Meno venti a Natale 2017. L’economia si è un po’ ripresa, dicono che già stiamo spendendo di più per cibo, vini, viaggi e regali. Dicembre diventa il mese dei regali da fare.
Eh, certo che è una fortuna! Già, perché ingolfarsi di grassi e zuccheri, tanto più se corredati e bagnati da abbondante alcool, è un bel modo per assicurarsi gustose evasioni da rabbia, invidie, rancori e deliri da guerrafondai onnipotenti che quotidianamente ci vengono somministrate dai media! Se proprio dobbiamo avvelenarci il sangue tanto vale farlo procurandoci almeno un po’ di piacere personale, mi pare giusto.
I più fortunati hanno già prenotato i viaggi. Non importa quanto lontano, ciò che conta è andare, partire, allontanarsi. Il valore del viaggio sta proprio nel recarsi in mete capaci di farci vedere e percepire realtà diverse da quelle che quotidianamente viviamo. Già, perché liberare la mente dalle tossiche visioni, percezioni e seccature di ogni giorno equivale a disintossicarsi anche senza specifico trattamento. E poi, anticipare di un po’ quello all’olio di ricino che qualcuno sta tentando di far tornare di moda, non è male. Prevenire è meglio che curare! Così non è che si previene, ma ci si mette in condizione di avere un fegato normale prima che ce lo facciano venire grosso ( ci potete giurare ) come quello di oche da fois gras allevate a scandali, fake, insulti, aggressioni pre e post elettorali che come minimo ci toccano entro i prossimi sei mesi.
Ma per tutti, proprio tutti quelli che possono, è tempo di rompicapo con i soliti regali. Che in teoria dovrebbero essere insoliti, ma l’incubo in fondo è proprio questo. Pare che gli uomini italiani considerino le loro donne come colf. E che pensino di regalare loro ferri da stiro, pigiami o, peggio ancora, grembiuli… Lo dice nella sua campagna affissioni un’azienda produttrice di braccialettini con gingilli vari che negli ultimi anni ha registrato un discreto successo. Ne è nata una polemica su ogni social, col risultato che il loro brand, citato in continuazione, moltiplica la loro notorietà ( per questo non lo cito, tié! ). Cosa di positivo si possa ragionevolmente immaginare di ottenere con un messaggio come il loro francamente io non lo so, penso infatti che essere noto per aver fatto incazzare mezza Italia porti più danni di immagine e di vendite che altro. Anche perché, se vogliamo dirla tutta, allo stereotipo “uomini, voi le trattate come colf “ loro contrappongo “ invece sono gazze ladre, vogliono cose che luccicano!”, il che mi pare parimenti sessista e inadeguato. Idioti stereotipati comunque la si voglia leggere. Ma del resto è anche vero che certi personaggi, vedi ad esempio il Vacchi di turno, fanno soldi a palate e diventano famosi in mezzo mondo per assurde immondizie in video e foto che milioni di utenti Instagram guardano entusiasti e commentano da schiacciando simboli. Non so se sono ancora definibili persone gli appassionati follower di Instagram, quelli che ormai non sanno leggere più neppure due parole di fila, probabilmente il loro cervello ha più che dimezzato le funzioni cognitive base dell’essere umano e quindi tanti auguri, Darwin – che per molti di questi è quasi certamente uno sconosciuto – ci aveva avvisati. Ma la beata ignoranza li rende immuni dal pensiero, a loro basta identificarsi con un certo “ lifestyle”, molto oltre le loro possibilità, sognare mega yacht – super Rolex – super gnocche – super car – mega luxury case & ogni cose e poi mordere intorno a sé, questo nel mondo reale, perché invidia e rancore verso “ un mondo che non comprende le loro enormi potenzialità ed il diritto che avrebbero – che dovrebbe essere garantito dalla Costituzione – di essere al pari di quei fenomenali ricchi cialtroni furbastri “ sono tra le cose che, ahinoi, l’evoluzione della specie non è riuscita a modificare rispetto all’Homo Sapiens. Sembra, anzi, che siano proprio i geni della stupidità, della violenza, di ogni schifosissimo sentiment incivile e disastroso quelli che resistono ( e si rivitalizzano ) ad ogni mutamento umano a distanza di secoli e millenni.
Quindi? Che c’entra con dicembre ed il prossimo Natale? Semplice, è un suggerimento per i prossimi regali. Sono impegnativi e potrebbe costare molto a qualcuno, ma non in termini monetari. Togliete di mano ai vostri figli-parenti-amici i loro molteplici devices, smartphone in primis. Fate scoprire – ri scoprire loro che sono ancora capaci ( forse ) di:
1) leggere una lettera;
2) ascoltare una storia;
3) raccontare qualcosa di vissuto
4) esprimere affetto
5) donare e ricevere attenzioni
6) trascorrere un pomeriggio conversando
7) confrontarsi, ma amabilmente, a cuore aperto con altri
8) sopravvivere alla noia
9) apprezzare i piccoli gesti
10) vivere da esseri umani liberi e non da schiavi.
Buon Natale a tutti!