Quando pensi che le icone che rappresentano ormai nel tuo cuore un regista amato e il suo cinema siano una panchina in primo piano , un divano su cui descrive dieci cose per cui vale vivere, un biondo americano sperduto in una Parigi fatta di incontri impossibili o il noir sofisticato di un suo film come “Match Point” , ecco che proprio lui (Woody Allen) ti arriva a piu’ di ottantanni a sorprenderti e ad affondarti con qualcosa di meraviglioso ed inaspettato.
Sì, perché ”La ruota delle meraviglie “ e’ una tragedia greca, qualcosa che scava a mani nude nell’animo umano e ne toglie frattaglie sanguinolente ,parti in nascosta putrefazione insieme alla poesia di sentimenti provati e sempre nuovi ogni volta dell’animo umano.
Una tragedia greca di cui il “coro” e’ una Coney Island che siamo tutti noi, una spiaggia umana che vive il suo periodo di decadenza e si aggrappa ancora a giostre per momentanei illusori attimi di divertimento comprato con un biglietto per una delle sue giostre
E in questo panorama fra la commedia umana di Zola e la solitudine di un quadro di Hopper si muovono protagonisti che sono sì individuati nella storia della sceneggiatura scritta dallo stesso Allen ma che potrebbero essere in ogni tempo e in ogni situazione.
Un quadro che ruota intorno a personaggi che si aggrappano l’uno all’altro per non crollare, per non perdersi .
Chi per alimentare i propri sogni, chi per non guardare in faccia ai propri pesantissimi errori,chi per non vedere la propria fragile dipendenza dall’altro per vivere.
C’e’ un Woody Allen che ci sorprende ed emoziona profondamente in questo film.
Niente dei sofismi intellettuali su sentimenti in fondo surplus del vivere che abbiamo sempre conosciuto nelle sue opere.
Qui c’e’ la Vita, e c’e’ la Morte.
Quella Morte dell’essere umano che non ha niente a che fare con la linea piatta di un elettroencefalogramma o del battito cardiaco.
La Morte che prende da vivi, quando la disperazione e l’ impossibilita’ di superare il nostro lato oscuro, il buio in fondo al tunnel del nostro quotidiano non ci da’ speranza.
Film di Allen sì ma anche di un suo formidabile alleato in questa opera.
Un Vittorio Storaro alla fotografia che con questa dipinge volti come avesse in mano un pennello.
Volti in primo piano, volti che vibrano di effetti di luci che cambiano e seguono i percorsi della mente; luci che accompagnano e prevengono parole ed espressioni a volte . Una fotografia che come nella tragedia greca facevano le maschere indossate e’ protagonista viva ed espressiva di tutta la potenza viva del racconto e della sua narrazione.
E, poi ,quattro protagonisti indimenticabili su cui si staglia una incredibile Kate Winslet, la dolente Ginny moglie di Humpty (Jim Belushi).
Ginny,donna ferita, colpevole e vittima nello stesso tempo. Lucida quando dice che: “Quando si tratta di amore finiamo per essere i nostri peggiori nemici” e che nel finale riporta il pensiero alla tragica figura allucinata di Gloria Swanson de” il viale del tramonto “.
Insomma..avete capito che de “La ruota delle meraviglie “ si potrebbe scrivere a lungo. Particolari, frasi ,immagini, personaggi…ognuno ci prende e ci stringe l’anima come mai prima .Ognuno ci mostra l’abisso e la poesia della commedia umana tragicamente in atto quando tutto e’ al massimo, quando ci siamo in mezzo e la nostra nave , piccola e grande , robusta o fragile che sia , e’ in mezzo alle mareggiate della Vita.
Su tutto questo la ruota delle meraviglie di un luna park.
Ruota che vediamo girare dietro la finestra di tutto quanto accade, personaggio silenzioso e collettivo.
Come il “coro” di una tragedia greca, quello che , secondo Aristotele, partecipava alla vicenda tanto quanto gli attori stessi.
Infatti la “ruota” e’ lì.
Dietro quella finestra e su quella spiaggia.
Presente con i suoi giri continui , cadenzati, e le persone a cui far fare un giro per la fugace visione dall’alto di una vita che, da li’ si crede diversa.
Ma e’ un momento.
Poi si scende e tornano poesia ,dramma e il disperato bisogno di qualcosa o qualcuno che ci salvi.
Se non ci riusciamo da soli.
La ruota delle meraviglie – Wonder Wheel è un film del 2017 scritto e diretto da Woody Allen. Cinematografia: Vittorio Storaro
Un film con Jim Belushi, Juno Temple, Justin Timberlake, Kate Winslet, Max Casella, Jack Gore.Cast completo Titolo originale: Wonder Wheel. Genere Drammatico – USA, 2017, durata 101 minuti.