Per combattere i primi sintomi della depressione cercate di divertirvi, di ridere, laddove possibile, mantenendo una certa frivolezza dell’animo e poiché a vita non risparmia né dolori né angosce, contrastiamoli, appena possiamo, con momenti di svago che coinvolgano tutti i sensi e ogni giorno dedichiamoci almeno pochi momenti di leggerezza.
Major depressive disorder, il MDD è la depressione maggiore una vera patologia clinica che si evidenzia con periodiche recessive crisi dell’umore, una forte mancanza di stimoli positivi, un’ autostima azzerata e nessuna volontà di fare qualsiasi cosa possa creare piacere.
L’umore è altalenante con forti punte di negazione e a volte il desiderio di morte viene considerato come l’annullamento dello stato di sofferenza intollerabile vissuto nel quotidiano quindi liberatorio.
Ne sono soprattutto colpite le donne in numero doppio rispetto al sesso forte,le signore in menopausa, le mamme che hanno appena partorito,le ragazze adolescenti che non riescono ad amarsi se non si vedono somiglianti all’immagine dell’ultima “bellona di turno”,ma ora nel gruppo sono entrati, anche se in percentuale minore, anche i maschi di varie professioni.
Se leggiamo i consigli che dà il professor Claudio Mencacci, Direttore del Dipartimento di Neuroscienze al Fatebenefratelli-Sacco di Milano e Presidente della Società Italiana di Psichiatria, sintetizzati da Anna Alberti e ne facciamo tesoro possiamo avere un po’ di aiuto nel capire le cause, anche se molta scienza parla di familiarità.
I CAMPANELLI D’ALLARME
1 La perdita di interesse per il lavoro, per gli affari della famiglia, per le relazioni,i divertimenti,apatia, cattivo umore frequente. Irritabilità
2.Il calo nell’attenzione, nella concentrazione, nella memoria.
3. Un sonno disturbato o breve, con frequenti risvegli
4. L’ Utilizzo serale o notturno di Pc e smartphone, può influire sulla qualità del sonno e anche sulla maturazione cerebrale.
Diverse ricerche hanno dimostrato una certa relazione fra depressione, scarsità di sonno e attivazione di fenomeni infiammatori predisponenti a diverse malattie quali diabete e ipertensione.
CHE POSSIAMO FARE PER PREVENIRE?
1.Abbreviare i tempi di diagnosi, oggi ancora lunghi : spesso passano anni tra l’insorgenza dei primi sintomi e la malattia conclamata e curata.
2. Mantenere abitudini sane. Consumare pasti regolari e leggeri, evitare o diminuire gli eccitanti,caffè, tè e il consumo di fumo e alcolici,dedicarsi ad un’attività fisica per almeno 30′ 2/ 3 volte a settimana
3.Evitare di curarsi da soli o con le medicine dell’amica.
L’auto cura non è una buona idea, specie nei disturbi della sfera emotiva.
Quando i segnali di disagio durano nel tempo, va consultato uno psichiatra che darà il trattamento più adeguato in base ai diversi bisogni e alla gravità della malattia.
Oggi sono disponibili molte terapie, che vanno dalle fitoterapie ai tradizionali inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina, fino alle cure come le terapie multimodali, che agiscono sulla serotonina e che sono in grado di controllare l’ansia e il deterioramento cognitivo.
5. Parlare con qualcuno che ascolta
Oltre alle cure mediche, nelle depressioni è importante un supporto psico- emotivo.
Parlare del proprio problema con le persone, vivere in un ambiente accogliente, sensibile è fondamentale per la guarigione.
Anche il supporto psicologico è utile.
Le donne sopra i cinquantanni sono le più esposte allo sviluppo di problemi depressivi cronici, a volte uniti ad un lieve decadimento cognitivo quindi attenzione, mantenete allenata la mente con la lettura,gli hobbies…
Aggiungo un consiglio a quelli eccellenti del professor Mencacci: cercate di divertirvi, di ridere,laddove possibile, mantenendo una certa frivolezza dell’animo e poiché la vita non risparmia né dolori né angosce, contrastiamoli, appena possiamo, con momenti di svago che coinvolgano tutti i sensi e ogni giorno dedichiamoci almeno pochi momenti di leggerezza.
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