Gli uomini normalmente pensano o voglio pensare che il paradigma della società ed il linguaggio siano Neutri, ma invece sono solo Maschili. Non sanno o vogliono ignorare l’esistenza di un diverso modo di pensare, di concepire la vita, di avere priorità altre che è quello delle Donne.
Intervento di Luciano Anelli alla trasmissione radiofonica ORA LEGALE 3 maggio 2017
Nel 2000 , da segretario pugliese di Federmanager, decisi di frequentare un corso sulle Pari Opportunità (P.O.) per imprenditrici meridionali, organizzato da un Ente romano, e compresi le differenze donna/uomo di comportamento , di visione della vita e le buone prassi e il mainnstriming per colmare il gup nell’ambito dell’imprenditoria. Diventai così un Operatore per le P.O., certificato dal Ministero del Lavoro.
Da allora sempre più è diventata la mia mission quella di far conoscere la Cultura Femminile; per fare ciò però mi sono iscritto a diverse associazioni che si battono per i diritti delle donne, per le P.O. e per la valorizzazione delle differenze. Ho così scelto di comprendere dalle donne la loro visione di vita e scoprire i valori che, se condivisi, integrandosi con quelli degli uomini, già affermati, possono dare una nuova democrazia basta sulla pari dignità e sulla valorizzazione delle differenze.
Solo se gli uomini riescono a comprendere il diverso pensiero delle Donne, senza pretendere che queste si omologhino a quello maschile, se si riescano ad accettare leadership femminili con pari dignità in tutti i posti di comando, se si debella la piaga della violenza sulle donne, considerate ancora oggetto di possesso, allora si potrebbero mettere le basi per una democrazia paritaria e costruire una paradigma della società che concili la dualità culturale.
Personalmente dico che non basta dire che rispettiamo le donne. Ho imparato dalle donne che bisogna partire da sé, e quindi metto in gioco la mia faccia , la mia persona , scendendo in piazza, affiancando le Donne nelle loro rivendicazioni paritarie, denunciando e perseguendo Predatori e Persecutori, partecipando anche a convegni, manifestazioni, associazioni nazionali e locali, presentando libri scritti da donne, anche rischiando. Contestando anche storture sulle immagini e diciture di pubblicità sessiste o programmi sessisti, contestando le televisioni dove si inquadrano gli uomini solo nel mezzobusto (la mente) e le donne partendo dalle gambe e risalendo alla testa (il corpo). Su face book ho costituito il gruppo “Valorizzare i generi nelle differenze” con oltre 3200 iscritti fra donne e uomini ed ho una mia rete di “amiche virtuali” di oltre 15000 persone, prevalentemente donne impegnate nelle pari opportunità, sparse nel mondo.
L’invito agli uomini non violenti è di affiancare le donne nelle loro rivendicazioni ed alle donne di non omologarsi al maschile per essere accettate, di accrescere la propria autostima e valorizzare le differenze di genere, ma anche accettare che uomini si affianchino nelle loro rivendicazioni.
Luciano Anelli (ingegnere progettista aeroportuale, ex Direttore della SEAP, sindacalista, giornalista, ex Direttore di “Dirigenti in Puglia”, corrispondente del magazine milanese Dol’s Donne online” e di quello romano “Donne ierioggiedomani”, documentatore e divulgatore della Cultura delle Donne, Operatore delle Pari Opportunità.