Ci sono una infinita’ di motivi per venire a Sarzana, cittadina ricca di storia e di bellezza al limite della Liguria,vicino al mare e ad un passo dalla Toscana.
Uno dei principali ormai,e da anni, e’ certamente il “Festival della Mente”. Evento che si svolge il primo fine settimana di settembre(quest’anno dal venerdi 31 alla domenica 3) ed e’ dedicato alla Creativita’.
Tre giornate di incontri, letture, spettacoli, laboratori e momenti di approfondimento culturale in cui si indagando i cambiamenti, le energie e le speranze della società di oggi ,con una sezione bellissima dedicata a bambini e ragazzi . Insomma un luogo in cui , da ben quindici anni ,a fine estate arrivano migliaia di persone da tutta Italia per ascoltare intellettuali nei vari campi delle loro personali esperienze ,racconti che narrano del loro lavoro e del loro impegno e di questo come apporto alla societa’ che viviamo . Il tutto realizzato anche con l’impegno,volontario ,generoso ed entusiasta di ragazze e ragazzi giovanissimi che ogni anno,e sono oltre cinquecento,accolgono e collaborano con l’ organizzazione, sorridenti e gentilissimi,contribuendo a creare quello che e’ il clima decisamente unico che si vive a Sarzana nei giorni del Festival .
Io , inutile dirlo,e’ chiaro che lo amo fin dall’inizio.
Ne ricordo incontri memorabili , momenti unici.
Il cortile della Fortezza Firmafede,l’antica struttura che domina Sarzana,in silenzio attento e commosso nel 2009 per un Roberto Saviano reduce da poco dall’uscita di “Gomorra”, le prime letture di classici a mezzanotte , ad un orario che sembrava improbabile ma poi diventato un must,dall’alto di uno dei torrioni o un Tony Servillo straordinario che narrava l’Italia attraverso la Poesia . In tutto questo,ogni anno,il ripetersi del miracolo di persone che fanno la fila diligentemente e con correttezza per trovare ancora un biglietto disponibile o per assistere ad incontri . Eventi in cui si pensa ,si riflette e ci si emoziona, mettendosi in coda in mattine assolate in cui la scelta piu’ ovvia per i piu’ ,sarebbe, invece, andare al mare ,raggiungibile da li’ in dieci minuti!
Invece no e,infatti,il Festival della Mente e’ da sempre un luogo reso speciale anche da chi lo frequenta. Persone che ad oggi,nell’apparente e desolante vuoto di approfondimento anche di qualcosa che vada solo oltre la lettura di un titolo,rendono viva da piu’ di un decennio una tre giorni cosi. Quest’anno l’edizione 2018 e’ dedicata al concetto di “comunita’’. Che sia quella segreta del carcere di cui trattera’ Armando Punzo parlando della sua esperienza di teatro nel penitenziario di Volterra con la Compagnia della Fortezza da ben trenta anni o quella piu’ ristretta della coppia con la psicoterapeuta Esther Perrel e il significato del tradimento oggi.
L’architetto Mario Cucinella con un incontro sul valore politico e sociale della architettura come azione politica e rilancio dei territori o Serena Dandini e Michela Murgia in un dialogo al femminile sulle “valorose”, le donne che scardinando tradizioni di comunita’ hanno fatto ,invece,opera d’arte delle loro vite. Insomma,questa solo una piccola parte di quello che accadra’ a Sarzana nel prossimo fine settimana. Difficile da descrivere. La cosa piu’ bella e’ venire,almeno una volta,e viverlo il Festival della Mente. In momenti come questi ,poi,da’ fiducia e una bella carica per affrontare il presente. La presa d’atto reale e rasserenante che c’e’ gente in giro,tantissima, che pensa,riflette e ,soprattutto,si muove per conoscere e comprendere.
Non e’ poco , davvero ,in tempi come questi .