SU COSA FARE PER SALVARCI, QUELLE PIETRE SU NOEMI E L’ARTICOLO 3 DELLA NOSTRA COSTITUZIONE
Il suono di Messenger. E’ Caterina, la storica direttrice di Dol’s.
Mi chiede perche’ non scrivo qualcosa su Noemi.
Sul fatto che la madre avesse chiesto provvedimenti cautelari alla Procura, sul fatto che questi non fossero stati concessi..o non fosse ancora stato deciso se fosse il caso o meno di darli.
Le rispondo di getto, col cuore, come sempre dopo anni ormai di collaborazione insieme
Le rispondo che non ho piu’ parole, che non c’e’ niente da scrivere che non suoni banale, ovvio, ripetitivo.
Niente che noi donne non si sia gia’ detto in questi tempi di pazzia e di violenza.
Niente che non si sia gia’ chiesto.
Cosi, con amarezza ..le dico che tutto sembra inutile. Che non mi riesce.
Poi, poco dopo, una immagine,s correndo le notizie.
Il volto del padre del reo confesso , l’assassino di Noemi.
Una foto ed un servizio in cui questo maschio adulto (uomo e’ altra cosa per me e deliberatamente non uso questo termine) , in cui questo maschio rivela il fatto , per giustificare il figlio, che Noemi fosse “ tutt’altro che una brava ragazza “ e non vado oltre perche’ davvero basta questo.
Insomma… le pietre sono state appena spostate da sopra il cadavere di Noemi che parole in liberta’ , come escrementi in una fogna a cielo aperto, dilagano e ci colpiscono,lasciandoci in silenzio,ammutolite, ancora una volta..e sempre di più.
Che fare?E’ un pozzo senza fondo quello da cui si dovrebbe ripartire.
Decenni di distorsione, di annullamento di conquiste delle donne italiane conquistate a caro prezzo.
Decenni di corpi rimessi in mostra, tette gonfiate sui media, immagini forzate tutte perche’ l’immaginario femminile fosse unico e tutto uguale.
Decenni di bambole e di maschi cresciuti nell’illusione che queste le donne-bambole fossero tornate disponibili e accondiscendenti.
Decenni di donne credute in vendita ,ed acquistabili.
Decenni di ignoranza, di incapacita’ di conoscere, di crescere , donne e uomini, nel rispetto reciproco che i nuovi traguardi meritavano.
Difficile, difficilissimo riprendersi ora da tutto questo, riprendersi velocemente prima che un’altra ancora sia ammazzata.
Prima della prossima che dira’ un altro NO.
Serve una opera enorme, di educazione,di recupero di capacita’ perse.
Serve dire, probabilmente,al Ministro Fedeli e a tutta la cosiddetta “buona scuola” che non si puo’ piu’ prescindere da ore in cui si rifletta su cosa siamo e cosa serve per essere cittadini , esseri umani rispettosi dei diritti altrui e consapevoli dei propri..prima di ore di alternanza scuola /lavoro o altro.
Perche’ , se non vogliamo arrivare al mondo meraviglioso in cui sarebbe infinitamente necessario insegnare ai nostri ragazzi, futuri uomini e donne, anche ad essere intelligenti “emotivamente”,con strumenti che li rendessero capaci di conoscere questo imprescindibile lato dell’essere,se non vogliamo e non possiamo ora arrivare a tanto,io credo che basterebbe anche solo partire dalla nostra Costituzione e dal tornare ad insegnarla con uno spazio a se’ finalmente.
Tornare a dire, ricordare ed insegnare , che la nostra legge fondamentale recita che “tutti i cittadini hanno pari dignita’, tutti, uomini e donne, senza distinzione di sesso, razza , lingua, opinioni politiche o condizioni personali e sociali.
Magari ricordando anche che a scrivere tutto questo contribui’ una ragazza di ventitrè anni di nome Teresa (Mattei)..una ragazza.Che non sarebbe male certi maschi conoscessero…
Basterebbe ricordare al nostro Ministro della Pubblica Istruzione e a tutte le Istituzioni, tutte, che e’ compito della Repubblica “RIMUOVERE” gli ostacoli di ordine economico e sociale che impediscono il pieno sviluppo della persona umana…per esempio.
Il pieno sviluppo della persona umana.
La persona umana.
Quella che non stupra, non ammazza, non inganna ,non ruba, non delinque.
Quella che conosce il valore ed il rispetto della diversita’ e dell’uguaglianza.
Ecco..diciamo a chi e’ preposto che, intanto, per ripartire da questo clima di devastazione disumana, morale e di ignoranza basterebbe intanto tornare, giusto per iniziare, ad insegnare la Costituzione a scuola.Basterebbe ricominciare a provare seriamente ad impegnarsi nello sviluppo della “persona umana “.
Un primo passo,per esempio.
Anche qui da Dol’s si puo’ iniziare a chiederlo.
Poi, ragazze che qui leggete, ma anche uomini (non certo i maschi di cui scrivevo prima), cerchiamo di ritrovare spazi,luoghi,momenti per riunirci,ritrovarci.
Creiamo momenti di ricerca di risorse personali , di riflessione e di confronto.
Di crescita. Momenti in cui si possano acquisire sia la capacita’ sempre maggiore di sapere dire No che quella di ascoltarli,quei No.
Perche’ da tutto questo, non so bene come dato che sono andata a tentoni pensando e scrivendo col cuore gonfio dallo sconcerto come fossimo insieme a confrontarci,da tutto questo dobbiamo uscirne.
Presto, prima di altro sangue.
Prima di altre pietre addosso…e prima di tanto altro fango.