Gli aspetti della Energia del Femminile presenti in Manuela sono la sua intuizione che l’ha sempre portata a cogliere il momento giusto per prendere la mira e, grazie all’Intenzione, raggiungere l’obiettivo. E ovviamente la Fantasia, la Creatività e tanta Affettività.
C’è una scuola a Milano che si chiama Tiandao Taiji e insegna Taiji, anche nelle sue sedi di Bellusco (MB) e di Sirtori(LC).
Se c’è una cosa che mi affascina è individuare nella vita, nella mia ma anche in quella delle persone che conosco, quel filo conduttore che accompagna ogni scelta e che spesso si nasconde, rendendo apparentemente ingarbugliata la vita di ciascuno anche ai suoi stessi occhi. E allora ci si chiede “Chi sono? Cosa sto facendo della mia vita? Qual é il mio compito?“. Ma quel filo rosso ad un certo punto inevitabilmente si mostra come quella nota, quella melodia, quella sinfonia che ci caratterizza e che , prendendoci per mano, rende la nostra esistenza unica e inimitabile.
La scuola di cui parlavo è diretta da quella donna dagli occhi di luce e dal sorriso dolcissimo che anni fa entrava tutti i giorni nelle nostre case per un appuntamento imperdibile con i nostri bambini, cantando parole come “puoi sognare quel che vuoi” e “la vita è allegria” Sto parlando di Manuela Beillard Blanchard, la mitica Manu che insieme a Paolo (Bonolis) e Uan ha condotto per tredici anni Bim Bum Bam. Come non inserirla tra le Donne Eccellenti?
Tanti anni fa i piccoli imparavano da lei il dono della fantasia e dello stare in allegria nella bellezza, nella gioia, nella creatività. Oggi persone di ogni età imparano da lei come tutto questo sia ancora vivo in loro e come possa essere riscoperto e riportato alla luce lasciando circolare l’energia e riaccompagnando la mente a ritrovare la sua giusta attitudine e a dirigersi verso la sua giusta intenzione.
Approdata a Bim Bum Bam dopo avere debuttato nel cinema con “Ho fatto splash” di Maurizio Nichetti, ha condotto diversi programmi per ragazzi come “A tutto gas” e ha collaborato su Rete 4 con Pippo Baudo in “Un milione al secondo”, il suo volto è stato uno dei più conosciuti tra il 1985 e il 1996. Attrice diplomata alla Accademia dei Filodrammatici di Milano, lasciata la televisione e diventata naturopata, ha insegnato Shaolin Quan, Tai Ji QUan e Ba Duan Jin medico, ha vissuto tra l’Italia, la Cina e Londra dove ha appena conseguito la formazione di Ipnosi Terapeutica e a Milano ha dato vita alla sua scuola di Tai chi.
Ma questi sono solo alcuni esempi del suo eclettismo che la ha accompagnata fin qui senza toglierle il suo sorriso contagioso e quello sguardo pieno di luce. Se all’inizio della sua carriera il suo compito era portare nei bambini la gioia di scoprire la vita nei suoi aspetti più fantastici, ora il suo compito sembra essere diventato quello di portare agli stessi bambini, ormai cresciuti ,la consapevolezza che quella gioia è dentro di loro e che ciascuno ha la responsabilità di risvegliarla dentro di sé.
Gli aspetti della Energia del Femminile presenti in Manuela sono la sua intuizione che l’ha sempre portata a cogliere il momento giusto per prendere la mira e, grazie all’Intenzione, raggiungere l’obiettivo. E ovviamente la Fantasia, la Creatività e tanta Affettività.
*Quale spazio hai dato e continui a dare alla tua parte bambina? In cosa oggi la tua parte bambina si esprime, cosa ti fa fare, dire, sentire?
Ogni volta che gioco con un bambino o una bimba, lei, la parte bambina appare e per mano a quella adulta fanno un team strepitoso. Io mi dicevo “Caspita, è perché in Italia mi conoscono, quindi vengono da me perché sanno che sono stata in televisione” Ma poi ho realizzato che la stessa cosa capita all’estero con bambini che non mi hanno mai visto in televisione, per cui c’è qualcosa altro che va oltre al fatto di essere passata attraverso gli schermi. Questo sapermi mettere in relazione al bambino ha a che vedere con il contatto con la mia bambina, perché altrimenti probabilmente non ne sarei capace..e sai quanto questa bambina ancora può darmi una energia fresca!
*Cosa è rimasto della Manu di Bim Bum Bam nella Manuela di oggi?
L’amore per i bambini, la creatività, il desiderio di comunicare. Ogni tanto mi chiedo cosa verrebbe fuori di me, se dovessi fare di nuovo oggi una trasmissione per bambini, mescolando quello che sono e quello che ero. Quello che viene fuori tutt’ora è l’entusiasmo, il sentire entusiasmo per un progetto.. perché no? Sarebbe per i bambini dei nostri bambini..
*Cosa è per te l’entusiasmo?
Entusiasmo viene da teos, il divino con te..é quando entri in contatto con il divino che è dentro di te.. ma anche lasciando perdere il divino, l’entusiasmo è una sensazione di apertura positiva e quella certezza di poter essere estremamente utile in una direzione. E avere la gioia di farlo.
*E questo tuo desiderio di entrare nel dio che è dentro di te è anche nella tua intuizione la cui radice riporta ancora a teos?
Il mio ascendente Vergine mi regala il dubbio. Ogni donna ha dei passaggi anche molto faticosi, vive separazioni e abbandoni. Tutte queste cose che capitano creano un sacco di dubbi, di periodi faticosi dai quali si esce più forti, si esce con maggiori prospettive se abbiamo preso quel periodo come un maestro e non come una sfortuna. Certo ci sono dei momenti in cui ti senti pesantissima, in cui ti dici “Non ho futuro”. Questi momenti li vivono tutte le donne, credo. Il punto è che nelle gimcane che noi donne facciamo ci sono dei momenti in cui noi riusciamo a fare slalom, altre volte dobbiamo prendere a piene mani tutto questo e superare. Ed è questo superamento che poi crea un maggiore campo, aggiunge al tuo campo qualcosa, potrei chiamarlo un carisma, per cui quando una persona ti incontra sente che c’è spessore. E questo spessore è proprio nato dal superamento degli ostacoli.
*Questo spessore lo hai sentito aumentare negli anni?
Si, quello che sono adesso non è quello che ero quando avevo ventisei anni , lo spessore è cambiato, ho molta più esperienza e capacità, sento di avere maggiore carisma. E’ come se ci fossero più voci nel mio coro, ma voci accordate tra loro, non delle voci discordanti, per cui il coro diventa più potente, più vibrante. Quando questo campo energetico, questo magnetismo aumenta, cresce anche la sensibilità per entrare in sintonia con gli altri, per comprendermi e comprenderli
*Hai la sensazione di essere riuscita ad accordare tra di loro anche tutti gli aspetti del tuo ecclettismo? Mi sembri una persona ecclettica, non certo monotematica..
No, non sono monotematica, se penso alla mia vita cambio ogni due per tre. Adesso la mia casa tu la vedi così ma di qui a poco potrei cambiare tutto. Ci sono però dei punti fissi che non mi abbandonano mai, ad esempio io pratico Tai chi da quando avevo diciassette anni con assiduità e costanza. Il mio fil rouge , lo scopo fondamentale della mia esistenza, ad esempio, è la ricerca interiore che mi ha sempre accompagnato qualunque cosa io abbia scelto. Non ho mai scelto esperienze che non mi facessero crescere. Per me è vitale.
*Come ti comporti con quelle corde che vibrano in te ma senti in contrapposizione? Le cancelli o le incorpori armonizzandole alle altre?
Partiamo dalla mia carriera: nella mia famiglia non era considerata positiva per cui scegliere di fare televisione e teatro nonostante tutte le opposizioni è stata andare verso di me e non verso le figure forti genitoriali che mi dicevano di prendermi una laurea e di fare qualcosa di serio, non qualcosa di strano. L’inizio della mia storia professionale ha significato andare controcorrente, superando le linee tracciate dalla famiglia, valichi per alcune donne insuperabili. Quello che ha detto la mamma e quello che ha detto il papà diventano come delle ancore che ti portano a fondo e ci si sente soffocare. Nella lotta contro le figure genitoriali autoritarie che abbiamo introiettato certo bisogna farsi un discreto mazzo!
*Però sei passata attraverso la scuola dei Filodrammatici, un ambiente che in quegli anni sembrava più “borghese” di quello del Piccolo Teatro !
Il Filodrammatici godeva fama di serietà, meno “moderno” del Piccolo. Conta che io per sbarcare il lunario interpretavo filmati pubblicitari e la cosa buffa è stata che mio papà era un alto dirigente di una ditta di vernici e io feci la pubblicità per i diretti concorrenti. Quando lui mi disse chiese come fosse possibile che io stessi facendo una cosa del genere io risposi ” Tu non mi hai mai offerto di fare pubblicità alla tua”! Al momento non seppe cosa rispondermi ma adesso che sono più matura capisco le sue ragioni.La capacità di comunicazione era uno dei miei talenti e se fossi andata a finire in un ufficio avrei probabilmente accontentato le figure genitoriali ma sicuramente avrei seppellito il mio talento sotto terra.
*Certo, avresti soffocato te..
Nel mio carattere c’è una parte estremamente testarda e tenace che mi fa andare avanti…per gli amanti di astrologia ho la luna in Capricorno
*Se oggi tu dovessi scrivere una lettera ai tuoi compagni di un tempo, Paolo e Uan, quali sarebbero le prime cinque righe?
Cinque righe?? Intanto Paolo non avrebbe tempo di leggerle e Uan le considererebbe un romanzo e quindi le eviterebbe con ogni scusa.
“Cari compagni di una parte della mia vita, condividere intere giornate con voi è stato importante. Vi ho amato e apprezzato per quello che ero in grado di capire a 25 anni, siete nel mio cuore e vi sono infinitamente grata per i bellissimi momenti passati insieme e anche per quelli difficili. Siamo stati un trio affiatato, pieno di entusiasmo abbiamo dato tutto il possibile finché ci è stato possibile. Sapevamo che tutto cambia tranne il fatto che tutto cambia.”
*Spiegaci questo ultimo concetto..
E’ un detto cinese. Cos’è che non cambia mai? Niente.. .se osservi ogni nanosecondo della tua vita vedi il movimento, dentro , fuori, attorno a te, nella tua vita in un modo o nell’altro cambiato tutto, si nasce, si cresce si invecchia, si cambia dimensione. Tutto continua a cambiare, a livello cellulare, a livello molecolare, tutto è in continuo movimento , la vita è movimento, tanto che quando rallenti troppo, ti fissi, ristagni e non è gradevole…uno stagno è ben diverso dell’acqua che scorre. Quando guardo mio figlio che ora ha 32 anni e mi sembrava ieri che lo tenevo in braccio mi rendo conto di quanto il tempo vada veloce e di quanto in quel tempo tutto si sia trasformato. Le persone che hanno paura dei cambiamenti fanno particolarmente fatica, ma se provassero a immaginare che le cose non cambiano mai, sempre le stesse, sempre uguali… che noia no?
*E questa consapevolezza l’avevate tutti e tre. Come la manifestavate insieme?
Paolo ad un certo punto si era stancato di condurre Bim bum bam, dopo che il nostro produttore aveva fatto entrare altre persone all’interno del programma e il trio, che per altro funzionava benissimo, era stato diviso. Io avevo cominciato ad andare in esterna e lui era rimasto in studio. Anche se amavamo molto la trasmissione ci sentivamo chiusi , senza la possibilità di partecipare ad altre trasmissioni e di crescere professionalmente . C’era quella mentalità tipicamente italiana che se tu fai programmi per bambini non vai bene per il resto. Cosa che hanno detto a Bonolis appena uscito dalle trasmissioni per ragazzi gli avevano detto che non aveva il fisico per fare programmi serali. Direi che hanno toppato alla grande! Ma ha dovuto andare in Rai perché credessero in lui e lo facessero crescere perché nelle reti Mediaset lo avevano bloccato. Negli USA c’era un’altra mentalità persone come Robin Williams o altri personaggi molto famosi avevano iniziato la carriera facendo programmi per bambini poi sono diventati star internazionali, qui in Italia se hai fatto programmi per bambini non reputano tu possa fare altro. Ne parlavamo spesso Paolo Giancarlo ed io. Siamo stati tre anni insieme, tutti i giorni ,a volte più di otto ore al giorno, eravamo davvero affiatati, pieni di sogni e di speranze. Forse la separazione del trio e l’entrata di persone nuove, per quanto brave, ha cambiato molto il volto e il sapore della trasmissione . Inoltre la voce di Uan è stata affidata ad un altro personaggio e Giancarlo ne aveva sofferto moltissimo. Il pupazzo aveva perso il suo carattere e dopo qualche Giancarlo si è ammalato e poi è mancato, invece Paolo è andato nella direzione dove voleva andare. Si è preso una bella rivincita e sono contenta per lui.
*Perché il vostro trio funzionava? Qual era la forza che ciascuno aggiungeva a quella degli altri due?
Bonolis è un Gemelli come me , Uan un altro mercuriale perché una Vergine, quindi eravamo tre Mercuri che giocavano . Paolo Bonolis è che è veramente un animale da palcoscenico, coglie, non perde la battuta, è lì, la sua capacità di rispondere a qualunque stimolo in maniera comica era già allora nelle sue corde. Il pupazzo, era super ironico, sarcastico, spigoloso, veniva lì e cercava di provocarti.. per cui non era un angioletto, non aveva voglia di studiare, c voleva mangiare i cremini, era innamorato della barboncina francese, era sempre in contrasto con Paolo, metteva in atto tutte le strategie immaginabili per avere il mio supporto contro Paolo oppure viceversa. Erano tutti giochi che i bambini fanno!
*E l’ingrediente che portavi tu?
Una delle mie capacità è la comunicazione. E in più i bambini Io li amavo davvero e li amo tutt’ora, per cui probabilmente questo passava .Attraverso il sorriso, attraverso lo sguardo qualcosa che è rimasto ancora, perché quando incontro qualche mio “ex bambino” mi ricordano con immenso affetto mi dicono “tu sei stata la mia compagna di giochi, la mia baby sitter, la persona che entrava a casa mia” . E la cosa più simpatica è che quando li incontro me li abbraccio come se fossero figli miei. Io entravo nelle loro case e loro o erano innamorati o mi volevano bene o quello che è, ma questo dentro di loro è rimasto come punto positivo e quando mi incontrano si riattiva ancora. Avevo un grande desiderio di passare qualcosa di buono ai bambini, anche solo la speranza, la forza della speranza fa miracoli. Andavamo a visitare i bimbi negli ospedali e quando ci vedevano si illuminavano di gioia. Mi ricordo un primario veramente in gamba che mi raccontava che l’entusiasmo e la felicità che i bambini avevano vedendoci li aiutava a stare meglio e alzava le loro difese immunitarie..
*Lavorare con Paolo Bonolis e Uan e con tutti i bambini che sono cresciuti con voi cosa ti ha insegnato?
Mi ha insegnato ad ascoltare, a non smettere di stupirmi, a improvvisare, a riuscire a inventare giochi e storie dal nulla, ad essere profondamente in contatto con gli altri
*Se proponeste la stessa identica trasmissione ai bambini di oggi come la prenderebbero?
Se ci guardavano fino a 14 anni adesso ci vedrebbero fino a 8. E poi le nostre vecchie trasmissioni erano molto lunghe, come i vecchi Caroselli, ricordi? Non sono più i tempi delle cose lunghe, ma di quelle veloci. Se io riguardo le cose che vedevano da bambina sono di una lentezza infinita ma da bambina mi piacevano da matti. I più piccoli forse si divertirebbero ma dagli 10 anni in su comincio ad avere dei dubbi. . se adesso ci proponessimo sarebbero i genitori che riconoscono e ricordano quello che hanno vissuto all’epoca che vorrebbero riproporlo ai loro figli. Se penso che adesso i miei bambini hanno 32 anni e hanno bambini piccoli, i bambini dei miei bambini sono pronti a qualcosa del genere. I genitori potrebbero fidarsi rivedendo le figure che sono state punto di riferimento per la loro infanzia.. Quando lavoravo con Bonolis non c’era copione c’era solo un canovaccio e poi si improvvisava. E’ vero che abbiamo coinvolto con la nostra spontaneità, capacità di essere gioiosi e anche ironici ma non so se questo funzionerebbe ancora allo stesso modo coi bimbi di oggi. ..Chissà.
*La tv allora, la televisione oggi: cosa ha acquistato di nuovo e cosa ha perduto?
Non lo so, non ho la televisione, incredibile eh? Non ce l’ho, non la tengo nemmeno in casa perché a un certo punto della mia vita mi sono accorta che arrivavo a casa stanca e la prima cosa che facevo era accendere la tele e vedere qualsiasi cosa. dovevo togliermi da quella ipnosi. Oggi leggo scrivo studio se voglio vedermi un film lo guardo al computer o al cinema . Scelgo.
*E quando hanno chiuso la trasmissione cosa è successo? La tua vita è cambiata!
Da un giorno all’altro mi hanno detto che non ci sarebbe più stata la fascia ragazzi e l’avrebbero sostituita coi cartoni animati, non ci sarebbe stata più produzione. Mi sono trovata a 40 anni a dovermi reinventare. Le donne che si sentono perse quando per varie vicissitudini perdono i punti di riferimento, se trovano la forza di fare quel salto, possono scoprire nuove forze e nuove prospettive . E ancora oggi a 58 anni la vita mi ripropone una serie di grandi sfide, mi dico che farò di nuovo questi salti. perché la vita è anche continuare a cambiare di livello crescendo. L’importante è non farsi fregare dall’idea che il tuo corpo ha 40, 50, 60 anni perché chi guida quel veicolo è qualcosa di molto più profondo …che non ha quell’età.
*Hai fatto dei tentativi ancora in televisione?
Avevo proposto qualcosa che probabilmente allora era troppo all’avanguardia, una trasmissione sulla medicina naturale. Ma non l’hanno presa in considerazione. Poi una sitcom su Rennes Le Chateau con tutta la storia del Santo Graal che allora in italia non era ancora conosciuta e poi una trasmissione sulle religioni e le filosofie nel mondo e sui personaggi che avevano dato un contributo all’evoluzione. Ma anche questo non interessava. Ho bussato a un tot di porte con nuove idee ma alla fine ho compreso che probabilmente la vita mi stava chiedendo qualcosa di diverso ed è lì che mi sono iscritta a naturopatia. Dopo i quattro anni di formazione mi sembrava di non sapere abbastanza e ne ho fatti altri quattro di formazione psicanalitica con ruolo terapeutico. Poi io studiato medicina cinese, tre anni di Tuina,. Ho messo insieme tante cose per essere utile a chi ha bisogno di aiuto .
*Cosa ti ha aiutato a reinventarti di nuovo?
La fiducia che tutto quello che mi accade è per una crescita maggiore. All’inizio l’orizzonte era nebbioso ma dopo un po’ ha cominciato a delinearsi un futuro diverso. Mi piace molto la frase del film: l’ultimo Samurai: “è tutto perfetto”.
*Quando tu facevi televisione eri già mamma. Come ti eri organizzata?
Mi avevano detto che se fossi rimasta incinta non avrei più lavorato per loro, quindi ho tenuto nascosta la gravidanza fino a quando al sesto mese ho avuto una broncopolmonite e sono stata ricoverata d’urgenza. Dopo il parto devo dire che di vista il supporto dell’azienda è stato meno di zero, tanto che quando avevo chiesto di portare il bambino in camerino per allattarlo non mi è stato concesso. Ho sofferto per non essere stata aiutata e tutelata come mamma nel lavoro che facevo.
*E in generale come donna come venivi tratta? rispetto a come veniva trattato Paolo c’erano delle differenze?
Certo che c’erano delle differenze, era una televisione dove la donna in generale serviva come attrattiva corporea: eri bella, prosperosa e attiravi. La maggior parte delle figure femminili avevano quel ruolo lì.
*Dirigere una struttura come la tua scuola e allo stesso tempo avere attenzione alla formazione dei tuoi allievi ti crea qualche difficoltà essendo donna?
Non mi crea difficoltà essere donna, sono consapevole di avere una buona forza femminile e una discreta forza maschile dentro di me, per dirigere una scuola di questo tipo devi sentire che esistono anche dei principi superiori ai quali allineare la personalità, altrimenti è difficile aiutare qualcuno.
*Tu hai praticato la Psicodinamica. Come ti ha aiutata nei momenti di maggiore difficoltà?
Ha acceso in me il desiderio di approfondire lo studio di come funziona la mente, per questo ho poi studiato psicanalisi, ipnosi e meditazione. Avere una mente che governa gli stati emozionali e i pensieri è un obiettivo molto difficile, ma essenziale.
*Oggi sei insegnante di Tai chi. Perché le arti marziali, come sono entrate nella tua vita?
Ho scelto le arti marziali perché ho uno spirito più adatto a queste discipline che, per esempio, allo Yoga che pure ho praticato per anni. Lo scopo dello Yoga e del Taiji è identico, cambia solo la forma di espressione.
Lo yoga è entrato nella mia vita quando avevo 9 anni e le arti marziali a 17 anni, il mio migliore amico praticava Karate e mi ha indicato la strada. Ho cominciato quindi con le arti giapponesi ma poi il Taiji mi ha completamente affascinato e tutt’ora la trovo l’arte più sublime con cui sono entrata in contatto.
*In che modo le arti marziali affinano l’uso della mente?
Lo stile di Taiji che pratico considera il corpo una palestra per la mente, poi considera l’emozione una palestra per la mente, e poi il mentale una palestra per la mente. Il lavoro più importante è passare dalla mente superficiale ( quella che usiamo comunemente) ad una mente più profonda e ampia come quella che troviamo prima di addormentarci …ma restando svegli.
*E come aiutano nella crescita spirituale?
E’ complesso rispondere a questa domanda. Nel Taiji bisogna percorrere 9 stadi chiamati 9 nuvole. Le prime tre nuvole si riferiscono al corpo, alle forze e alle connessioni e quando sono sufficientemente sviluppate ti permettono di sentire maggiormente le successive tre, dove si lavora sull’emozionale profondo e in seguito, grazie al lavoro fatto sull’emozionale si aprono le porte del mentale profondo e …oltre
*Hai seguito l’insegnamento di : quanto ha influito sul tuo amore per le arti marziali?
Ho sentito parlare di Gurdjieff per la prima volta da un Maestro francese di arti marziali Henri Plée durante uno stage a cui ho partecipato. Nei gruppi di Gurdjeff sono stata solo 7 anni, dai 18. Quindi molto giovane Adesso non credo rientrerei in un gruppo di Gurdjeff perché per me , almeno allora non c’era una sufficiente pressione, è sotto pressione che il carbone diventa diamante . All’epoca ero molto attratta, mi sono letta i libri, sono partita per l’India sono tornata Indietro e ho chiesto come si facesse a trovare un gruppo. Il mio maestro mi ha risposto “Tu devi chiedere e rompere le balle” e io lo ho fatto fino a quando è arrivato l’evento sincronico che mi ha fatto trovare il gruppo.
*Nel mondo dello spettacolo chiedere in continuazione e rompere le balle funziona?
Credo che molto dipenda da quanto è pulita la tua intenzione e da quanto è connessa con quello che devi vivere. Gli ostacoli sono tantissimi quindi devi avere una intenzione molto forte oppure non deve fregartene niente. Non me ne fregava niente di diventare famosa. Il mio scopo quando ho detto si a Bim Bum Bam era lavorare un mese si e uno no- perché all’inizio era così- mantenermi e avere tempo per mio figlio
*Hai lavorato anche con il monaco Thich Nhath Hanh…quanto c’è del suo pensiero nelle arti marziali?
Sono andata a Plum Village diverse volte Thay –appellativo onorifico che significa “maestro” in vietnamita- è una persona umile e dolcissima, la mia è sempre stata una esperienza indimenticabile. Per lui il dono del silenzio è irrinunciabile.
Il silenzio meditativo lo trovo nel taichi e nella meditazione,. Se vogliamo arrivare alla “no mente” dobbiamo spostarci su un livello molto elevato di arti marziali, quando ci si allinea a una parte più profonda di sé e non alla mente superficiale, a qualcosa di molto profondo che spesso si ha paura a contattare. Silenzio significa riuscire a entrare in quella zona profonda di ognuno di noi senza il continuo chiacchiericcio mentale. Impariamo con il Taichi a farlo in movimento, per abituarci a raggiungerlo nella vita di tutti i giorni. Perché è lì, nella vita di tutti i giorni, che lo dobbiamo portare.
*Piacciono ai bambini le arti marziali?
Le arti marziali non piacciono a tutti i bambini. Fanno bene a quei bambini che hanno problemi di autostima o devono lavorare sulla sicurezza, sviluppare l’ego. A chi non è disciplinato e non ha una serie di abilità che possono essere utili nella vita. Il karate indurisce, può servire ai bambini che non riescono ad esprimere rabbia o certe emozioni faticose.
*Cosa è per te la Bellezza?
Credo di essere arrivata ad avere voglia di circondarmi di bellezza. Sto coltivando un giardino che mi auguro porti a chi ci entra quel sentirsi parte di quella armonia. Sono arrivata ad apprezzare la bellezza molto più di quando ero ragazza anche perché lavorando in televisione ci si abitua a far tutto di fretta e non guardare davvero. Sole luce calore alberi aria.. assumono una grande importanza, sono per me vitali: invece di andare in un locale a Milano a prendere l’aperitivo io vado nel mi giardino sulle colline della Brianza dove, tra l’altro, ho scoperto di avere tutti i fiori di Bach tranne uno ..
Verrò presto a trovarti, allora! Grazie Manu!