Parlare con lei del rapporto di coppia eterosessuale apre una serie di tematiche importanti per la gestione dell’armonia tra uomo e donna e per la trasformazione delle differenze biologiche e antropologiche in vera fertile complementarietà .
Si aggiunge alle mie interviste per Dol’s che trovate qui sulla eccellenza del Femminile l’incontro con Manuela Mantegazza. Un tempo modella e poi direttrice della scuola degli Hare Krishna a Firenze, sceneggiatrice songwriter e editor, da ventitre anni si è innamorata e lo racconta a chi crede che l’amore sia un bluff. Da così tanto tempo vive con Franco Bolelli, filosofo e scrittore, un rapporto di coppia che è diventato per entrambi un’ impresa personale da giocare con entusiasmo..
Parlare con lei del rapporto di coppia eterosessuale apre una serie di tematiche importanti per la gestione dell’armonia tra uomo e donna e per la trasformazione delle differenze biologiche e antropologiche in vera fertile complementarietà. Con il passare degli anni insieme, lei e suo marito hanno scoperto che tra di loro ogni giorno è una meravigliosa sorpresa e che l’amore, moltiplicazione esponenziale delle loro due visioni di vita, non solo non si affievolisce col passare del tempo ma aumenta giorno dopo giorno. Pur avendo opinioni diverse e muovendosi su terreni non sempre all’unisono, fanno a gara per servirsi a vicenda, per farsi sorprese, per proteggersi e farsi proteggere.
Insieme hanno scritto due libri: in “Tutta la verità sull’amore” cui raccontano la loro intensissima storia d’amore e in “+Donna + Uomo” hanno dato vita a un Manifesto per liberare gli archetipi del Femminile e del Maschile da tutti gli stereotipi e dalle aspettative individuali e sociali.
Ho conosciuto Manuela su Fb un po’ di striscio, amica di un’amica comune e non abbiamo mai chattato né parlato personalmente ma la sua personalità prorompente e il suo cuore intelligente mi hanno attratto e incuriosito. Per lei la vita va colorata, va riempita di energia positiva impastandosi in coppia all’interno di questo spettro tra il Maschile e il Femminile in cui ognuno dei due “estremi” riesce ad portare alla luce la propria unicità. Nelle sue parole si legge la forza del Femminile e la capacità di esprimere quella istintualità di pancia così fondamentale che troppo spesso le donne tradiscono inseguendo un modello più maschile. La sua energia Femminile sta nella capacità di tenere tutto insieme in un unico abbraccio: dentro ogni donna l’istinto danza libero e incontrollabile con la ragione. Sentire parlare lei e Franco della loro relazione non solo come storia personale ma soprattutto come esempio della possibile integrazione tra Uomo e Donna, è un po’ come ascoltare Tip e Tap, una parola per uno; e quella capacità di entrare l’uno nel discorso dell’altro senza interrompersi, senza prevaricarsi, senza contraddirsi. Litigare si, ma perché dalle differenze di opinioni non nascono né sconfitta né vittoria ma una visione sempre nuova e stimolante.
In una realtà così piena di sfiducia nei confronti dell’armonia e dell’amore le loro voci all’unisono sono un dono. E noi ce lo prendiamo tutto, questo dono.
*Tu e Franco Bolelli avete scritto “Tutta la verità sull’amore” dopo più di 20 anni di matrimonio. Prima non eravate pronti a farlo?
Non avremmo mai raccontato la nostra storia se non fosse nata l’urgenza di prendere una posizione netta contro un atteggiamento depressivo dilagante. Abbiamo deciso di contrastare la convinzione che l’Amore non esista ma ci si debba accontentare di un luogo tiepido nel quale rifugiarsi fatto di solitudine, abitudine, rassegnazione, dove l’unico valore da salvare sia unicamente il rispetto. Io voglio essere amata, il rispetto deve essere solo una conseguenza diretta dell’amore vero, non un punto di arrivo.
*E ora avete scritto , sempre insieme, *Il Manifesto “+ Donna + Uomo”: perché proprio un Manifesto?
Manifesto perché va diretto al punto, non si disperde in infinite divagazioni. Abbiamo sentito l’urgenza di scriverlo perché vediamo che gli stereotipi e la mortificazione della differenza tra il Femminile e il Maschile stanno portando a una deriva pericolosissima. Proponiamo di reinventare gli archetipi come punti di riferimento per valorizzare e comprendere tutto quello che sta nel mezzo: non proponiamo né un ritorno al passato e neppure dei limiti, ma delle sponde alle quali appoggiarsi. “Più donna più uomo”, proprio perché proponiamo non di conservare il vecchio stereotipo del Femminile e del Maschile, ma di reinventarlo in una visione evolutiva.
*Qual è in questa visione la forza del Femminile?
La forza dell’Archetipo Femminile sta nella determinazione, nella capacità di tenere tutto insieme, di ascoltare ogni singola cellula del proprio corpo portando l’istinto allo stesso livello della ragione. Il Femminile ha il dovere di salvaguardare la parte selvatica -che ha radici profonde nella biologia- ma anche di farla correre insieme a una mente capace di cogliere la dualità in un unico potente abbraccio. … e io sono assolutamente femmina!!!!
*Ma forse oggi il Femminile si muove diversamente..
Recentemente il Femminile ha indossato spesso i panni del Maschile, dimostrando ancora una volta la sua estrema elasticità ma oggi -che la parità, almeno in occidente, non è più così lontana- abbiamo il dovere di fare un salto di qualità, di dimostrare che la nostra pancia è ancora viva e vitale, in grado di creare un nuovo modello che non segua la corrente ma la generi. Una corrente in grado di trascinarsi dietro tutto il resto.
*Quindi oggi qual è il compito di noi donne rispetto al Femminile?
Dobbiamo partorire un nuovo modello Femminile in cui l’aggressività e la sottomissione siano spazzate via dalla consapevolezza che siamo perfette quando riusciamo a far danzare le parole del corpo con quelle dell’anima e della ragione: siamo il complemento di un Maschile spesso troppo rigido e ingessato, dobbiamo insegnargli a danzare, a scivolare tra le pieghe della sua anima, dobbiamo insegnargli la leggerezza del volo e la magia degli slanci!
*Perché, secondo te, oggi le donne hanno perso il contatto con la propria pancia?
Quando le donne hanno scoperto che erano in grado di sostituire gli uomini in molti lavori, si sono liberate delle catene, hanno lasciato l’angelo del focolare davanti al camino e si sono rimboccate le maniche. L’unica strada percorribile era quella della ricerca della parità dei diritti sociali, mai e poi mai avrebbero pensato che la parità mettesse poi in discussione il valore della differenza.
*Quindi cosa è successo?
Si sono ritrovate a indossare i panni del maschio: era il modello più vicino, più semplice da seguire. D’altra parte ogni processo evolutivo attraversa fasi diverse ed è arrivato il momento di recuperare quello che abbiamo dovuto trascurare, cioè è arrivato il momento di dare spazio alla nostra parte viscerale.
*Cosa succede alla coppia etero quando la donna ricalca un modello maschile?
La richiesta primaria delle femministe al maschio degli anni settanta è stata una maggior sensibilità, la richiesta non era di per sé sbagliata ma il risultato è stato che il maschio ha buttato via la forza (parola che oggi suona persino difficile da pronunciare) insieme all’aggressività. Oggi la donna si lamenta di un maschile troppo debole, a volte addirittura impresentabile, ma se in tutta risposta ricalca il modello maschile, di certo non aiuta il risveglio del maschio dormiente. Di fronte all’aggressività femminile il maschio si ritira e rifiuta il confronto. Dobbiamo imparare a uscire dalla logica binaria, la scelta non è tra aggressività o sottomissione, dobbiamo cercare un rapporto aperto in cui l’aggressività, il giudizio, la critica puntigliosa non siano le componenti privilegiate, ma dall’altra parte dobbiamo far valere la nostra natura e dimostrare forza e determinazione.
*Si parla di parità e si parla di uguaglianza tra donne e uomini. Che differenza c’è tra i due termini?
La parità dei diritti non ha nulla a vedere con l’uguaglianza. La struttura fisica del maschile – genitali esterni – proietta il maschio verso il mondo esterno La struttura fisica del femminile – genitali interni – proietta la femmina verso il mondo interiore e affettivo. La forza nel maschio è prettamente muscolare, nella donna è resistenza e determinazione; il coraggio nell’uomo è il superamento della paura, nella donna è la capacità di convivere con la paura quasi in un abbraccio inestricabile. L’attitudine a difendersi nel maschio è naturale, mentre la donna tira fuori gli artigli solo quando il pericolo tocca la sua sfera più intima; l’uomo ha bisogno del rispetto degli altri, la donna si rispetta solo se piace a se stessa…
*Definite l’amore l’impresa personale più grossa. Cosa significa?
L’amore è l’ impresa più facile per comprendere come rendere epica tutta la nostra vita. L’amore richiede passione e insegna come trovarla dentro di sé, perché ti accende dall’esterno e brucia dentro come un fuoco, quel fuoco che Prometeo ha rubato agli dei per regalarlo agli uomini, il fuoco del coraggio, il fuoco della determinazione, il fuoco della vita stessa. Se nemmeno in amore sei disposto ad affrontare i rischi, allora sarà davvero difficile che tu riesca a illuminare il tuo quotidiano e la vita ti scorrerà addosso senza che tu sia in grado di cavalcarla ..
*L’epica maschile e quella femminile sono le stesse?
No, esiste un’epica maschile, fatta di grandi gesta e d’imprese eroiche e un’epica femminile fatta di slanci e migliaia di piccoli meravigliosi gesti quotidiani. Le due cose si nutrono a vicenda, non è necessario evitare la routine per mantenere vivo l’amore.
*Il confronto tra voi due è il confronto tra due diverse verità ?
Noi abbiamo gli stessi valori e la stessa attitudine nei confronti della vita, per il resto non potremmo essere più diversi. Abbiamo entrambi caratteri molto forti, spesso mando al diavolo la parità e tutte le regole del politicamente corretto a favore di un’alternanza di dominio. Voglio qualcuno che sia in grado di dominarmi ma che sia anche in grado di farsi dominare senza per questo sentirsi sminuito. Questo è il presupposto per comprendere il senso delle due verità.
*E quando le opinioni sono diverse?
Quando le nostre opinioni sono diverse, sappiamo con certezza che abbiamo entrambi ragione e che quello è un momento magico in cui possiamo moltiplicare la nostra visione se riusciamo a guardare direttamente negli occhi ognuno la verità dell’altro e farne tesoro
*Quindi i litigi e le difficoltà nella relazione sono propulsione per crescere sempre più?
Si, gli scontri aiutano a crescere ma quando si riesce a non arroccarsi su posizioni rigide e intrattabili. Se è vero che il movimento è frutto di spinte contrapposte, è anche vero che se la resistenza è massima diventa impossibile smuovere ed evolvere. Per questo comprendere che la verità, molto spesso, non è univoca, ma che parti di verità si celano anche dietro posizioni divergenti, aiuta a percorrere quel pezzo di strada che trasforma il disaccordo in un’unione superiore.
*Da quello che dici deduco che l’equilibrio tra voi due, e in generale l’equilibrio nella coppia, sia un dinamico, non certamente statico..
E’ necessario vivere in movimento, oscillando costantemente tra equilibrio e squilibrio. In realtà non esiste una posizione stabile, statica e immutabile, tutto ciò che si ferma viene superato e automaticamente va in recessione. E’ il disequilibrio il momento più importante perché è la mancanza di equilibrio la vera fonte del cambiamento. Quando sei in equilibrio la spinta a procedere è pressoché inesistente, quindi preferisco parlare di un disequilibrio dinamico e privilegiare lo stato che mi spinge in avanti e non mi lascia comoda.
*In ogni caso esistono sempre margini di miglioramento in una coppia da entrambe le parti?
Entrambi devono lavorare sui propri margini di miglioramento e non solo perché la coppia ha un costante bisogno di nuove energie, ma anche perché ognuno di noi individualmente deve continuare a crescere se non vuole sentire il peso dell’età che avanza. Ho sempre pensato che desidero morire viva, fino a allora nessuno potrà spegnere la mia voglia di crescere.
*E’ importante secondo te educare alla forza?
Quello che non ti spezza, ti rinforza. E’ necessario educare alla forza,perché ognuno di noi dovrà affrontare dolori e ferite solo se sarà in grado di usarle per rendere il suo cuore più soffice. Solo così il dolore avrà realizzato il suo scopo e potrà sparire definitivamente. Altrimenti quel dolore entrerà nelle nostre viscere e ci accompagnerà per il resto della nostra vita. Si devono difendere i deboli, ma non la debolezza
*E quando qualcuno usa la sua forza per fare del male?
Considero tutto quello che mi succede come parte del mio percorso personale di crescita. Nemmeno quando sono stata violentata, a dieci anni, ho riversato odio sullo stupratore, ma ho usato tutta la mia forza per ricostruire la mia fiducia nel genere umano. Chi fa del male, prima o poi pagherà un conto davvero salato, perdere tempo ad odiarlo non servirà a nulla, anzi mi renderà prigioniera della sua negatività e lo renderà sempre più forte e potente, quindi l’unico conto di cui mi preoccupo è il mio!
*Credi che ci si possa innamorare anche dei difetti dell’altro?
Ci si deve innamorare dei difetti, non dobbiamo stare con qualcuno con l’intenzione di cambiarlo, dobbiamo sceglierlo perché lo amiamo così com’è. Il tempo lo potrà cambiare, soprattutto l’amore lo potrà cambiare, ma dovrà essere una sua scelta, i cambiamenti saranno il frutto maturo del suo desiderio di essere migliore. Lavorare per correggere i difetti è un gioco rischioso: le forzature portano tensioni e potenti effetti indesiderati, spesso persino più ingombranti dei difetti che vogliamo correggere.
* E quando proprio quello che vediamo è macroscopico?
Se proprio ogni tanto vogliamo lasciarci andare a una critica, la dobbiamo rendere leggera e divertente, l’altro deve capire che prenderlo un po’ in giro è solo un gioco da monella impertinente, non è un problema.
Grazie Manuela monella impertinente, parlando con te mi ritrovo a canticchiare Gaber e la sua leggerezza..