Feminism, indicata dal dizionario Merrian-Webster come la parola più pronunciata e spiegata del 2017, è il titolo dell’edizione inaugurale della Fiera dell’editoria delle donne, festoso evento a ingresso gratuito, che si tiene dall’8 all’11 marzo a Roma, in via della Lungara 19, nel Palazzo del Buon Pastore, un ex reclusorio per donne nel cuore di Trastevere, che ospita la Casa Internazionale delle donne, luogo di incontro di grande tradizionale per la città, oggi purtroppo a rischio chiusura.
L’intento, rilevante e coinvolgente, è giungere a disegnare una mappa dei femminismi, delle loro battaglie, dei successi, delle sconfitte e dei reciproci conflitti, e delle tante denunce, antiche e nuove, della disparità politica, economica e sociale fra i sessi. In programma una mostra documentaria, a cura della Biblioteca Archivia, sull’editoria a firma di donne, femministe e lesbiche degli ultimi cinquant’ anni con libri rari e fuori commercio dell’Ottocento, conferenze e ghiotte presentazioni, come quella dell’edizione aggiornata di uno storico libro degli anni Settanta, L’infamia originaria di Lea Melandri (ManifestoLibri), di Bellissime di Flavia Piccinni (Fandango) e di SCUM Manifesto per l’eliminazione dei maschi di Valerie Solanas, tradotto per la prima volta integralmente da Vanda ePublishing.
Nei bellissimi spazi interni ed esterni della Casa molte e prestigiose le presenze: DeriveApprodi, Donzelli, Empiria, E/O, Fandango, Luciana Tufani, ManifestoLibri, Meltemi ePublishing, Minimum fax, per un totale di settanta stand di case editrici e collane dedicate alle donne. Oltre alle loro direttore, partecipano all’evento libraie, bibliotecarie e traduttrici. Scrittrici ospiti Maria Rosa Cutrufelli, Cecilia D’Elia, Ilaria Drago, Alessandra Pigliaru, Giorgia Serughetti, Lidia Ravera, che inaugurerà l’8 marzo la Fiera, e l’attrice Asia Argento.
Il fitto calendario affronta temi storici e di attualità e accoglie testimonianze di ieri e di oggi, dalle donne rinchiuse nei manicomi dell’Italia fascista alle scrittrici migranti dal mondo arabo.
Ideatrici della manifestazione, che vede Iacobelli editore e Odei (Osservatorio degli Editori Indipendenti) come principali sostenitori, sono Maria Palazzesi e Giovanna Olivieri dell’Associazione Archivia, Marina Del Vecchio della Casa Internazionale delle donne, Stefania Vulterini della collana “Sessismoerazzismo” di Ediesse edizioni e Anna Maria Crispino, direttora della rivista Leggendaria e direttrice editoriale di questa prima Fiera dell’editoria delle donne – cui auguriamo lunga e fortunata vita – la quale, in una recente intervista rilasciata a Santa Nastro di Artribune, ha affermato che il numero delle scrittrici pubblicate negli ultimi anni è aumentato vertiginosamente, sebbene le autrici siano meno recensite e meno presenti in occasioni di rilevo come i premi letterari. Mentre si dibatte sovente sulla qualità della produzione delle donne – di solito etichettata come sentimentale, leziosa e intimista, cioè “femminile” secondo un frustro cliché che perdura come fastidiosa malerba nel coacervo dei pregiudizi che affliggono l’intero campo della cultura italiana – emergono segnali di cambiamento molto significativi nel panorama editoriale degli ultimi anni, ma è doveroso accompagnarli e potenziarli, in vista di una maggiore valorizzazione delle donne che non può che arricchire tutti.
Questo l’elenco completo degli editori partecipanti.
Questo il blog della manifestazione.
“La poesia ha bisogno di una madre, oltre che di un padre”
Virginia Woolf, da Una stanza tutta per sé.