La mia esperienza di Role Model con convinzione e passione contro gli stereotipi di genere
Inspiring Girls, iniziativa guidata da ValoreD e sostenuta tra le varie aziende anche da NTT DATA, è un progetto rivolto alle ragazze di età compresa tra 11 e 14 anni con l’obiettivo di stimolarle a credere nei loro sogni e nelle loro aspirazioni al di là dei condizionamenti legati agli stereotipi di genere.
Il progetto, che si sta realizzando grazie all’attività di 300 Role Model volontarie, è attivo in Italia dall’anno scorso, ha come target le scuole medie e conta di raggiungere 25.000 ragazze entro il 2019.
Sono stata molto felice di essere coinvolta in questa attività per NTT DATA e mi sono posta l’obiettivo di comunicare alle ragazze la mia esperienza nel modo più efficace possibile. Ho immaginato un racconto che le accompagnasse nella scoperta del proprio talento e ho prospettato loro la possibilità di una vita lavorativa appagante.
Per chiarirmi le idee sul vero significato della parola Role Model, mi sono documentata consultando un dizionario e ho trovato questa definizione “a person who someone admires and whose behaviour they try to copy” ho quindi pensato che poteva essere una buona strategia evidenziare nel mio racconto i miei sogni di ragazza e gli ostacoli incontrati e superati per giungere alla loro realizzazione.
L’impresa mi è sembrata difficile nella sua semplicità, dovevo trovare la chiave per rendere efficace il mio messaggio e lasciare una traccia nel cuore e nella testa delle ragazze, mentre riflettevo ho anche pensato alla necessità di un piano B da adottare nel caso in cui la classe incontrata non fosse particolarmente interessata al mio racconto.
Il giorno dell’incontro avvenuto in una scuola media della prima cintura urbana di Milano, avevo qualche timore: che tipo di Role Model sarei stata per le ragazze? Come mi sarei posta e cosa avrei dovuto raccontare ad un gruppo di adolescenti già gravati da ore di lezioni? Sicuramente non potevo fare una lezione frontale ma avrei dovuto interessare la classe con un racconto accattivante e soprattutto sincero della mia esperienza personale e lavorativa.
Quindi ho iniziato a raccontare di me e degli oggetti che avevo appoggiato sulla cattedra, che mi rappresentavano, avevo portato con me una ravioliera, perchè mi piace molto cucinare, le ragazze hanno pensato che fossi una professionista della cucina, poi ho portato un telefono che uso per le mail quando sono in movimento e un paio di scarpe da ginnastica che mi servono per scaricare i momenti di stress e sono sempre come me in un sacchetto.
Nel corso della chiacchierata, ho svelato quale fosse il mio vero lavoro al marketing di NTT DATA, e per poterlo spiegare mi sono servita dei una metafora disegnando sulla lavagna un’azienda come un corpo umano in cui ogni arto e ogni organo hanno una funziona specifica e tutti gli organi hanno l’obiettivo finale di creare il benessere non solo di coloro i quali lavorano in quel contesto, ma anche per l’ambiente esterno. Mi sono poi concessa la libertà di rappresentare il Marketing come il cuore di questo organismo, a cui sono legati innovazione, nuove idee, rapporti con la stampa, comunicazione a vari livelli, approfondimenti tecnologici e tanto altro ancora.
Ho spiegato alle ragazze che il talento di ognuna è un valore differenziante importantissimo indipendentemente dal campo in cui si realizza. Che si ami la musica, la matematica, le attività artigianali o lo sport, quello che è importante è avere un modello positivo a cui ispirarsi di persone che con sacrificio e impegno hanno raggiunto un obiettivo di vita lavorativa e personale gratificante. In quanto convinta Role Model, ho poi insistito sul fatto che non esistono lavori da maschi e lavori da femmine ma che ognuno di noi, se ha un sogno, deve impegnarsi per superare o ostacoli e problemi che si presentano durante la realizzazione di questi.
Le domande sono state moltissime, esuberanza e curiosità hanno animato la discussione e anche le ragazze meno partecipative si sono unite alla discussione con una serie di domande e constatazioni. Il tema del superamento degli stereotipi di genere ha riscosso molto successo, nella prima classe che ho visitato sono emerse due futuri medici, una chitarrista classica, due orafe, e altre con le idee poco chiare ma in via di definizione a partire da quel momento.
La giornata è proseguita in altre classi con modalità ed entusiasmi differenti ma sempre con grandissima partecipazione da parte delle ragazze e da parte mia con l’obiettivo costante di incoraggiarle a seguire le proprie aspirazioni insistendo sul concetto che i sogni non hanno un genere, senza mai barare sulle reali difficoltà che ho incontrato nel mio percorso.
Sono felice di aver condiviso con le generazioni più giovani la mia esperienza, il mio esempio, il mio tempo e la mia passione e di aver contribuito a scalfire quei pregiudizi che limitano le aspirazioni delle ragazze.
Questo progetto porterà nel tempo i suoi frutti, e tra questi sicuramente anche la mia crescita umana.
da https://nttdatastorie.it/2018/03/14/inspring-girls-role-model/