“Il vero handicap è nella mente, non nel corpo” afferma Mirella Santamato la cui vita è stata stravolta per una lesione infantile al midollo spinale
Le avevano detto che sarebbe rimasta sulla sedia a rotelle per tutta la vita e invece, pur con le gambe paralizzate, cammina; le avevano detto che mai avrebbe potuto avere figli e invece di figlie ne ha due, ormai adulte. “Il vero handicap è nella mente, non nel corpo” afferma Mirella Santamato la cui vita è stata stravolta per una lesione infantile al midollo spinale. Scrittrice, giornalista, poetessa, Mirella in realtà cavalca ogni drago che tenti di stravolgerla e, mai realmente sconvolta, conosce la formula per trasformarlo in topolino, metterlo nel taschino e farne un suo alleato.
“Quando mi dicono di non fare una cosa, è la volta che la faccio”, questo è un altro dei suoi mantra preferiti e lei, che ha fatto perfino la modella per grandi stilisti, non si è mai tirata indietro di fronte a nessun ostacolo.
L’ ho conosciuta quando ha pubblicato uno dei suoi primi libri, “L’altro centesimo del cielo”, una raccolta di poesie in cui già la guerriera si impastava con quell’angelo dolcissimo che la abita. Ci siamo reincontrate quando mi ha chiesto di presentare la sua autobiografia “Io sirena fuor d’acqua”, edito nel 1995 da Mondadori . Ci siamo piaciute subito. E poi “La trappola invisibile”, nel 2004, trappola della quale é importante avere consapevolezza, per non cadervi quando si vive un profondo rapporto d’amore. Ricordo di avere presentato anche un altro suo libro, “Le principesse ignoranti. I codici delle fiabe iniziatiche”, una sua rilettura delle fiabe della nostra cultura come percorso iniziatico per trasformare la nostra vita. E poi altri libri fino ad arrivare all’ultimo da lei scritto, “Quando TROIA era solo una città” (con la parola “Troia” volutamente scritta tutta con le lettere maiuscole) in cui delinea il passaggio da una società matrilineare ad una patriarcale aggressiva e violenta.
A Mirella sta molto cara la ricerca sul Femminile e forse è anche per questo che ci incontriamo sempre molto volentieri. In lei la Energia del Femminile si esprime attraverso l’Intuizione che in continuazione fa capolino, chiede udienza e, soddisfatta, ordisce trame, dando vita ai suoi splendidi libri, ai suoi seminari, ad ogni conferenza o chiacchierata sui temi da lei preferiti.
*Parlaci di te e di quello che sei riuscita a creare grazie alla tua forza e alla tua tenacia
Non è stata una vita facile, visto che da piccola ho avuto una paralisi agli arti inferiori che ancora mi costringe a zoppicare. Questo non è stato l’unico ostacolo ma solo il primo. La mia vita mi ha sempre posto di fronte a scelte drastiche: o soccombevo o cambiavo radicalmente modo di vederla. Ho scelto questa seconda strada.
*Un tempo hai anche fatto la modella. Come hai affrontato la tua fragilità fisica e come la hai trasformata?
La malattia mi aveva fatto vedere il mio corpo come qualcosa di “brutto, deforme”. La disabilità è così. Per rovesciare la frittata dovevo per forza trovare una bellezza ( anche fisica) così forte da ribaltare il concetto. Ce l’ho fatta, diventando così bella da essere chiamata a fare delle foto da fotomodella. Sono guarita dentro. Era necessario alla mia anima. Una volta fatto, questo aspetto ha perso di importanza e ne sono venuti fuori altri molto più importanti.
*In una mia intervista di anni fa per il settimanale Gioia racconti di avere vissuto in un quadro fittizio fatto di un marito inappagante, una casa massacrante e amici ipocriti e borghesi. Poi cosa è successo?
Anche io, come tutte, ero caduta nell tranello del Mulino Bianco. Avevo un marito, due bellissime figlie, una bella casa e un buon lavoro… avevo tutto tranne me stessa. In quel momento, quando avrei dovuto finalmente “essere felice” mi sarei suicidata. Non l’ho fatto per un pelo…
*Grazie di non averlo fatto.. Sei tu che hai sempre affiancato le persone perché si riconnetterssero alla loro consapevolezza di esistere ,e pertanto, di amare.
Sono profondamente convinta che siamo sommerse in condizionamenti mentali antichi e radicati che si possano guarire solo con la Consapevolezza. Quello che fa la differenza è il Sapere. La Conoscenza muove la Coscienza.. E non dimentichiamo che ci hanno detto che il vero peccato fatto da Eva mangiando la mela è stato proprio un peccato di Conoscenza: la Conoscenza del Bene e del Male…non so se mi spiego!
* Ecco, Eva.. Al percorso della spada, quello prettamente maschile, tu hai sempre privilegiato il percorso della coppa, quello femminile. Vuoi raccontarci come?
Scrivendo e parlando, facendo conferenze in tutta Italia e cercando di fare capire al numero più grande possibile di persone gli inganni a cui sono stati sottoposti. Conduco seminari sulle “ Nuove Narrazioni del mondo” in modo da fare sapere anche la Storia occultata da millenni. Dobbiamo venire fuori con la Verità. Ormai i tempi ,spero, siano maturi.
* E arriviamo al tuo ultimo libro “Quando TROIA era solo una città” : lì proponi di leggere le vicende di Elena come la scelta di una donna coraggiosa che si innamora perdutamente di un uomo e lo segue in capo al mondo, noncurante delle leggi e dei legami pregressi.
Sì, perchè no? La narrazione è lecita. Se noi leggiamo la storia di Elena in un altro modo, capiamo che è solo una interpretazione di stampo patriarcale. Infatti perchè considerare Elena una “Troia” appunto se si è innamorata di un uomo e lo ha seguito per amore in capo al mondo? Perché deve essere criticata? eEperché Paride, che non voleva fare la guerra , ma solo l’amore con la donna più bella del mondo, fu considerato un vigliacco e un debole? Quale visione distorta c’è sotto?????
*Forse la bestemmia storica di dare sempre la colpa alle donne?
Sappiamo benissimo che la guerra dalla prima che c’è stata fino ad oggi, si combatte sempre per questioni economiche e di dominio. Eh si, la scusa di una donna è solo per dare sempre la colpa alle donne. La storia di Eva insegna…
*In questo tuo libro parli dell’Iliade come passaggio da una società matrilineare a una società violenta patriarcale.
Si, sono certa che possiamo capire il presente solo se abbiamo capito il passato. I problemi di oggi non sono di oggi ma affondano le radici in molti millenni fa. Il modello di società che abbiamo ereditato è un modello deleterio che crea dolore e morte. C’è mai stato qualcosa di diverso nell’umanità? e poi, ne abbiamo notizie sicure? L’Iliade è uno dei tre libri che formano le radici culturali della nostra civiltà.
*E gli altri due quali sono?
Se vogliamo capire la cultura occidentale dobbiamo andare ad analizzare la Bibbia, l’Iliade e l’Odissea. Non si può prescindere da uno di questi tre libri che sono le colonne portanti. Siccome la cultura occidentale, che ci piaccia o meno, ha “invaso” tutto il pianeta, mi sembra importante andare ad indagare come si è formata per capire perché siamo “fatti così”.
* Perché la parola Troia –bella città della antichità- è nella lingua attuale epiteto negativo per le donne?
La parola TROIA, volutamente scelta nel titolo del libro, è un modo provocatorio per fare capire la degenerazione di un intero corpus di pensiero attraverso una sola parola. La degenerazione del Femminile che ha permesso l’avanzare indecente del Dominio Patriarcale negli ultimi millenni, è una parte di storia dell’umanità non ancora raccontata, ma che, nella disamina di questa parola, ritrova la sua ragione di essere. Non a caso uno dei concetti patriarcali più assurdi è la famosa frase che la prostituzione sia il “più antico mestiere del mondo”.
*E invece?
Niente di più falso storicamente. La prostituzione nasce nella Grecia classica nel IV sec. a.c. quando i concetti di Dominio si affermano in tutta la loro tracotanza e gli uomini cominciano a pensare alle donne come “merce” di scambio che si possano pagare con denaro ( o cammelli). Anche il contratto matrimoniale ha queste tristi origini. Tutt’altro pensiero nelle antiche società matrilineari, che hanno prosperato per circa dieci/ quindici mila anni prima dell’avvento del Patriarca. Sapete quale sia il mestiere umano più antico, addirittura considerato sacro? In realtà sono tre, ma non li svelerò, per ora…Lo leggerete nel libro
*Va beh, chi ancora non l’ha letto dovrà avere pazienza.. Ma tutto quello che abbiamo imparato a scuola?
La scoperta che ho descritto nel mio libro è proprio questa: a scuola ci raccontano una Storia sbagliata!!! Inoltre credo che sia stato fatto anche in modo volutamente coercitivo da chi dirige la cultura.
*Il mondo quindi non è nato patriarcale? E allora da dove nasce la visione del mondo piramidale e gerarchica?
Il Patriarcato è un fenomeno che si sviluppa nelle società umane in tempi abbastanza recenti ( circa seimila anni fa, mentre l’umanità è vissuta su questo pianeta per più di ventimila) . Prima dell’avvento delle società patriarcali ( i primi furono gli Egiziani e i Sumeri) ci furono migliaia e migliaia di secoli in cui l’umanità visse senza una forma sociale gerarchica, fondata sul dominio.P er tutto quel tempo (che è ormai storicamente acclarato) le società erano pacifiche e le donne e gli uomini non erano in conflitto. Abbiamo delle testimonianze archeologiche ormai inoppugnabili, ma la gente non lo sa. Il mio ragionamento è semplice: se la prima storia della narrazione di una Guerra è quella narrata nell’Iliade, evidentemente PRIMA non c’erano guerre o almeno non degne di essere raccontate… significativo, no?
*Significativo si! Ma sai che io cerco sempre le simbologie..Cosa indica simbolicamente l’assedio in una città pacifica come Troia?
Secondo la mia lettura del poema, dove analizzo i canti che normalmente NON ci fanno leggere al Liceo, l’Iliade non narra tanto dell’assedio della famosa città, quanto proprio compiange la caduta di un’ antica civiltà pacifica che soccombe agli inganni del violenti invasori. L’Iliade non riporta nulla del famoso cavallo, né dell’altrettanto famoso incendio. Se fosse un poema dedicato alla caduta della città, di questi due episodi eccezionali avrebbe dovuto parlare sicuramente. E invece no. Noi abbiamo questi racconti da altre fonti più tarde. Sapete come finisce l’Iliade? Con i funerali di Ettore, l’epitome di una civiltà morente di cui, appunto, bisogna celebrare il triste addio.
*E simbolicamente cosa significa il cavallo di Troia?
Noi crediamo che le guerre siano vinte per forza di armi, ma in realtà sono sempre vinte per forza di inganni. Anche le ultime guerre di cui la cronaca si è occupata sono state vinte in questo modo. Saddam Hussein e le sue presunte “armi di distruzione di massa”? Il GRANDE INGANNO entra da vincitore nella Storia con il Cavallo di Troia. Questo è diventato un archetipo così forte che ancora oggi i virus più pericolosi dei nostri computer portano ancora il suo nome. Giusto per fare un parallelo che travalica i millenni.
*Qual è la vera involuzione della umanità?
A mio giudizio e con tutti gli studi che ho fatto, la vera involuzione della umanità è proprio il Patriarcato, che, nato con la società egiziana e sumera, si è man mano diffuso su tutto il pianeta. Una società basata sull’esaltazione della morte e della guerra rappresenta, a mio parere, una terribile degradazione sociale.
*Qual è stato storicamente, secondo te, il fardello della donna?
Il fardello è immenso, perché la prima connivente con il dominio maschile è proprio la donna patriarcale. La donna non consapevole privilegerà il figlio maschio rispetto alla femmina, darà sempre ragione al marito anche quando ha torto marcio e crederà che questo sia un comportamento corretto e giusto. Penserà anche che il maschio dimostri la sua virilità andando a letto con molte donne e che, invece, se lo fa una donna, sia da considerare come una puttana, anzi, una Troia! .
*E quindi come vedi i rapporti tra le donne?
Un dato è certo: le donne ostacolano molto di più le donne stesse che gli uomini. Nel mio campo, vedo costantemente nugoli di donne adoranti che leggono tutti libri di maschi e organizzano eventi per questi sedicenti Guru. Al contempo ostacolano la voce delle donne né leggono libri scritti da donne.
*Ma allora Lilith e l’ eterno femminino che fine hanno fatto oggi?
Lilith è diventata un demone, come tutte le donne che esprimono i loro talenti e la loro sessualità liberamente. I Patriarcato è solo un modo di vedere la vita, non certo l’unico e sicuramnte non il migliore!
*Parliamo dell’amore. Quali sono le trappole invisibili di cui tu parli?
Per creare conflitti e guerre bisogna, in primis, eliminare l’amore, che è la forza di segno opposto. Per elimniare l’amore devo fare in modo che il nucleo primigenio, da cui scaturisce la vita, vada in conflitto. E come meglio di creare un dominatore ( maschio) e una dominata ( femmina) per creare rancori e odio? Ecco fatta la “Trappola Invisibile” da cui hanno origine quasi tutti i mali della Società. Da quella prima guerra di Troia fino ad oggi, non siamo riusciti a cambiare pensiero. Ancora per noi oggi gli Eroi sono quelli che muoiono in battaglia ( guarda tutti i monumenti ai caduti che rendono ogni piazza di Italia un cimitero! ) e non certo quelli che sono felici e vivono e amano . Quelli sono dei disgraziati che non si “immolano” sull’altare del sacrificio….Il concetto di “sacrificio” nasce con la visione patriarcale e con le religioni monoteiste.
* Una visione di sacro ben lontana dall’amore…
Già..e ovviamente sull’altare del sacrificio deve esserci una donna, possibilmente piangente, discinta e con lunghi capelli che la avvolgono tutta. Le nostre chiese sono lastricate delle tombe dei defunti, le cappella sono in memoria delle famiglie morte e alle pareti sono appesi quadri con crocifissi sanguinanti, sante con gli occhi nel piatto, uomini trafitti dalle frecce e amenità di questo tipo…. e poi la definiamo una religione di amore??????Negli antichi templi della Dea anzi delle Dee, non c’erano affatto sacrifici. Il concetto di Sacro era molto diverso.
*Dove sono rimaste tracce della società matriarcale?
Il passaggio da un modo di vivere ad un altro è un processo durato millenni. Ha un andamento geograficamente a macchia di leopardo. Alcune zone hanno subito questa trasformazione prima, altre dopo. Le più “lente” a questo cambiamento ovvero dove il fenomeno della dominanza maschile si è verificato più tardi sono le isole, dove, grazie proprio il fatto di essere “lontane” dalla terra ferma, ha rallentato il fenomeno. Proprio sulle isole, infatti, troviamo i reperti meglio conservati dell’altra epoca, quella matrilineare. Le isole più ricche di questi reperti sono Creta, Malta e la Sardegna. Il mese scorso mi sono recata personalmente a Malta per effettuare ulteriori studi e, per quanto riguarda la Sardegna, è la terra dei mie avi da parte di madre e la studio da sempre.
Perché oggi un Dio maschio?
Perché il Patriarcato ha vinto. E ha vinto soprattutto con l’inganno I concetti patriarcali si affermano con fatica nel mondo antico, ma piano piano, inganno dopo inganno, guerra dopo guerra, si spandono su tutto il pianeta ed ora è difficile trovare popoli che vivano con altri concetti sociali. Ci sono, ma sono sparute minoranze, sperdute in posti impervi. La Dea muore e tutto ciò che rappresenta il femminino verrà demonizzato. I simboli della Dea verranno capovolti e diventeranno simboli del Male. Non avremo più una Dea Madre che sta sulla Terra e ama le sue creature, ma avremo solo un Dio Padre che sta nei Cieli ( lontano, quindi) e che giudicherà dall’alto tutti gli umani…
*E’ possibile coniugare amore e dominio?
No, assolutamente no. Uno è il contrario dell’altro. Questa è la Trappola mortale in cui è caduta tutta l’umanità da molti secoli.
*E allora secondo te da cosa nasce la paura del mondo odierno?
Una domanda da un milione di dollari! La paura nasce, secondo me, sempre dai concetti di Dominio. I dominanti hanno bisogno di incutere paura ai dominati. Chi ha paura, per definizione, è paralizzato, cioè incapace a muoversi. Ecco si può dire così: la paura, insieme all’ignoranza, rende le persone schiavizzabili.
*Da dove derivano le parole con cui ci raccontiamo il mondo?
Le narrazioni del mondo cambiano con il mondo stesso. Interessantissimo come cambiano le parole da epoca ad epoca e da una zona geografica ad un’altra. Le parole rappresentano i nostri pensieri. Incredibile come, nei secoli, ci abbiano “derubati” di alcune parole fondamentali.; soprattutto le parole “alte” hanno subito questa “cancellazione”, mentre le parole basse hanno avuto un incremento esponenziale. Su questo fenomeno bisognerebbe scrivere un altro libro!
E noi lo aspettiamo, Mirella!