Le gambe che ci portano ovunque per chi non le può usare, possono essere una dannazione ed una iattura. Ma Noria Nalli ha preso la propria malattia con ironia.
La prefazione del libro di Noria Nalli scritta da Carla Fracci stessa che la elogia è sicuramente una referenza importante, ma la calde parole che l’accompagnano ancora di più.” La lettura mi ha davvero coinvolto e sono stata portata più volte al sorriso e alla commozione con grande maestria. L’esperienza dell’autrice mi ha conquistato ed emozionato. Le sue parole dimostrano
coraggio e forza. Per me che sono una danzatrice, le gambe sono un importantissimo strumento, e leggere le parole di Noria mi ha fatto
molto riflettere.”
Ci sono tanti modi di reagire ad una malattia invalidante. Piangersi addosso rimembrando i tempi che furono, chiudersi in se stessi, odiare sotto sotto quelli che stanno bene invidiandoli, far pesare ai conviventi la propria situazione per ottenere un po’ di pietà…oppure ironizzarci su.
Questo è il caso di Noria Nalli, giornalista , scrittrice e blogger, malata di sclerosi multipla che ha scritto un libro ”Avventure semiserie delle mie gambe,’ che ha attivato un dialogo sensoriale, fisico ed emotivo con le proprie gambe.
Nata nel 1965 a Montagnana (Pd), vive però da sempre a Torino. Sposata con due figlie , una laurea in filosofia. E’ una giornalista con esperienze radiofoniche collabora con il mensile Vita, ed alcuni quotidiani come La Stampa e riviste come
Hai sofferto molto per l’insorgere della patologia?
Ho sofferto di depressione. Questa patologia è uno dei risvolti della malattia. L’ho affrontata anche attraverso delle terapie artistiche, come la pittura, il modellaggio della creta e il canto e naturalmente ricorrendo a degli antidepressivi. Comunque una grande cura per me è la scrittura e l’ironia
Non hai mai recriminazioni su quello che avresti potuto essere e fare se non avessi la SM?
Come è normale, qualche volta ho dei pensieri recriminatori, ma il più delle volte penso che la sclerosi multipla mi abbia dato la possibilità di trovare la grinta e l’energia per reagire ed iniziare a scrivere in modo più creativo e sincero.
Qual’è la cosa che sogni la notte e che vorresti fare?
A volte sogno di camminare senza appoggi. Quasi magicamente, abbandono il mio deambulatore e continuo a camminare senza averne bisogno. È un sogno frequente. Ora che mi ci fai pensare, credo di averlo sognato anche stanotte
I tuoi libri vedono le gambe in modo autoironico. Eppure sono proprio queste a far la differenza…soprattutto perchè queste possono portarti dappertutto…Sei riuscita a sostituire la mente alla mancanza di utilizzo delle gambe?
Credo che in futuro potenzieró le capacità di trasporto delle mie gambe con una bella carrozzina. Ci sono dei modelli con delle potenzialità fantastiche.
Cosa ne pensi dei social media? Aiutano o ghettizzano?
Nel mio libro dedico un capitolo ai social media. Sono le mie gambe virtuali e offrono un grande aiuto
Credi che in Italia si faccia abbastanza per la disabilità?
ASSOLUTAMENTE NO!
Cosa pensi quando vedi una lunga scalinata senza ascensore?
Mi monta una rabbia pazzesca. Sono convinta che qualcosa stia cambiando riguardo alle barriere architettoniche, ma davvero a ritmi lentissimi.
Per le vacanze cerchi posti per disabili o posti comuni agibili?
Purtroppo non faccio vacanze da tempo, ma sceglierei sicuramente luoghi attrezzati. Spesso comunque si è costretti ad accontentarsi delle località almeno in parte agibili.
La tua famiglia ti aiuta psicologicamente?
La mia famiglia è un grande aiuto per me.