A fine agosto del 2017 si è svolto a Bangkok, in Tailandia, il simposio dell’UNESCO dedicato al gender gap nei settori STEM: Cracking the code. Girls’ education in STEM. In quell’occasione è stato presentato il Rapporto dall’omonimo titolo, che raccoglie gli studi e le indagini da 70 nazioni del mondo.
di Fiorella Operto
La conferenza ha riunito più di 350 delegati da una settantina di Paesi ed ha avuto un profilo positivo, pratico, proattivo.
Riportiamo e commentiamo alcune indagini e proposte del Simposio.
Quale la situazione globale delle ragazze e delle donne nell’istruzione?
Nonostante avanzamenti e sviluppo positivi, permangono significativi e drammatici gender gap. Gli ostacoli all’istruzione delle ragazze nelle STEM (Scienze, Tecnologia, Ingegneria, Matematica), e in genere al completamento di un corso adeguato di istruzione, sono duri da rimuover perché coincidono con la base socio economica delle famiglie. Per molte Nazioni, le difficoltà riguardano non solo il limitato numero di bambine/ragazze che riescono ad andare a scuola, anche il livello e la durata degli anni scolastici e dei programmi seguiti. La mancata presenza di ragazze è evidente soprattutto nell’educazione secondaria (cf. il grafico di figura 3 linea viola).
Le indagini presentate nel Rapporto UNESCO confermano dati già noti: le bambine ragazze abbandonano gli studi, in particolare gli studi tecno scientifici, progressivamente dalla scuola primaria e in minor numero arrivano a studi superiori.
Lo svantaggio delle ragazze non dipende da fattori cognitive, ma soprattutto sociali e relazionali.
Più fattori, che si sovrappongono, influenzano l’interesse e la relazione di donne e ragazze col campo scientifico, e tutti questi fattori interagiscono in maniera complessa tra di loro. Lo svantaggio delle ragazze non è dovuto a fattori cognitivi, ma a problemi di socializzazione ed è causato dal tipo di processo d’apprendimento a cui le ragazze sono sottoposte, risultando in una determinata e rigida formazione che ne delinea l’identità, il credo, il comportamento e le scelte. Queste comprendono norme sociali, culturali e di genere che influenzano il modo in cui ragazze e ragazzi crescono, imparano e interagiscono con i genitori, la famiglia, gli amici, gli insegnanti e la comunità in generale. “Decifrare il codice” per conoscere meglio questi fattori è di vitale importanza per fare in modo che siano aperte più vie d’accesso alle STEM per ragazze e donne.
Politiche e legislazione
Le leggi, le quote rosa, gli aiuti economici e altri interventi giocherebbero un ruolo significativo nell’incrementare la partecipazione di ragazze e donne nell’apprendimento e nell’insegnamento delle STEM. Per esempio, in Francia, il Ministero dell’Educazione, delle Università e della Ricerca ha varato una legge per incoraggiare le donne a diversificare le loro scelte professionali. Questo intervento, combinato con assunzioni da parte di partner operanti nei settori STEM – come L’Oréal per fare un esempio – , sta favorendo l’ingresso di donne nel campo delle STEM. In Germania, il governo ha sviluppato una strategia high-tech e un patto nazionale per le donne impegnate nei settori STEM, mirando a ridurre le disuguaglianze di genere nell’apprendimento e nelle assunzioni pertinenti alle materie STEM. Altri interventi, tra cui obiettivi, quote rosa e aiuti economici invogliare le studentesse a intraprendere una carriera che abbia a che fare con scienza e tecnologia. Per esempio, nel 2016, il Primo Ministro australiano ha annunciato un progetto da 8 milioni di dollari australiani per indirizzare ragazze e donne verso le materie STEM.
Le ragazze sono spesso portate a credere che le materie STEM siano soggetti “maschili” e che l’abilità femminile nelle STEM sia intrinsecamente inferiore a quella dei maschi. Mentre la ricerca sui fattori biologici smentisce qualsiasi base per tali convinzioni, queste tuttavia persistono e minano la fiducia, l’interesse e la volontà delle ragazze di impegnarsi nelle materie STEM.
Come possiamo aiutare le ragazze e le donne a capire che gli stereotipi di genere sono costruzioni artificiali e che studi e carriere in STEM sono aperte a loro?
Stringere collaborazioni
Le collaborazioni tra vari settori della società potrebbero sottolineare, per esempio, i vantaggi lavorativi di un’istrizione tecno scientifica per le ragazze. Questo può significare iniziative che comprendano collaborazioni tra istituzioni scolastiche, nel campo dell’apprendimento (ad es. scuole, docenti, università, istituti) ma anche nelle istituzioni di ricerca, nel settore privato (compagnie e associazioni) e in altri settori. Nel Regno Unito, la campagna “WISE” lavora da più di 30 anni per indirizzare e invogliare ragazze e donne a scegliere un percorso di studi e una carriera nel settore delle STEM. “WISE” collabora con vari partner come aziende, scuole, giovani e i loro genitori per offrire attività come ad esempio blog di donne che possano ispirare, workshop e altri materiali di apprendimento che possano essere portati in scuole e università e workshop che possano illustrare il mondo STEM alle ragazze, ai loro genitori e ai docenti.
Mettere in collegamento ragazze con mentori
Le attività svolte con mentori si sono rivelate efficaci nell’aumentare la partecipazione di ragazze e donne a corsi di studi STEM e alle carriere che ne possono seguire. Uno studio statunitense ha evidenziato che nell’istruzione secondaria, le ragazze seguite da mentori (role model femminili) durante le attività estive hanno dimostrato maggiore interesse nelle scienze e nella matematica. Un altro studio statunitense, su un programma che ha seguito gli studenti e le studentesse dopo aver concluso il percorso scolastico, ha trovato un evidente collegamento tra la qualità della relazione con il proprio mentore e la confidenza con la matematica delle ragazze. Uno studio in Danimarca, che ha analizzato le ragioni per scegliere una carriera nel campo dell’ingegneria, ha evidenziato che i maschi erano attratti da ragioni economiche, mentre le femmine erano interessate grazie al lavoro svolto dai mentori.
I mentori possono anche aiutare le ragazze a migliorare la fiducia in se stesse, l’autostima e aumentare la propria motivazione, come affrontare i pregiudizi e come superare l’ansia per le valutazioni.
Possono anche fornire indicazioni sulle risorse finanziarie, come borse di studio, programmi speciali, reti e opportunità di lavoro e collegamento con altre ragazze e donne che condividono simili condizioni socioeconomiche e/o origine etnica e che hanno affrontato situazioni simili come ostacoli nella loro carriera STEM.
La scuola
I sistemi educativi svolgono un ruolo centrale nel determinare l’interesse delle ragazze per le materie STEM e nel fornire pari opportunità di accesso e beneficiare di un’ istruzione STEM di qualità. Insegnanti, materiali e attrezzature, metodi e strumenti di valutazione, l’ambiente generale di apprendimento e il processo di socializzazione a scuola sono tutti fattori critici per garantire l’interesse e l’ impegno delle ragazze negli studi STEM e, in ultima analisi, nelle carriere STEM.
Le carriere STEM sono considerate i posti di lavoro del futuro. Garantire alle ragazze e alle donne pari accesso all’istruzione STEM e, in ultima analisi, alle carriere STEM è un imperativo dal punto di vista dei diritti umani, scientifico e dello sviluppo. La parità di genere in STEM garantirà che i ragazzi e le ragazze, uomini e donne, siano in grado di acquisire competenze e opportunità per contribuire e beneficiare in egual misura dei vantaggi di STEM.
Per scaricare l’intero Rapporto: https://en.unesco.org/unesco-international-symposium-and-policy-forum-cracking-code-girls-education-stem