Il ragazzo sa amare tanto soltanto in un modo, profondo, largo e nero.
Il giovane senegalese contattò la bionda signora bon ton nell’estate 2015 via Facebook, palesando da subito i suoi intenti sessuali. Non era particolarmente carino (in realtà, poi la donna scoprì che solo non era fotogenico), ma dal punto di vista estetico a lei piacquero i suoi finissimi dread locks, curati e corti. La signora bon ton aveva già avuto a che fare con persone di etnia africana in viaggi di conoscenza e a Milano ne aveva frequentati alcuni, dal Cameron, dalla Nigeria, dal Senegal, intriganti dal punto di vista della dotazione erotica perché sempre dolcissimi, rispettosi delle esigenze della partner, dotati. Il ragazzo nero scriveva in un corretto italiano, parlava francese correntemente. Disse di avere 35 anni, di essere musulmano, in altezza di superare il metro e novanta, di aver vissuto a Paris per il conseguimento della laurea in storia, di vivere in una cittadina piemontese del suo salario di operaio, condividendo una stanza in un appartamento di suoi connazionali.
La signora bon ton considerò con particolare apprezzamento la capacità di adattamento del ragazzo. Nella sua mente lo definì “l’operaio storico”. Si accordarono per fare reciproca conoscenza, allo scopo di scoprire se ci fosse alchimia tra loro. Dalle frequentazioni musulmane che la signora bon ton aveva avuto e che ha tutt’ora nella sua vita, gli disse di riconoscerne l’alto livello di compassione. L’operaio storico ne fu felice, pur ammettendo di non essere particolarmente osservante.
Chiacchierarono in un losco bar. Il comportamento del senegalese era garbato e compito, l’eloquio più aulico di tanti italiani, colpivano le sue labbra depigmentate con tacche rosse, apprezzò che la signora bon ton sapesse in cosa consiste quel piccolo difetto. La signora definì il ragazzo “un fondente alla fragola” e lui ne gioì, dicendo che nessuna l’aveva mia descritto così.
La loro relazione dura ormai da più di un anno, durante il quale lui è riuscito a sganciarsi dalla condivisione, affittando un appartamento con accesso indipendente proprio come desiderava. È decisionista, va a fondo delle cose, sa mettersi in gioco, auto-ironico. Quando stanno assieme, sono essenzialmente corporei. Da lui, la signora bon ton ha derivato uno dei suoi motti preferiti. “La mente, mente. Il corpo non mente.” Infatti il ragazzo sa amare tanto soltanto in un modo, profondo, largo e nero. Di lei, la presunta signora bon ton, il senegalese dice che non è italiana, ma africana.
La signora bon ton, forse non lo era poi tanto, ne aveva decisamente solo l’apparenza.
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