Visto che portiamo sempre con noi tutto quello che è radicato da generazioni nella nostra famiglia, sono sempre dentro di noi precise istruzioni comportamentali che ci guidano e ci condizionano. Entrare in armonia con quello che è in noi e noi siamo è trovare finalmente la pace.
Con Alberta Mantovani ho condiviso alcune esperienze professionali e la sua solarità mi ha sempre attratto, quella sua capacità di rendere semplici e quotidiani i concetti che entrambe da anni stiamo approfondendo e diffondendo: il fatto che noi siamo quello che pensiamo, ad esempio, e che siamo noi stessi ad attrarre la nostra realtà che ci restituisce, molto spesso indirettamente, quello che noi le inviamo. Alberta dimostra che se l’amore incondizionato verso se stessi e la gratitudine verso la vita diventano un’abitudine, quasi un allenamento, quello che torna a noi é molto diverso da quanto sperimentiamo se non ci vogliamo bene o se non diamo valore a quanto ci circonda.
Alberta Mantovani, laureata in filosofia, lavora da anni alla Boiron, industria farmaceutica che produce e commercializza preparati medicinali omeopatici, dove ha la responsabilità dei progetti speciali e dell’Associazione Culturale Omeoart. Si occupa inoltre di Risveglio e Crescita personale ed è una esperta in Costellazioni Familiari, autrice del libro “Alle radici dell’Anima” Ed. Tecniche Nuove e aiuta le persone a superare i traumi e i momenti di difficoltà utilizzando questo sistema nato con Bert Hellinger . Osservando la rappresentazione della propria famiglia ci si rende consapevoli dell’influenza di quei membri che hanno ispirato forza e amore, e di quelli che avendo avuto un destino particolarmente difficile, hanno inflitto dolore agli altri.
Mi è piaciuto inserire Alberta Kara Mantovani in questa carrellata di Donne Eccellenti perché trovo che sia un dono della Energia del Femminile aiutare gli altri, e se stessi, a vivere pienamente il proprio destino accettandoci e traendo il meglio da quello che siamo. E ridare ad ogni membro della famiglia il giusto posto e la sua responsabilità permette ad ognuno di vivere la propria vita con consapevolezza e coscienza. La chiave di questo lavoro è infatti l’accettazione di noi stessi, della vita e dell’esistenza, niente è inaffrontabile, ogni disarmonia si può riequilibrare se in ogni situazione cogliamo la sua parte di luce e portiamo lì la nostra attenzione, imparando a guardare ogni problema da nuove prospettive. E’ del Femminile la consapevolezza che siamo tutti collegati, la capacità di cogliere quello che ci unisce anziché quello che ci divide e di rimanere ben collegati alle radici, alla Terra, alla Madre. Se c’è una forza invisibile responsabile dell’organizzazione, della struttura e della forma di ogni sistema, se c’è una memoria che ci collega ad ogni Spazio e ad ogni tempo “ciascuno di noi, dice Alberta Kara Mantovani, “ è collegato al campo morfico del pianeta, della specie umana, della popolazione territoriale, della propria identità nazionale, fino al campo morfico della propria famiglia di origine. Questi campi si sono creati nel corso degli anni (e dei secoli) in seguito agli eventi che sono capitati ai nostri antenati e in base alle loro scelte di vita; allo stesso modo possono aver determinato a loro volta alcuni passaggi della nostra storia familiare e continuare a incidere nella nostra vita personale, in un circolo vizioso che solo la consapevolezza può spezzare.”
Visto che portiamo sempre con noi tutto quello che è radicato da generazioni nella nostra famiglia, sono sempre dentro di noi precise istruzioni comportamentali che ci guidano e ci condizionano. Entrare in armonia con quello che è in noi e noi siamo è trovare finalmente la pace.
*Qual è la tua attività alla Boiron?
Ho iniziato a lavorare in Boiron, azienda leader in omeopatia, subito dopo essermi laureata. Sono cresciuta tra i granuli ricoprendo ruoli diversi. Oggi ho la responsabilità dei Progetti Speciali e dell’Associazione d’impresa Omeoart. E’ un ambito nel quale posso trasmettere il pensiero di Christian Boiron, imprenditore e filosofo. Questa azienda attraverso la quale ho potuto conoscere persone di grande apertura mentale e spirituale ha un’anima speciale.
*Lavori anche negli ospedali?
Christian Boiron sostiene che portare creatività presenza e amore negli ospedali facilita la guarigione e anche talvolta la morte. Nel mio lavoro coordino un gruppo di artisti con i quali organizziamo laboratori creativi nei luoghi di salute con risultati eccellenti.
*Cosa significa per te guarire?
Guarire per me è essere in pace con l’anima . Salute, felicità e creatività sono collegate. Stai bene quando sei al tuo posto ,sei te stesso e comprendi il senso della tua vita. La creatività è un mezzo che facilita questo processo.
* Ti occupi anche di Costellazioni Familiari. Perché si chiamano così?
Non è stato mai dichiarato ma credo che così come esiste un ordine, seppure in continua trasformazione, nel sistema stellare, esiste un ordine nel sistema familiare. Da qui il termine Costellazioni Familiari. E rispettare quest’ordine significa star bene. “Quando entriamo in accordo con tutto ciò che è all’interno della nostra famiglia, dei fratelli e delle sorelle, degli antenati, del nostro particolare destino, allora siamo in pace.” dice Hellinger. Dobbiamo perciò fare ordine perché anche l’amore, se segue un ordine, può fluire con facilità.
*In che senso segue un ordine? Esiste un ordine nell’amore che non giova invertire?
I genitori vengono prima dei figli. Infrangere questo ordine è più facile di quanto si creda. Ad esempio, spesso i figli vogliono far i grandi o sapere cose che appartengono solo ai genitori. Queste cose non dovrebbero riguardarli. Si tratta di un’intimità che appartiene solo a coloro che ne fanno parte e non dovrebbe essere accessibile per chi ne è fuori. Se un padre ad esempio confessa al figlio di aver tradito la madre, questo ne sarà devastato. Successivamente, si permetterà di giudicare il genitore, ponendosi in una posizione di superiorità.
* Ma cosa vuole dire Costellare?
Il nome è suggestivo, Costellazioni Familiari, ma non ha nulla a che fare con i pianeti. Semplicemente porta l’attenzione sul nostro microcosmo interiore, aiutandoci a riconnetterci alle nostre radici e ritrovare la forza e la dignità per andare avanti. La vita è talvolta complicata da rapporti tormentati con i membri della nostra famiglia attuale o d’origine, situazioni che si trascinano per anni e ci creano sofferenza, spesso ripetiamo gli stessi errori, oppure non riusciamo a trovare il nostro posto nella realtà e non capiamo il perché. Si avverte un senso di fatica… Con le Costellazioni Familiari cerchiamo e spesso riusciamo a unire ciò che prima era diviso, separato. Facciamo fluire l’amore.
*Come può succedere questo?
Siamo governati da due forze opposte: l’Amore e la Paura. Costellare vuol dire per me mettersi al servizio di una forza più grande per far scorrere di nuovo l’amore là dove è bloccato. E l’Amore si blocca con quando c’è un trauma, una separazione o un’esclusione. Le costellazioni possono essere fatte su qualsiasi sistema, in primis la famiglia d’origine, poi quella attuale o anche su altre situazioni dove si hanno difficoltà come il lavoro, la salute, il rapporto col denaro, con le relazioni affettive…
* Come avviene una Costellazione Familiare?
Nella Costellazione Familiare si ricrea la struttura di una famiglia. Si può fare questa esperienza in un incontro individuale ma io preferisco un contesto di gruppo (minimo 15 partecipanti) perché l’energia è più alta. Ci si dispone seduti in cerchio in modo da poter ospitare nello spazio interno i vari personaggi che rappresenteranno i membri di una famiglia. Quando si vuole rappresentare la propria famiglia, è sufficiente che partecipi anche un solo membro, non è necessario che gli altri siano al corrente perché ne beneficeranno comunque. Dopo una breve esposizione dei fatti reali e traumatici accaduti nella propria famiglia (morti, malattie, perdite di danaro, aborti e così via) il costellato sceglierà, su indicazione del facilitatore, tra i presenti delle “controfigure” (se usiamo il linguaggio cinematografico) dei membri della propria famiglia vivi o deceduti. Posizionerà questi ‘familiari’ (compreso se tesso) in piedi e in relazione l’uno con l’altro. Il processo viene anche denominato “rappresentazione fenomenologica” poiché le esplorazioni delle problematiche prese in esame rivelano i loro punti di deboli e i loro punti di forza attraverso i movimenti “autonomi” di rappresentanti che, pur non conoscendo i membri di un certo gruppo familiare, di essi provano sensazioni e intenti in modo pressoché identico e fedele a quanto è vero nella realtà.
*Le Costellazioni possono giovare anche a queste “controfigure”?
Chi fa il rappresentante durante una costellazione spesso risolve parte delle sue problematiche perché va in risonanza con il campo e questo accade anche a chi semplicemente osserva. Ciò dimostra che sono collegati con il campo morfogenetico di cui parlava Rupert Sheldrake, Se qualcuno è collegato a tale campo come rappresentante, improvvisamente è collegato anche con la sua memoria. A quel punto il facilitatore si metterà a disposizione di questa forza sacra e cercherà di far fluire (se possibile) l’amore di nuovo ridisponendo i rappresentati in modo più armonico, facendo loro pronunciare alcune frasi la cui forza è di far riconoscere il giusto ordine all’interno della famiglia.
*Parliamo di questo campo morfogenetico…
Come ti ho già detto le Costellazioni nascono più di 40 anni fa grazie all’apporto di Bert Hellinger il cui metodo si avvale anche del contributo di diverse altre scuole che l’hanno preceduto, quali la psicoterapia gestaltica di Fritz Perls, la psicoterapia della famiglia di Virginia Satir, lo psicodramma di Moreno, la PNL e così via. Rupert Sheldrake, biologo e saggista britannico ha elaborato la teoria dei campi morfogenetici, individuando una forza invisibile presente nel sistema chiamata “campo morfico”, responsabile dell’organizzazione, della struttura e della forma del sistema con una sua memoria, determinata dal contributo di ciascun membro. La teoria delle Costellazioni Familiari si basa sul fatto che i campi morfici siano collegati all’inconscio individuale: ciascuno di noi è collegato al campo morfico del pianeta, della specie umana, della popolazione territoriale, della propria identità nazionale, fino al campo morfico della propria famiglia di origine.
*Quindi i traumi lasciano effetti che si ripetono da un antenato all’altro?
Noi da anni l’abbiamo visto e verificato durante le costellazioni ma oggi la scienza lo conferma. A svelare un meccanismo finora misterioso è stato anche un recente studio dell’università di Zurigo, pubblicato su ‘Nature Neuroscience’ I ricercatori del Brain Research Institute sono riusciti a identificare piccole frazioni di materiale genetico chiamato microRna: brevi sequenze, veicoli con cui vengono trasmesse le istruzioni per costruire le proteine ma conservano anche la memoria di eventi traumatici Lasciano cicatrici indelebili, segni che si tramandano per generazioni. I traumi possono essere ereditari, le paure passare da padre in figlio. E segnare vite. Queste trasmissioni genetiche sono state, fino ad ora studiate sui topi ma probabilmente hanno effetto anche sull’uomo.
*Ma come si sono creati questi campi morfogenetici?
Questi campi si sono creati nel corso degli anni e dei secoli in seguito agli eventi che sono capitati ai nostri antenati e in base alle loro scelte di vita; allo stesso modo possono aver determinato a loro volta alcuni passaggi della nostra storia familiare e continuare a incidere nella nostra vita personale, in un circolo vizioso che solo la consapevolezza può spezzare. Di fatto quindi, nelle nostre interazioni e relazioni sociali, oltre al nostro stato di coscienza, è in azione anche il nostro campo morfico: ci portiamo sempre dietro (o meglio, dentro), le informazioni e le istruzioni comportamentali radicate nella nostra famiglia.
*Su quali principi si basano le Costellazioni?
Un principio basilare è la coscienza del clan, ogni torto fatto ad un predecessore deve essere compensato da un successore. Quindi, finché una persona è esclusa o dimenticata, nel sistema agisce una pressione affinché un successore ne difenda i diritti, identificandosi con lui, a volte imitandone il destino negativo come una malattia o la morte precoce. Quindi, per amore ci si ammala, un amore cieco e arcaico che colpisce proprio i membri più fragili, i bambini che pur di mantenere l’appartenenza e la coesione del nucleo, sono pronti a sacrificarsi. Quando un figlio cerca di riappacificare i genitori o sostituirsi ad uno di loro non è al suo posto e fa fatica. L’ordine non può essere violato nemmeno per amore perché si tratta di Amore Cieco.
*Parli anche di Diritto di Appartenenza..
E’ il secondo principio, il secondo ordine: tutti coloro che fanno parte di una famiglia hanno lo stesso diritto di appartenere ad essa. La coscienza collettiva sottostante tale ordine non ammette che qualcuno venga escluso e nemmeno che si mettano in atto delle preferenze, ad esempio un genitore che preferisce un figlio all’altro. Quando avviene una esclusione, la coscienza collettiva sceglie un altro membro nelle generazioni successive che sarà costretto a rappresentare colui che è stato escluso. Ad esempio nei casi di aborti volontari il figlio non nato viene spesso rappresentato da qualcun altro, magari un altro figlio. O nei casi di separazioni il figlio avuto con il nuovo partner va a rappresentare il partner precedente, ricreando le dinamiche che esistevano nella vecchia relazione.
*E nella coppia? “
Col mio amore ti salverò” è una frase da dimenticare perché nella relazione di coppia ci sono ordini precisi, primo fra questi è la parità tra l’uomo e la donna, nonostante la diversità. Se entrambi lo accettano il loro amore avrà maggiori possibilità di successo.. Un secondo ordine è la compensazione tra il dare e il ricevere. Se uno da più dell’altro, il rapporto perde l’equilibrio e viene disturbato. *
* Come sei arrivata alle Costellazioni?
Sono nata sotto il segno della Vergine e questo la dice lunga…Il servizio è nel mio DNA e fin da piccola sono stata attratta dal nuovo, dal mistero, dalla magia. Ho studiato psicologia ma mi stava stretta, avevo bisogno di un’altra visione dell’essere umano. Poi ho conosciuto Alejandro Jodorwsky che mi ha aperto una porta sull’importanza degli antenati e subito dopo Hellinger e le Costellazioni. Lì mi sono sentita a casa. Avevo trovato ciò che cercavo e mi sono subito iscritta alla prima Formazione in Italia con Attilio Piazza.
* Altri tuoi maestri?
Come maestri spirituali Osho è stato il più importante ma anche Aivanov, Panikar, Amma
*Come hai coniugato in te scienza, conoscenza e ricerca interiore?
Sono sempre stata incuriosita dall’animo umano e dal mistero. Ricordo che quando ero ragazzina Baba Bedi, un maestro indiano mi disse che poiché ero in grado di leggere nell’anima delle persone era meglio che mi laureassi in Psicologia. Ho infatti studiato psicologia ma non ho mai fatto la psicologa classica. Oggi mi occupo anche di crescita personale , di Costellazioni e legge d’Attrazione.
*Tu metti anche chiarezza sulla Legge d’Attrazione, oggi non sempre esposta con competenza ..
La legge d’Attrazione è una legge Universale che agisce sempre. Noi creiamo la nostra realtà attraverso i nostre pensieri. E’ importante essere consapevoli delle credenze depotenzianti (i blocchi) che ci accompagnano fin dai primi anni e che ci frenano nel nostro percorso di vita.
*Quindi non c’entra essere fortunati o sfortunati?
La fortuna e la sfortuna non esistono. Ogni problema e ogni difficoltà ha un regalo nascosto che prima o poi riusciamo a vedere.
*Cosa sono per te, Alberta, nella tua realtà quotidiana, gioia e leggerezza? Che rapporto c’è tra piacere e felicità?
La gioia e la leggerezza fanno parte della mia quotidianità. Cerco sempre di vedere il lato bello delle cose anche con un po’ di senso dell’humor che mia madre mi ha trasmesso e che, per fortuna, ho passato a mia figlia. La felicità è diversa dal piacere, è uno stato interiore che accade quando sei al tuo posto, hai compreso il senso della tua vita e soprattutto sei te stessa.E’ più facile dopo i 40 anni. Il piacere viene da qualcosa fuori di te: la cioccolata, il cane, il sesso… I bambini conoscono solo il piacere
*Cosa significa amare se stessi?
Amare se stessi è mettersi al primo posto.. Molti confondono questo con l’egoismo ma non è così: se non ti ami non sei capace di aiutare, fai molta fatica. L’amore incondizionato è difficile, lo si vede negli occhi dei cani. Maki ,la mia Labrador me lo insegna ogni giorno. La gratitudine bisognerebbe farla diventare una materia scolastica: è la polverina magica che ci fa stare nel presente sorridendo.
*Che senso ha per te il tempo che passa?
Il tempo non esiste per me. Se mi chiedo quanti anno ho credo di averne 25. Il tempo che passa significa avere più esperienza e consapevolezza
*Come bilanci dare e ricevere nella tua vita come Alberta?
La teoria la so: dare e ricevere devono essere bilanciati ma talvolta io ho esagerato nel dare (è più facile…) Sto imparando a ricevere soprattutto dal maschile.
*Qui di seguito alcune tra le componenti energetiche del Femminile: affettività, intuizione, empatia, emozionalità, ascolto, accoglienza, sintesi, pensiero circolare, non giudizio, accudimento, inclusività. In quali di questi ti riconosci di più, in quali di meno? .
Cerco di integrarle tutte ogni giorno di più. Le mie emozioni oggi sono più dolci, sono più in pace il non giudizio è difficile anche se scherzando dico sempre “Non è un giudizio, è un dato di fatto”. Mi piace molto lavorare con le donne perché sento la sorellanza come una protezione.