Per Fortuna ho scelto te (per cambiare il mondo), un romanzo di Emma Chiaia sul nostro futuro. Una storia di fantasia che si svolge fra l’attuale pianeta terra e la dimensione futura.
A stampa, 448 pp. e in e-book (ISBN 1544740816).
Il primo romanzo (self-publishing) di Emma Chiaia è una storia di fantasia che si svolge fra l’attuale pianeta terra e la dimensione futura. Ma non per questo è ascrivibile al genere fantasy tout court: il romanzo è anche un’opera d’impegno civile, che parla dritta alla coscienza ecologica dei lettori.
Il prologo ci accoglie nel mezzo di un dialogo tra una madre e una figlia adolescente: Sara, studentessa sedicenne, abbandonata dal padre, non particolarmente talentuosa, ex sportiva, con una coscienza ancora acerba… “per Sara il massimo dell’ecologia è andare a correre a Conca Verde, una piccola valle fuori città”.
La figura di Sara viene presto affiancata da quella, speculare, di Laura, una ragazza poco più grande di età conosciuta per caso, o per destino, attraverso Facebook. Laura, “strana, lontana, misteriosa”, dice di essere australiana, musicista e con due genitori affettuosi e presenti. Tra le due nasce una sincera amicizia, un legame reale con emozioni profonde: “mi rendo conto che è lei che aspetto, quando vengo su Facebook”, dice fra sé Sara.
Ed è proprio a lei che la misteriosa Laura ha affidato la missione di trovare la Scheggia Madre, la risorsa necessaria ad impedire che la parte negativa del mondo attuale (identificata prevalentemente con una classe politica corrotta) provochi la scomparsa del mondo futuro, ideale e armonico.
Dopo un iniziale tentennamento, Sara verrà coinvolta dall’amica in questa battaglia, e si attiverà nel suo piccolo per cercare di salvare l’oasi di Conca Verde, minacciata dai politici locali che ne vogliono fare una discarica, e con l’aiuto di un suo compagno di scuola si scoprirà capace di agire e di trainare addirittura gli altri.
Estremamente originale, il romanzo è una “favola” moderna, etica, che si offre a diverse interpretazioni e livelli di lettura, e che mescola situazioni quotidiane attuali a schemi ed artifici letterari. Facebook, ad esempio, funge da macchina del tempo o, se vogliamo, da gate spazio-temporale.
Interessante l’approccio scientifico nell’immaginare la possibilità che il mondo presente e quello futuro convivano, in una dimensione spazio-tempo che a noi contemporanei non è ancora nota, ma lo sarà ai nostri discendenti. Paradossalmente, saranno loro a salvarci, venendoci a cercare.
Con un linguaggio limpido e diretto, l’autrice invita e sollecita i lettori giovani e adulti a chiedersi quale parte attiva ognuno di noi può avere nel futuro del pianeta terra: l’umanità si trova al bivio fra la sua salvaguardia e l’autodistruzione, e non resta più tempo per indugiare. Non c’è una ricetta, uno slogan, ma solo lo scopo di indurre gli individui ad attivare le risorse nascoste che sono in ognuno di noi.