I supereroi di oggi sono gli eroi di tutti i giorni. Punto interrogativo.
Se lo chiedeva a cinquantasette anni il colonnello palermitano della Finanza, giunto alla stradesiderata fine di una
onorata carriera. Sa di essere risultato inviso a parecchi imprenditori, ma sa anche quanto corretto fosse stato nell’applicare la legge. Nulla rimprovera al suo essere meticoloso, puntuale,
preciso, tranne il fatto che tre mesi prima era stato lasciato dalla consorte per queste sue che lui riteneva eroiche doti. Non riuscendo a farsi una ragione di essere stato maltrattato proprio dalla sua signora, parte subito dopo per la Nuova Zelanda in cerca di resurrezione, assieme ad un gruppo di appassionati di trekking e viaggi di conoscenza. Agli antipodi stringe amicizia con una
scrittrice milanese cinquantatreenne, la quale, nel ricordargli che nel 2018 Palermo sarebbe stata Capitale della Cultura, sottolineò che vi avrebbe voluto realizzare una qualche presentazione di uno dei suoi saggi, quello dal titolo STANDING OVULATION, le donne sono superiori agli uomini anche nella violenza. Il titolo fa il libro e il colonnello, pur uomo di cultura matematica, lo sa ugualmente bene.
Anzi. Quel titolo lo conquista, visti i trascorsi con l’ex moglie. Da sempre intrappolato tra cifre, numeri, virgole e percentuali, il colonnello rimane affascinato sia dalla inventiva rocambolesca dell’autora che dal suo aspetto fisico: la figaggine intellettuale non sempre è sinonimo di chiattitudine fisica. Anzi.
Determinò da bravo soldatino di conquistarla. La invitò a casa sua, a Palermo per l’appunto. Purtroppo l’arte appaga ma non paga, pertanto lei, pur essendogli grata, è senza il denaro necessario per raggiungerlo. Essere letterati di questi tempi in Italia significa essere eroi. È in quell’istante che il colonnello ha una illuminazione: avrebbe conquistato redenzione e scrittrice in un solo colpo, offrendosi come sponsor.
Lei accettò, chiarendo bene che non per denaro sarebbe scesa da lui e che non tutte le donne sono perfide come la sua ex. Anzi. Nell’aprile 2018 si ricongiungono nell’aeroporto della capitale della
Trinacria, chiamandosi al telefono pur essendo separati da una semplice vetrata. Ridono della trovata, sono complici. La scrittrice provava già dagli antipodi interesse e buone sensazioni per quell’uomo tanto preciso quanto generoso, nonostante ancora non sapesse cosa sarebbe accaduto in quei successivi quattro giorni siculi. Il colonnello si offre di farle da autista, accompagnandola turisticamente parlando per le stradine di Palermo e delle vicinanze. Bagaria a farla da padrona, ma anche Santa Flavia e il suo Porticello, teatro del loro primo bacio nei riflessi della luna gialla nell’acqua nera. Primo? Anzi.
Ed è così che l’eroa della letteratura accede alla Biblioteca Regionale e al suo esimio Direttore con il quale conferisce senza nutrire certezze, ma speranze sì e pure tante, credendo in cuor suo che sarebbe stata meglio accolta narrativa che saggistica. Anzi. Il Direttore le dice che, pur essendo satura di presentazioni, la Biblioteca avrebbe preferito la sua saggistica. Felice e colma di gratitudine, una volta a casa del colonnello gli sussurra di amarlo, forse nello slancio del momento. Anzi.
Una vecchia canzone recitava: “cos’è la vita senza l’amore”. I supereroi di oggi sono gli eroi di tutti i giorni. Punto affermativo.
3 commenti
Bello il racconto e belle le ‘metope’ che gli fanno da contorno 🙂
http://www.medioevo.org/artemedievale/Pages/EmiliaRomagna/DuomoModenaMuseoLapidario.html
Ciao Letizia Felice che ti sia piaciuto, grazie
In effetti, le metope mi sono sembrate un’ottima scelta, grazie
Studiosa d’arte medievale?
Mi piace l’arte in generale ma proprio di recente ho visitato una mostra su Modena nel Medioevo e il museo del Duomo sove sono ospitate le metope. E così le ho riconosciute subito 🙂