Quello che si è sviluppato poi sul grande schermo come “Loro 2 “ si e’ rivelato un pezzo di grandissimo, bellissimo cinema.
Lo ammetto..il mese scorso lo sconcerto dopo la visione di “Loro 1” era stato grande.
Amo Sorrentino e la delusione per quella prima parte era notevole. Con questo disincanto nel cuore, quindi, mi sono approcciata alla seconda conscia,
però, del fatto che era doveroso vedere il lavoro completo prima di esprimere un giudizio e, a maggior ragione, di scriverne.
Ho fatto bene. Benissimo, dato che quello che si è sviluppato poi sul grande schermo come “Loro 2 “ si e’ rivelato un pezzo di grandissimo ,bellissimo cinema.
Ma non solo cinema perfetto dal punto di vista tecnico.
Un’ora di analisi dei sentimenti umani. Di poetica , amorosa , indulgente e consapevole visione d’ insieme di quello che siamo e dei nostri sentimenti .
Film su Berlusconi certamente questi “Loro” 1 e 2 ma, come ha detto Sorrentino, i fatti storici erano comunque già noti e ben documentati ed è stato fatto altro.
Meno nota era ed è l’indagine che sta, oggi, dietro ai sentimenti di certi personaggi, dietro alle loro paure.
Cosi come i sentimenti delle persone, le loro e le nostre reazioni a queste, sono elementi che rimangono medesimi nei secoli , sviluppandosi solo con intensità diverse, a seconda dei momenti.
Insomma ”Loro 2 “ è una bibbia se guardato dal punto di vista del timore dell’abbandono e della morte che ciascuno di noi ha e che condiziona,a seconda di come li si vive, praticamente tutto delle nostre scelte nella vita.
La telefonata in cui il redivivo Berlusconi-piazzista cerca di vendere un appartamento costoso alla sconosciuta ed ignara signora dall’altra parte del telefono diventa un master della vendita odierna piu sottile (ed in qualunque campo) che fa leva proprio sulle nostre paure piu’ profonde, sui nostri bisogni piu’ intimi disvelati e poi usati a seconda del fine da raggiungere, sui sogni che qualcuno ci illude di poter realizzare.
Cosi come il dialogo a due fra Veronica, una straordinaria Elena Sofia Ricci, e Lui, il Berlusconi interpretato da Toni Servillo del quale, ormai , è quasi banale dire che e’ unico tanto e’ ovvia la cosa in ogni personaggio che interpreta. Dialogo di una coppia alla fine di un amore , dove la difesa di lui è l’attacco con la distorta etica del “cosi fanno tutti” e per lei , invece , la presa d’atto della sconfitta di un amore vissuto ma mal riposto.
Intanto, intorno a tutto questo, il mondo di mezzo di chi si arrangia .
Mondo di personaggi consapevoli del fatto che che non arriveranno mai ad essere come quei “Loro”, intoccabili e potenti che davvero sanno raggiungerlo e poi viverlo, quel mondo e quel potere.
Come nelle scene delle ragazze disposte a farsi usare credendo di aver raggiunto chissà cosa, tutte con gioielli d’oro al collo uguali portati come inconsapevoli, preziosi marchi del bestiame di una volta ma anche, nel risvolto positivo, di figure di donne che vedono davvero cosa accade ed a questo si ribellano, anche solo cogliendone la triste, patetica malinconia di qualcosa che lascia ancora di più il vuoto dentro.
Ripeto, come ha detto Sorrentino i fatti storici si conoscono ed ognuno sulla figura di Berlusconi ha la possibilità di trarne il suo giudizio (nb. per me, tengo a scriverlo, assolutamente, totalmente negativo per l’Italia e certa cultura che ne è derivata ) ma l’analisi qui va oltre.
Arriva a farci riflettere sull’importanza sempre maggiore di crearsi ognuno una solida struttura culturale e mentale. Della riflessione sull’importanza ed il valore della conoscenza consapevole di quello che abbiamo dentro, di come siamo fatti.
Della attenzione alla formazione e alla cura , oggi come non mai, di una maturità , mentale e culturale .
Unico modo per difenderci e,s oprattutto, unico modo per potersi difendere dei nostri giovani nati in un mondo dove tutto sembra non avere “parte” e sia indistinto, finalizzato solo al soddisfacimento di bisogni immediati.
Ad un certo punto del film ,per esempio, il Berlusconi /Servillo dice ad uno dei senatori convocati per essere “comprato” , che le indagini psicologiche su di lui fatte dai media “non servono a niente”.
Che lasciano esattamente il tempo che trovano. Ma che cambia tutto , questo sì, nel momento in cui LUI , invece,usa la psicologia.
Ecco, il senso di tutto credo sia questo.
Chi conosce come siamo fatti, chi riesce ad usare le nostre paure, a farci illudere di prevenirle o annullarle, chi riesce ad alimentare sogni impossibili o al di fuori di quello che davvero, invece, è utile e concretamente realizzabile per il nostro bene, ci ha in mano e può manovrarci .
Che sia la persona vicino a noi che amiamo o una qualunque alta Istituzione.
D’altra parte il protagonista in una scena del film dice una frase cult per molti che si occupano di comunicazione, soprattutto in politica , che dovremmo tenere a mente :“La verità è frutto del tono e della convinzione con cui la affermiamo”.
Sapere, allora , chi siamo, invec e,essere consci delle nostre fragilità è la nostra forza contro questo mondo. Cosi come vediamo accade alla signora sola in casa la sera alla quale arriva la telefonata di chi sa sfruttare, avvertendola, questa sua solitudine o all’anziana de L’Aquila che sorride felice al regalo della dentiera nuova o della tv senza che in questo modo possa pensare alla new town inquietante e decadente dove è stata sbattuta .
Così, tutto sommato come chi , pur avendo mezzi da nabbabbo, si trova a dover comprare cose o persone per simulare a sè stesso una felicita’ alla fine anche dubbia.
Insomma “Loro” vinceranno anche? Sinceramente non so.
Certo è che il loro territorio è su sabbie mobili, una zona in cui ,come la capretta stroncata dall’aria condizionata della prima scena del film, solo chi ha quel cinismo può entrare e galleggiare.
Poi, fuori, ci sono gli altri.
Noi , quelli che “quella notte non ridevamo” ,come direbbero gli abitanti de L’Aquila , città che entra ad un certo punto del film con una scena straordinaria e davvero impossibile da dimenticare. E poi ancora altri “Loro” .
Decisamente quello più veri e più solidi anche se, per terribile contrasto, seduti stanchi su macerie .
Quelli a cui è dedicata la meravigliosa scena del finale.
Quelli su cui scorrono i titoli di coda e sui quali la parola “Loro” si ripete . Non scrivo altro…perdereste l’emozione che , credetemi, stavolta Paolo Sorrentino ci regala tutta e in modo magistrale.
LORO 2Regia di Paolo Sorrentino.
Un film Da vedere 2018 con Toni Servillo, Elena Sofia Ricci, Riccardo Scamarcio, Kasia Smutniak, Euridice Axen. Cast completo Genere Biografico – Italia, 2018, durata 100 minuti.
1 commento
Ho visto il film con grosse aspettative anche perché conoscevi bene la storia di Berlusconi e speravo di trovare qualcosa di diverso. Soprattutto che mi aiutasse a capire perché per più di 20 anni è stato agli apici della nostra società senza essere scalfito da eventuali scandali ai quali invece è passato sempre sora.
Ho trovato iil dialogo con la moglie molto importante a questo proposito. Chiedeva’Perchèà sei stata con e 25 anni se pensi che sia un uomo senza qualità?” E lei rispondeva ”Perchè ero innamorata”