Un’elegantissima Sveva Casati Modignani, rappresentante forte e decisa delle lady milanesi di una volta racconta il mondo del lavoro visto con gli occhi dei suoi personaggi principali, da una parte il ricco industriale, dall’altra il sindacalista idealista pronti entrambi a lottare ogni giorno per conquistare o mantenere le proprie posizioni.
Due uomini completamenti diversi tra loro in viaggio da Roma a Milano tra i cambiamenti sociali ed economici che l’Italia è chiamata ad affrontare.
Inizia così SUITE 405 il nuovo libro di Sveva Casati Modignani presentato in anteprima lunedì 24 Settembre presso la Camera del Lavoro Milanese alla presenta del segretario CGIL cittadino Massimo Bonini e del segretario nazionale CGIL-FIOM Maurizio Landini.
Un’elegantissima Sveva Casati Modignani, rappresentante forte e decisa delle lady milanesi di una volta racconta il mondo del lavoro visto con gli occhi dei suoi personaggi principali, da una parte il ricco industriale, dall’altra il sindacalista idealista pronti entrambi a lottare ogni giorno per conquistare o mantenere le proprie posizioni.
Per raccontare il mondo del lavoro visto dai lavoratori la scrittrice si è affidata a un esperto del settore Maurizio Landini cui si è ispirata per raccontare la figura del sindacalista Giovanni.
Landini arrossisce e si emoziona, un uomo elegante, un uomo d’altri tempi capace di raccontarsi e raccontare il mondo del lavoro alla platea con semplicità e un’incredibile autoironia che trascina, diverte e si diverte regalando alla serata un momento di leggerezza straordinario ma che invita profondamente alla riflessione.
Accompagnati dalla voce del bravissimo Fabio Troiano ascoltiamo brani tratti dal romanzo in cui le figure di Giovanni e dell’imprenditore Lamberto si intrecciano, si avvicinano e si allontanano, due mondi, due strade che inevitabilmente finiranno con l’incrociarsi per caso e per necessità.
Si parla d’amore, di attualità di dolore e di speranza, tutti i personaggi dei romanzi di Sveva vivono i risvolti della vita a volte felice altri difficile e che sembra non dare speranza.
L’amore è bellezza, i personaggi dei suoi romanzi sono sempre belli e affascinanti perché devono farci sognare, perché abbiamo un gran bisogno ogni giorno di sognare, ma tra le pieghe dei sogni si innesta anche la realtà che tocca davvero ogni sfumatura dell’animo umano.
Ancora una volta la scrittrice più amata dagli italiani (tradotta in tutto il mondo) affronta argomenti difficili e spinosi con la delicatezza e la dolcezza di chi sa bene quanto importante sia la giusta comunicazione e il giusto uso delle parole.
La platea è prevalentemente femminile, ma molti sono gli uomini presenti in sala, uomini “tosti” come sottolinea Maurizio Landini raccontando un divertente aneddoto del suo viaggio in treno verso Milano per partecipare alla serata, perché solo un uomo tosto può avvicinarsi e cercare di comprendere il mondo femminile.