L’associazione Culturale Porta d’Oriente – Libero sviluppo Mediterraneo, presieduta dalla volitiva Cettina Fazio Bonina, ha presentato, in un tour, il libro della notissima attrice Laura Ephrikian, di origini Armene, presso Villa De Grecis a Bari.
Ha dialogato con l’attrice e la presidente, anche, la giornalista Marisa Di Bello, davanti ad una nutrita, attenta e divertita platea.
Incontri significa “conoscenze”, entrare in contatto con l’altro e, si sa, Laura Ephrikian, con il suo lavoro che ha incluso il cinema, il teatro, la televisione, e con la vita che ha vissuto, di incontri ne ha fatti talmente tanti che un singolo libro non sarebbe sufficiente a elencare tutti i personaggi, le personalità, i grandi uomini – e grandi donne – che hanno incrociato il suo ricco cammino.
Incontri vuole essere un “assaggio” di queste scene che Laura ha vissuto, si tratta di storie brevi, vere, semplici e, a tratti, divertenti. Sono incontri “leggeri” ma che hanno il potere di farci scorgere una Laura a 360 gradi: giovane e, forse, un po’ ingenua, forte, amante del suo lavoro, spiritosa e che si rivela una tosta, improvvisando – complice un caro amico di nome Lucio – una scenetta per acquistare, a un prezzo modico, un armadio che desiderava tanto, ma c’è anche una Laura in famiglia e, infine, una Laura attuale, una donna che dopo aver scoperto l’Africa “casualmente”, precisamente il Kenya, non ha potuto fare a meno di lasciare un pezzo del suo cuore lì, in questo meraviglioso pezzo di terra che le ha dato tanto e a cui lei ha dato e da tanto con immenso amore. Sì,ci troviamo davanti una Laura, che forse non avevamo mai visto prima: la bella fanciulla protagonisti di splendidi film degli anni 60 ha lasciato il posto a una bella donna, una donna adulta, che della sua maturità ne ha fatto tesoro dando priorità all’altro e, soprattutto all’amore per gli altri.
Infatti, i proventi delle vendite del libro e dei suoi piatti in legno, dipinti con scene e oggetti dalla stessa attrice, vanno integralmente a sostenere i bambini del Kenya, alla cui adozione a distanza, la stessa Laura invita.
Ha raccontato di incontri con Alberto Lupo, dei pensieri del padre verso l’armata brancaleone dei suoi amici, fra cui Gianni , futuro marito, e Lucio Dalla, la cui mamma voleva dare in sposo a Laura. Racconta dell’educazione data insieme a Gianni Morandi ai suoi figli, ma la storia che ha colpito la platea è una storia indiretta, non vissuta di persona, di due donne che durante il genocidio degli Armeni da parte dei Turchi, invece di salvare le proprie masserizie, si preoccupano di salvare un libro, un gigantesco libro manoscritto che ora è esposto in un museo ed è il manoscritto più grande conosciuto nel mondo del peso di 33 kg.