Un film dove una Napoli, diversa, magica diventa protagonista straordinaria, nella versione inedita di far pensare e riflettere con i suoi silenzi e il suo fascino, mai urlante come nelle banali macchiette alle quali ci hanno abituato.
La trama che narra di uno strano thriller ma in cui la vera storia e’ il rNon credo ci siano vie di mezzo per il cinema di Fernan Ozpeteck. O si ama o non si sopporta. E,se si ama, ogni volta si sa che verranno’ messe alla prova la nostra armonia interiore, la nostra capacita’ di gestire sentimenti, domande , con la necessita’ di trovare risposte ad emozioni che ci proveranno profondamente .
In Napoli Velata tutto questo, stavolta, tocca l’apice, in una escalation di potenza espressiva e qualita’ di introspezione che, a mio parere, ne fa una delle piu’ belle opere di questo regista.
In Napoli Velata c’e’ una trama ovvio, ma protagoniste sono la Vita,la Morte ,la paura dell’abbandono,il mistero, la magia, la rimozione che crediamo salvifica dei nostri dolori che si ripresenta ineluttabile perche’, invece, li dobbiamo risolvere per continuare a vivere.
In Napoli Velata c’e’ la Bellezza,quella che si sofferma con immagini uniche su oggetti e luoghi che narrano storia,quella di riti antichissimi pagani che ci fanno pensare alle radici della nostra civilta’millenaria.
C’e’, e ritengo sia la prima volta, una carica di erotismo forte che pervade tutto il film e che va oltre la potentissima scena iniziale di sesso che mette decisamente alla prova i ricordi o l’oggi della vita sessuale di ognuno di noi con una asticella di paragone elevata al massimo .
Un film “femmina”,uterino ,nel senso più arcaico ed antico del termine.
Film con un parterre straordinario di grandi attrici quasi tutte napoletane,(Luisa Ranieri, Lina Sastri, Isabella Ferrari, Anna Bonaiuto) con volti che compongono camei indimenticabili .
Giovanna Mezzogiorno, poi, e’ a dir poco straordinaria.
Morbida e fragile, bambina abbandonata dagli affetti e adulta dedita al mondo dei morti nella sua professione.
Morti che non deludono, non abbandonano,non la fanno soffrire come gli umani ,probabilmente.
Ma, come dice uno dei protagonisti :“ad un certo punto la Vita si fa spazio di nuovo” e i conti si devono fare con la Vita.
Conti , pero’, con una verita’ velata perche’: “la gente non sopporta troppa Verita” e quello che si crede o si sente diventa leggenda se non c’e’poi la prova.
Insomma, un film dove anche una Napoli , diversa, magica diventa protagonista straordinaria, nella versione inedita di far pensare e riflettere con i suoi silenzi e il suo fascino ,mai urlante come nelle banali macchiette alle quali ci hanno abituato .
La trama che narra di uno strano thriller ma in cui la vera storia e’ il ritorno di una donna , la protagonista, ad una vita risolta dall’abbandono degli affetti piu’ grandi e dal dolore .
Ritorno scandito dalla voce di Arisa che canta la bellissima “Vasame” di Enzo Gragnaniello , con quel pizzico di dubbio inquieto nel finale che ci ricorda che ,di certe cose,non sapremo mai in fondo quale sia la verita’ e quale il sogno che ci siamo noi stessi creati.
“Cosa sono io per te ?“chiede Adriana (Giovanna Mezzogiorno) ad Andrea (Alessandro Borghi) dopo la notte di passione con lui che l’ha travolta .”
Puoi essere quello che vuoi”le risponde lui.
“Amica,amante,compagna,fidanzata,sorella…cosi che quando finisce una cosa inizia l’altra”.
Ruoli che cambiano e si alternano,nella consapevolezza che esistono.
Altrimenti e’dolore,mancanza,attaccamento. Quella stessa continua rimozione di se’ stessa per non soffrire piu’ , insieme alla mancanza di capacita’ di provare a vivere mettendosi in gioco “dopo la seconda volta”, che portera’ a non far capire piu’ ad Adriana quale sia la verita’ e quale l’immaginazione nel suo quotidiano .
Fino alla prova finale,quella in cui non potra’piu’ scappare ,anche se la verita’,quella completa, le restera’ di nuovo “velata”restando , forse, questa la magia che la rende unica.
Ozpetek che ci scava dentro ancora una volta,quindi. Lasciandoci attoniti , colpiti ed affondati di fronte a tanta inquietante contraddittoria, meraviglia.
Esattamente come la Vita, la Morte e la loro verita’ ”velata” e misteriosa che,altrimenti, non riusciremo mai a sopportare, completamente.
Regia di Ferzan Ozpetek. Un film con Giovanna Mezzogiorno, Alessandro Borghi, Anna Bonaiuto, Peppe Barra, Biagio Forestieri. Cast completo Genere Drammatico – Italia, 2017, durata 113 minuti. Uscita cinema giovedì 28 dicembre 2017 distribuito da Warner Bros Italia.