Alla libreria Laterza, di Maria Laterza, un folto pubblico ha avuto l’onore di ascoltare dalla voce di Lidia Menapace, donna straordinaria di 94 anni, che ha vissuto coraggiosamente gli anni della Resistenza da partigiana (si definisce “Staffetta Partigiana Sottotenente), il racconto di quella passione e di quegli ideali che ci hanno reso quello che siamo oggi, cittadini liberi, che sono anche contenuti nel suo libro “Io, Partigiana.La mia resistenza”
Lo ha ribadito Micaela Paparella, Presidente del I Municipio di Bari, ed ha continuate “La sua voce, il suo lavoro di testimonianza è motivo di ispirazione e di orgoglio, consapevoli come siamo che solo chi conosce la verità della storia può guardare con fiducia al futuro”.
Ed infatti la novarese, trapiantata a Trento, Lidia Menapace, accompagnata in un viaggio per l’Italia da Roberta Robj Corradini, ha lucidamente nelle sue analisi che, a suo dire, non sono il verbo, ma coraggiose considerazioni. Una donna Ironica e ferma nel ribadire le pari dignità delle donne e il linguaggio di genere, essenziale per la considerazione della presenza femminile ormai in ogni luogo di lavoro, ma soprattutto con lo sguardo rivolto ad un futuro costruttivo.
Chiamare Professoressa una donna, che esercita le funzioni nei tempi andati prerogativa solo dei Professori, è svilire la funzione svolta da una donna. I giovani hanno risolto chiamando il Prof e la Prof.
Ha ricordato le donne che chiama “scimmiette”, in quanto scimmiottano l0uomo, perdendo e rinnegando la loro visione femminile, essenziale per la crescita. Ha nominato il vice premier “Gallo Salvini” in quanto Lombardo e quindi discendente dei Longobardi, scesi in Italia come Galli.
Ha impartito lezioni di dignità, di semplicità e lungimiranza.
L’incontro è stato organizzato in preparazione della ricorrenza del 75 mo anniversario della strage dei giovani a Bari, in via Nicolò dell’Arca, per mano dell’esercito monarchico, in un angolo di Piazza Umberto I di Bari.
Lo ha organizzato l’ANPI Sez. di Bari, Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, è nel caso specifico da Pasquale Martino e Arturo Cucciolla.
Hanno dialogato con Lidia Menapace Ferdinando Pappalardo e Gigia Bucci, attualmente unica donna nella segreteria barese della CGIL.
“In tempi come questi in cui la paura è benzina di discriminazioni e violenze dobbiamo essere capaci di costruire, con azioni di solidarietà, un sentimento di fiducia reciproca – ha dichiarato Gigia Bucci, segretario generale della Cgil Bari – fiducia intesa come capacità di stare insieme, di farci carico delle sofferenze altrui attraverso l’impegno della militanza onde evitare che possa prevalere l’indifferenza verso le condizioni di chi sta peggio di noi”