Il 17 febbraio 2018 presso il CRED in via Sant’Andrea 33 a Lucca si è svolta la presentazione del libro di Maria Grazia Anatra Una strada per Rita a cura dell’amministrazione comunale e di Toponomastica femminile.
L’incontro -intitolato “Dove sono le strade intitolate alle donne?”- si è incentrato sulla pubblicazione e sui suoi importanti spunti nella didattica; in varie scuole elementari si sono svolti laboratori e altri sono in programma, anche con il coinvolgimento delle famiglie perché la ricaduta sia più ampia. E’ stato considerato con favore anche l’intervento del consiglio comunale dei ragazzi che potrebbe essere un ulteriore stimolo alla partecipazione di studenti e sudentesse di varie età. Su questo soprattutto ha insistito Teresa Leone, nella duplice veste di insegnante e di vicepresidente del consiglio comunale di Lucca. A Villa Basilica la vicenda narrata nel libro di Maria Grazia è risultata talmente coinvolgente da interessare l’amministrazione comunale: a breve un ampio parcheggio infatti avrà una intitolazione al femminile, nata dal dibattito in ambito scolastico. La scelta è ricaduta non su un singolo personaggio, ma su una intera categoria di donne: le “maestre filatrici di seta”, tanto brave e famose da essere chiamate ovunque ci fosse necessità del loro lavoro.
In rappresentanza di Toponomastica femminile ho illustrato tutte le nostre attività e le più recenti iniziative, ma mi ha fatto molto piacere essere in qualche modo preceduta o affiancata da quanto è in corso di attuazione a Lucca. A proposito di intitolazioni a breve un largo sarà intitolato a Berta di Lotaringia; nata intorno all’863 e morta a Lucca nel 925, fu marchesa consorte di Toscana. Nove rotatorie avranno i nomi di 8 costituenti e di Maria Eletta Martini; a quest’ultima è stata intitolata la sala del CRED nella quale ci trovavamo. Il suo nome alle giovani generazioni dice poco, ma chi ha la mia età la ricorda come una delle prime parlamentari, molto attiva nella DC del dopoguerra e oltre. Lucchese, nata nel 1922 e morta nel 2011, fu insegnante e staffetta partigiana, poi deputata e senatrice fino al 1992; continuò quindi ad occuparsi della vita politica locale e nazionale e del volontariato. Alle celebrazioni in suo onore – avvenute il 3 marzo 2017- ha partecipato il Presidente della repubblica Sergio Mattarella che la conosceva bene e la stimava profondamente.
Ai primi di marzo sarà resa nota un’altra iniziativa che l’assessora alle politiche formative e di genere Ilaria Vietina ci ha anticipato: nel Palazzo Ducale -dove ha sede anche la Prefettura- una sala sarà dedicata alle donne; per la scelta dei nomi -a cui si accompagneranno fotografie e brevi biografie- saranno coinvolti i tutti i comuni della provincia, stimolati a fare proposte da valutare prima della scelta finale. Nello stesso periodo dovrebbe essere inaugurata una prima “camera d’autrice” in città, a cui in tempi brevi dovrebbero seguirne altre due.
L’assessora Vietina – davvero attiva ed entusiasta – ci ha informato che è già stato organizzato per i dipendenti comunali (25 fra donne e uomini) un corso sul linguaggio di genere che tuttavia continua ad incontrare ostacoli, anche fra le donne, alcune delle quali rifiutano il genere femminile in certi casi (per esempio “la segretaria comunale” anziché “il segretario”) in cui la mansione sembra sminuita e puramente esecutiva.
Naturalmente è stato affrontato anche il tema delle guide al femminile, come quelle della Versilia, di Roma, di Pistoia, di Albano, della Valdinievole (che uscirà a breve) che la città di Lucca- con le sue bellezze e la sua storia- meriterebbe avere. L’assessora ci ha detto che “il semino è stato gettato”, l’interesse c’è, anche da parte di alcune associazioni, ma al momento mancano le risorse sufficienti, economiche e umane. Mi sono permessa di aggiungere che ci vorrebbe il coinvolgimento diretto di qualche toponomasta locale, affiancata da storiche, studiose d’arte e guide turistiche, perché l’impegno è senz’altro gravoso e richiede grande disponibilità di tempo e di energie.
Come referente di Tf non posso che rallegrarmi di fronte a un programma così vario e vasto e augurare all’amministrazione lucchese di proseguire sulla strada intrapresa, insieme al libro di Maria Grazia che continua a farsi apprezzare e amare ovunque dalle scolaresche e dal corpo docente.