Le malattie renali si manifestano quando la funzione di filtrazione è già compromessa: per questo dobbiamo imparare a controllare la salute dei reni.
Quest’anno la Giornata Mondiale del Rene, che si celebra l’8 Marzo, è dedicata al tema I Reni e la Salute delle Donne. L’iniziativa è organizzata dalla Fondazione Italiana del Rene in collaborazione con la Società italiana di Nefrologia e la Croce Rossa Italiana.
Le malattie renali sono l’ottava causa di morte nel mondo e sono 195 milioni le donne che, nel mondo, soffrono di insufficienza renale. Alcune fra le infezioni che colpiscono più frequentemente le donne, come quelle genitourinarie, possono estendersi ai reni, residuando in danni permanenti che ne compromettono per sempre la funzionalità.
Patologie di tipo autoimmune che colpiscono prevalentemente il genere femminile, come il lupus e l’artrite, possono coinvolgere il rene. La nefrite lupica è un’evenienza molto pericolosa, che si verifica quando il lupus attacca i reni. Di recente Selena Gomez, cantante e attrice molto amata dai giovani, ha rivelato di soffrire di questa complicanza e pubblicato su Instagram un’immagine molto commovente, quella che ho scelto per corredare il post e che la ritrae nel letto d’ospedale con la sua migliore amica, autrice di un regalo davvero speciale. Un rene. I suoi, intaccati dalla nefrite lupica, non erano più in grado di funzionare.
“Mi ha fatto il dono più grande sacrificandosi e donandomi il suo rene. Sono incredibilmente benedetta. Ti voglio tanto bene, sorella”.
L’infiammazione generale indotta dall’artrite reumatoide può causare una modificazione dell’epitelio filtrante dei reni, che lavorano così in maniera anomala.
QUALI SONO LE SPIE RIVELATRICI
Il cibo che ingeriamo attraversa l’apparato digerente, che riduce le macromolecole che lo compongono in molecole più piccole, in grado di essere assorbite dai capillari a livello intestinale. Le sostanze nutritive vengono, così, trasportate, attraverso la circolazione sanguigna, a tutte le cellule dell’organismo. Qui vengono metabolizzate per ricavarne energia, che permette alle cellule di svolgere le loro funzioni.
Gli scarti derivanti dalle reazioni metaboliche vengono immessi nel sangue, che arriva fin nelle strutture elementari che costituiscono i reni, i glomeruli. Qui viene filtrato: le molecole più piccole (che sono le sostanze di scarto) vengono eliminate attraverso l’urina , mentre quelle di calibro maggiore (principalmente proteine) vengono trattenute.
Le molecole che non vengono fatte passare nell’urina sono quelle che al corpo servono, tipicamente la proteine plasmatiche. Quando subentra un’infezione urinaria, l’epitelio dei glomeruli si altera perché infiammato e filtra anche molecole più grandi del dovuto. Così passano nell’urina anche le proteine plasmatiche, fra cui l’albumina: ecco perché la presenza di albumina nelle urine è un segno di infiammazione delle vie urinarie.
La creatinina è una sostanza di scarto che deriva dal metabolismo del muscolo e dalla carne che introduciamo con l’alimentazione. Essendo smaltita esclusivamente a livello renale, è un indicatore abbastanza attendibile della velocità di filtrazione, cioè dello stato di salute dei reni. Se la concentrazione di creatinina aumenta nel sangue superando i range di normalità, può significare che i reni funzionano meno di quanto dovrebbero.
COSA SUCCEDE SE I RENI FUNZIONANO MALE
Quando una malattia colpisce i reni, danneggia la struttura che svolge l’attività di filtrazione e concentrazione dell’urina (il parenchima), che si assottiglia progressivamente. Con la contrazione del parenchima, si riduce la funzionalità del rene.
Le malattie renali sono silenti, non danno segno di sé fino a quando la situazione è seriamente compromessa. Non provocano dolore, né sintomi particolari, che possano indirizzare verso la diagnosi precoce.
Se il rene non riesce più a lavorare, è necessaria la dialisi, una procedura attraverso la quale il sangue del paziente viene dializzato, ossia fatto scorrere all’interno di uno speciale macchinario, che lo filtra come farebbe il rene, per poi essere reimmesso nella circolazione.
Se entrambi i reni sono compromessi, il paziente viene messo in lista d’attesa per il trapianto. Come nel caso di Selena Gomez. E, a questo proposito, la sensibilizzazione alla donazione degli organi non passa mai di moda. In attesa di avere organi completamente prodotti in laboratorio, una delle nuove frontiere della scienza, dobbiamo fare affidamento su organi di origine umana, che non abbondano.
POCHI SEMPLICI GESTI PER TENERE LA SITUAZIONE SOTTO CONTROLLO
Proprio perché le malattie renali sono difficili da diagnosticare precocemente, è necessario che teniamo la loro salute sotto controllo, adottando poche, semplici abitudini.
Controllate spesso la pressione arteriosa, soprattutto se soffrite di ipertensione. L’aumento della pressione arteriosa oltre i limiti considerati normali può danneggiare la sofisticata architettura della circolazione glomerulare.
Prestate attenzione ai valori della creatinina nel sangue e dell’albumina nelle urine. Come abbiamo visto, si tratta di importanti indicatori della funzionalità dei reni, ma l’interpretazione dei loro valori deve essere fatta da un medico, perché numeri al di fuori dei range di normalità potrebbero anche non rappresentare un segnale di malattia renale.
Controllate la glicemia, in particolare se avete familiarità di diabete. Gli zuccheri in eccesso si depositano all’interno dei vasi glomerulari, danneggiandoli e rendendo loro impossibile lo svolgimento delle funzioni di filtrazione.
Monica Torriani è moglie, mamma di quattro ragazzi, farmacista e blogger. Si occupa di Salute e Benessere per WELLNESS4GOOD, il sito che ha fondato.
(Photo credits: ilsussidiario.net)