanza comune per modificare i diktat teutonici, e per niente scontata. E che poi la Procura milanese, in occasione della vicenda Caputo – Dj Fabo e fine vita, emetta un provvedimento di straordinaria portata innovativa e con motivazioni ( Suicidio assistito non viola diritto alla vita ) che segnano, finalmente, una nuova era a lungo attesa di rispetto della dignità di vita e del libero arbitrio delle persone, mi sembra qualcosa di enorme, da scolpire nel marmo e nei titoli di prima pagina, non sul fondo dei giornali in corpo invisibile come più o meno tutti han fatto!
Già, perché i media e tutti i giornalisti salvo rarissime eccezioni ( potrei citare 3 nomi 3, altri proprio non mi vengono in mente ) a quanto pare sono tutti intenti a dar fiato alle trombe dei generali Carter con e senza barba e quindi a sparare violenze, veleni, sporcizie, complotti, invenzioni, sospetti, gogne pubbliche e visioni truci del bicchiere rigorosamente raso in attesa di poter poi anche loro far raccolta di ricompense tra le macerie che si augurano di poter documentare.
In mezzo a questo non sapete quanto è gioia notare il mezzo pieno del bicchiere, allontanare le paure che si sa sono le peggiori consigliere, e con i piedi comunque di piombo iniziare a contare i fatti positivi e l’imperturbabilità degli indiani. Quelli che, invece dei muscoli, della pancia e del testosterone a mille con cui strombazzare il proprio attacco, si muovono determinati e felpati sul campo a difendere le proprie ragioni di auspicio di pace, prosperità, sicurezza e speranza di un futuro migliore in un’Europa sempre più unita e casa comune di civiltà e cultura.