Re-intervisto Erica Pontalti dopo anni che l’avevo incontrata e la trovo completamente cambiata. Dalla comunicazione, amore mai dimenticato, è passata allo yoga.
Dopo essersi trasferita da Roma a Torino nel 1997 dove avevo studiato per 7 anni, ha lavorato in ambito pubblicitario a Milano nell’agenzia Armando Testa. Lì si è sposata con un collega, Pierluigi Balducci, e nel 2000 con questi ha preso un anno sabbatico e si è traferita a Bali, dove hanno entrambi iniziato a creare libri per bambini. In tutto una ventina.
Cosa è ambiato in questi anni?
Al nostro rientro abbiamo lavorato per qualche anno vita da autori/artisti/esperti di comunicazione: facendo laboratori e Murales nelle scuole, ma anche insegnando nei corsi post diploma o post laurea dell’ambito della comunicazione. Anni un po’ bohemienne!
Dopo un paio d’anni siamo tornati a lavorare nel settore della comunicazione, prima in proprio, poi inserendoci il mio compagno in Ferrero e io in un’agenzia che ha seguito tantissimi progetti pre-olimpici e olimpici. Un’esperienza fenomenale (2004-2006) sotto la guida di una straordinaria imprenditrice: Enrica Acuto Jacobacci.
Nel 2007 abbiamo fondato la nostra agenzia con ottimi risultati (e alcuni progetti davvero importanti, come i Mondiali di Pattinaggio di Figura del 2010 e il decoro per la carta da cucina Scottex per tutta Europe per diversi anni).
A luglio del 2008 sono arrivati i nostri due bambini gemelli maschio e femmina: Pablo e Mila.
La vita era già frenetica prima (nel settore pubblicitario si lavora come se si lavorasse in un pronto soccorso) e con l’arrivo dei bambini ci siamo resi conto che ci sentivamo topolini nella ruota. Dopo un paio d’anni i ritmi ci sono sembrati non sostenibili, in più uno dei nostri due stipendi andava in nido, baby sitter e le necessità dei bambini.
E allora?
Abbiamo deciso di tornare a Bali con tutta la famiglia, e questa volta in pianta stabile. Abbiamo tenuto l’attività fino al 2013 lavorando a distanza, e poi io ho incontrato lo yoga e ho deciso di cambiare completamente settore.
Per due anni ho studiato e partecipato a training intensivi, a fine 2014 ho iniziato a insegnare in un importante centro internazionale di Bali. Grazie alla mia pregressa esperienza nel settore comunicazione ed eventi sono stata chiamata anche a partecipare all’organizzazione dei training per la certificazione all’insegnamento raggiungendo nel 2016 il ruolo di Operation Manager.
Come insegnante di yoga ho trovato il perfetto punto di unione fra la mia passione per l’evoluzione personale e uno spirito un po’ da maestrina. Se hai voglia e tempo di leggere trovi tante review degli allievi sul portale www.yogatrail.com inserendo il mio nome come insegnante. Ce ne sono di splendide: sono molto onorata di aver avuto questo impatto siulla vita di tante persone. Ho insegnato per quasi 1000 ore con un totale di presenze di allievi che supera i 7.000
Cosa è successo e cambiato in questi anni, dalla pubblicità allo yoga?
Urca, che domandona impegnativa! E’ cambiato quasi tutto dal punto di vista pratico, ma ho mantenuto lo stesso entusiasmo, la stessa passione per quello che faccio, la stessa curiosità.
Nel settore pubblicitario applicavo queste mie qualità soprattutto alla ricerca di soluzioni efficaci ed efficienti per il cliente, da quando ho iniziato a insegnare yoga e a organizzare eventi legati a questo settore le applico a cercare una strada… verso il cuore delle persone.
Un grande cambio interiore sicuramente c’è stato: adesso mi chiedo sempre che effetto farà quello che dico, come mi muovo nel mondo, quello che faccio. So che dire “buongiorno” quando si entra in un negozio non porta via tempo e fa la differenza per me e per la persona che ho di fronte. Lo yoga non è limitato al tempo di pratica sul tappetino, è uno stile di vita, un approccio, la ricerca di un senso di unione con gli altri.
Cambiare paese è servito focalizzarti sulle tue chiamate ”intime” cosa che è difficile in una società dove tutto scorre velocemente?
Non è stato tanto il cambio di Paese, quanto il cambio di vita quotidiana che mi ha permesso di potermi concentrare su cosa volevo dalla mia vita e cosa mi interessava per le prossime tappe: quando ho deciso di prendermi due anni di pausa dal lavoro attivo per studiare materie nuove sono entrata in uno spazio pieno di stimoli, ho conosciuto tantissime persone che avevano storie, abitudini e interessi molto diversi dai miei.
In realtà a Bali quando lavoravo nel settore della comunicazione e poi dopo quando ho iniziato a impegnarmi attivamente nella mia nuova professione i ritmi si sono rivelati di poco più morbidi rispetto alla normale vita italiana.
Quanto ha inciso su di te il matrimonio ed la maternità?
Il matrimonio per niente: stavamo insieme già da molti anni quando ci siamo sposati. Sicuramente però nella mia vita l’incontro con il mio ex-marito è stato fondamentale: si è creato un sodalizio professionale fortissimo che ci ha dato moltissime soddisfazioni nel settore della comunicazione. Non per niente la coppia è andata in crisi quando io ho indirizzato il mio interesse verso altro e non è sopravvissuta quando questo mio interesse si è trasformato in una attività non più basata su questo sodalizio.
Per quanto riguarda la maternità devo ammettere che è stato molto difficile far convivere la vita imprenditoriale quella di mamma. Solo quando ho preso una pausa ho iniziato a concedermi più tempo e spazio per il mio essere mamma, ma non posso nascondere che questo è andato a scapito di buona parte dei miei risparmi e anche adesso per passare molto tempo con loro ho sacrificato il rientro alla vita professionale attiva in Italia, pianificando delle fasi di avvicinamento “morbido”.
I figli occupano spazio e tempo ma rigenerano anche le energie interne?
Sì se si riesce a stare con loro davvero concentrati, senza cellulare, senza interferenze. Penso che anche poco tempo, ma se è di buona qualità, possa fornire grande energia ai genitori. Se questi però sono in grado di allinearsi ai bambini e non viceversa. Quest’anno io ho recuperato moltissima qualità nel rapporto con loro, anche perché essendomi separata ho acquistato grande autonomia nella gestione di tempi, spazi e modi delle attività con i bambini. Per esempio abbiamo fatto una vacanza “on the road” in Sardegna che è fra le cose più belle della mia vita.
Torneresti a lavorare in pubblicità o lo consideri un capitolo chiuso?
L’amore per la comunicazione è per sempre. Tornerei a lavorare nel settore, ma mi concentrerei su attività in linea con i miei valori, che sono cambiati rispetto a quelli di un tempo. Diciamo che mi viene molto più facile immaginare di lavorare per realtà con una forte visione etica ed ecologica.
Come è nata la tua passione per lo yoga?Adesso occupa tutta la tua vita e la determina?
E’ nata in un certo senso “per caso” (anche se ritengo che le coincidenze non esistano): a Bali siamo stati chiamati a fare un lavoro per un importante centro yoga, il cliente ci ha chiesto uno sconto e noi lo abbiamo accordato però a fronte di una membership card. Altro che chiamata spirituale…
Pochi mesi dopo però mi sono resa conto di essere molto affascinata sia dalla pratica fisica sia dalla possibilità di un approccio del tutto diverso alla vita e anche alla nostra psicologia. Mi ha catturata l’idea che siamo una cosa sola (peraltro supportata dalle teorie scientifiche) e che siamo realmente perfetti così come siamo: finalmente potevo immaginare di abbandonare tutti i miei legacci fatti di insicurezza, autolimitazione, senso di colpa.
Non occupa tutta la mia vita perché è un percorso e io sono di fatto agli inizi, ci ho messo 40 anni a costruire pattern, abitudini e convenzioni e ci vuole del tempo per riassestarsi su principi differenti, ma sicuramente influenza la mia vita enormemente, soprattutto nel rapporto con gli altri
Ci parli della tua attività? Come è nata, quando e quali sono i programmi futuri? Che tipi di yoga insegni?
Al momento ho due attività che corrono in parallelo: insegno yoga (yoga dinamico – vinyasa flow, per potenziare il fisico e migliorare la concentrazione yoga statico – yin yoga, per creare flessibilità e accedere alle nostre risorse emotive, yoga rilassante – yoga restorative, per un rilassamento profondo e tornare ad “abitare” il nostro corpo, yoga per principianti – allineamento corporeo, respirazione, le basi per la pratica) in un bellissimo centro a Torino (si chiama Yoga Union), faccio workshops e training per insegnanti “a chiamata” (per esempio ho passato due fantastiche giornate nello studio Vinyasa Yoga Bologna) e lezioni private, che consiglio vivamente come avvio allo yoga per i principianti: non c’è niente come tre lezioni a tu per tu con un insegnante per potersi dedicare alla pratica anche in lezioni di gruppo in modo sicuro (per il fisico) e con le idee chiare (su cosa sia lo yoga).
Contemporaneamente ho fondato con Nicoletta Nicolini – esperta di grandi eventi e come me appassionata di yoga – l’associazione sportiva dilettantistica “Full Life asd – ginnastica per tutti,” dove a tanto yoga affianchiamo attività di ginnastica dolce, risveglio corporeo e terapie olistiche. Stiamo muovendo i primi passi ma i segnali sono incoraggianti: c’è sempre più attenzione, in Italia, al recuperare energia, armonia e benessere anche attraverso l’attività corporea. E’ caduta la dicotomia “fitness spinto / ginnastica dolce per anziani”, c’è spazio per tutti e tutto e in molti hanno capito che per sentirsi bene bisogna ascoltare il proprio corpo e iniziare a riprenderne possesso in modo morbido.
Abbiamo in programma tre week-end di primavera e delle settimane vacanza in giugno e luglio: programmi molto diversi, che vanno bene per tutti i gusti. Le destinazioni al momento sono Piemonte e Toscana, in luoghi bellissimi pieni di pace dove trovarsi e ri-trovarsi.
Vuoi proporre qualcosa alle lettrici di dol’s?
Voglio prima di tutto suggerire loro di mettere Like/Following sulla pagina Facebook che si chiama Full Life Retreats per scoprire i nostri programmi. Possono anche scrivere alla pagina per ricevere la nostra brochure che spiega gli intenti dell’associazione e fa una panoramica dell’attività.
E poi voglio proporre loro di utilizzarmi come risorsa per qualsiasi curiosità sia emersa leggendo questa intervista: sul cambio di vita, sul ritrovarsi e capirsi, ma soprattutto sull’utilizzo di yoga, meditazione e pratiche di risveglio corporeo per potenziare le proprie energie, rimettersi in contatto con i propri bisogni, riuscire a dare un senso nuovo a queste vite un po’ vorticose che abbiamo intorno e su cui abbiamo più potere di quanto immaginiamo.
Mi possono scrivere a erica.pontalti@quicomunicazione.com