L’anno fondamentale dell’ esistenza della protagonista è quello trasgressivo nell’ambito di un’esistenza abbastanza piatta, segna uno spartiacque tra la gioventù e una tranquilla maturità.
Alla libreria Di Marsico di Bari è stato presentato il primo romanzo di Anna Gomes, “A Metà del Giorno“, di Marsico Libri, con la prefazione della giornalista Enrica Simonetti.
Ha dialogato con l’autrice Micaela Paparella, Presidente del I° Municipio della città di Bari, mentre ha letto passi del libro Paola Martelli.
A Metà del Giorno di Anna Gomes è il romanzo di una donna che vive amore e sesso in un anno fondamentale per il suo destino, un romanzo in cui s’intrecciano Storia e storie, paesi e città, classi sociali e situazioni. Protagonista è Adele ma anche soprattutto la famiglia e i suoi segreti. Tutto accade in un appartamento che è un microcosmo di vita del Novecento.
L’autrice si era già cimentata nella scrittura con una raccolta di racconti nel 2014 “Qualcosa di noi“(Adda ed.) e precedentemente con le raccolte di poesie “Stralci di vita” ed “Istantanee” ed “Istantanee II”(tutti editi da Laterza ed.).
La Gomes si propone con temi nostalgici che partendo dal passato e creano un ponte col presente.
La protagonista del romanzo, Adele, è un’anziana domestica che si è accasata da ormai 50 anni presso una famiglia borghese di Bari.
Morto il padrone di casa, sembra sentirsi comunque parte viva del nucleo familiare che l’ha accolta, ma ad Adele è sempre manca la creazione di una famiglia propria.
Anna Gomes fa rivivere la prima giovinezza della sua protagonista, in un mondo contadino dal quale ella proveniva, Cisternino.
Adele di fatto era maturata in fretta avendo dovuto sostituito la madre, morta prematuramente, nell’accudimento dei fratellini. Le sono quindi venuti meno punti di riferimento importanti, per cui diventò facile preda del fascino di un conterraneo, Salvatore. Presto, però, si trasferisce a Roma dove, seguendo la cugina Antonia, diventa donna di servizio in casa di Franca, una signora ancora piacente, vedova da poco e benestante. Andrea, 20 anni, figlio di Franca, viziato e capriccioso, diventa il nuovo corteggiatore di Adele, ma in maniera spiccia.
La donna nel romanzo viene rappresentata come un soggetto passivo in amore. L’ingenua Adele diventa facilmente preda quindi della virilità esaltata. Però, proprio queste esperienze deludenti formano l’educazione sentimentale della giovane donna, Adele così, raggiunge poca alla volta la consapevolezza della sua identità.
Quindi l’anno fondamentale per la protagonista, quello trasgressivo nell’ambito di un’esistenza abbastanza piatta, segna uno spartiacque tra la gioventù e una tranquilla maturità.