Emilia la Nave si candida come indipendente nelle liste di Liberi e Uguali per la regione Lazio
Priorità su cui lavorerai?
Sono una donna e sono una scienziata, quindi una “minoranza nella minoranza”. Per questo una delle mie priorità e’lavorare affinché le donne siano indipendenti e libere di scegliere il loro futuro.
Altri mie priorità’ sono la difesa della sanità pubblica, in modo da garantire le cure e la prevenzione per tutti, e che le famiglie con malati mentali o persone non indipendenti da accudire non siano lasciate sole.
La valorizzazione dell’immenso patrimonio culturale e universitario della regione Lazio, affinché si trasformi in un’occasione di innovazione e sviluppo per tutto il territorio. Il sostegno e la promozione delle piccole e medie imprese e le attiva’ tradizionali e di qualità della regione, vera ricchezza del territorio. L’informazione ai cittadini, la legalità e la trasparenza nelle istituzioni.
Come consideri il tema sicurezza?
il tema della sicurezza e’ fondamentale. Purtroppo con il disagio sociale aumentato si percepisce sempre più un clima di violenza diffuso, c’e’ sempre più un senso di solitudine e di individualismo che ci rende tutti soli nei momenti di pericolo. Bisogna lavorare sul diminuire le sacche di povertà, sull’includere piuttosto che l’escludere, e allo stesso tempo aumentare il controllo del territorio.
E per le donne cosa farai? e per la scuola?
Per le donne mi batterò per incentivare gli aiuti all’imprenditoria femminile e potenziare gli asili e gli aiuti alle famiglie per conciliare la nostra genitorialità al lavoro.
Voglio incrementare i centri di supporto per donne vittime di violenza: la mia associazione ad esempio ne ha appena aperto uno, ma credo che sia dovere delle istituzioni e non delle associazioni garantire una rete di sostegno su tutto il territorio. Allo stesso tempo prevedo misure di educazione e sostegno per entrambi i sessi. Vorrei anche rilanciare l’uso del braccialetto elettronico per chi è soggetto ad allontanamento a seguito di stalking o violenza.
Dal punto di vista sanitario, voglio potenziare i consultori femminili e garantire che venga garantito il rispetto della 194, assicurando la presenza, in ogni struttura, di almeno un medico non obiettore.
Per la scuola, nelle competenze regionali si può avviare un piano di verifica dell’edilizia scolastica, con attenzione agli aspetti antisismici e all’efficientamento ecologico e aumentare i corsi di formazione e di educazione anche sfruttando i finanziamenti europei, e creare un più efficiente collegamento con il territorio utilizzando strumenti come l’alternanza scuola-lavoro.
E per il settore invalidi e anziani?
Per gli invalidi lavorerò per una progressiva deistituzionalizzazione di ogni tipo di disabilità, per trasformare il sistema di assistenzialismo basato sulla “custodia” verso un sistema che riconosca il diritto della persona con disabilità all’autodeterminazione, alla Vita Indipendente ed alla piena inclusione nella Società in generale e nella sua comunità territoriale in particolare.
Per gli anziani bisogna garantire una terza eta’ dignitosa e ove possibile indipendente, anche creando spazi di cohousing e di comunita’ dove si possa condividere una vita indipendente e garantire l’assistenza necessaria.
Un messaggio alle donne?
E’ tempo di diventare protagoniste della nostra società!