Convegno Toponomastica Femminile 2018
Lodi, il documento stilato dalle donne al termine del settimo Convegno Nazionale di Toponomastica Femminile.
da http://www.malgradotuttoweb.it
Si è svolto a Lodi e Melegnano, dall’undici al quattordici Ottobre, il settimo Convegno nazionale di Toponomastica femminile. Presenti i gruppi di Palermo, Catania, Avola e Licata, che hanno partecipato al tema nazionale di quest’anno focalizzato sulle donne viaggiatrici, migranti, pendolari e frontaliere.
Le relatrici hanno fatto si che si potesse viaggiare tra culture ed identità, analizzando anche la mobilità delle donne nella Storia.
Tra gli interventi ricordiamo quello della storica Daniela Fusari centrato sulle figure di Maria Cosway e Francesca Cabrini; quello della sociologa e saggista Graziella Priulla su “I viaggi nell’orrore: le donne come bottini di guerra”; quello di Sara Sesti dell’Associazione Donne in quota su “L’impervio viaggio delle donne nella Scienza” e quello della docente Carmen Sulis, “Uno sguardo di genere a partire dalla scuola primaria”.
Sono state inoltre effettuate due intitolazioni, infatti a Tavazzano è stata intitolata una piazza alla partigiana Mara Grossi ed a Lodi un piccolo teatro a Giannetta Musitelli.
Nella sede della Provincia di Lodi e nell’atrio del castello mediceo di Melegnano, sono state allestite delle mostre aperte al pubblico con pannelli sulle donne viaggiatrici e sulle donne Giuste. Il convegno si è concluso con lo spettacolo teatrale “Le ribelli contro la mafia” per onorare la memoria di tutte quelle donne che hanno lottato contro mafia, n’drangheta e camorra, come Renata Fonte o Felicia Bartolotta Impastato.
Le convegniste, al termine dei lavori, hanno sentito l’esigenza di stilare un documento che riportiamo, integralmente:
“L’assemblea delle Associate di Toponomastica femminile, ritiene che le modifiche del regolamento messe in atto dalla Giunta del Comune di Lodi e firmato dalla Sindaca Sara Casanova non siano rispettose dei principi contenuti negli art.2-3 e97 della nostra Costituzione.
La modifica prevede una serie di tortuosità burocratiche difficili se non impossibili di attuarsi, con la conseguenza che bambine e bambini non italiani vengano discriminati.
E’ un fatto gravissimo che ci indigna e che ha la conseguenza di separare e di istigare alle parole di odio tra le bambine e i bambini nelle stesse classi. Comportamento istituzionale altamente diseducativo nei confronti delle nuove generazioni dal momento che l’emarginazione e la discriminazione generano odio, fanatismo e integralismo.
Richiamiamo la Giunta alle leggi nazionali ed europee contro le discriminazioni e denunciamo con forza la pericolosità di una simile politica, in un momento in cui arrivano segnali preoccupanti di esclusione nei confronti delle migranti e dei migranti nell’inquietante deriva autoritaria sui temi dell’inclusione e dell’accoglienza in Italia, come sta succedendo con Riace.
Le numerose socie hanno già sostenuto il “progetto Riace” e sostengono il Sindaco e sottolineano la gravità estrema e la viva preoccupazione per la tenuta delle istituzioni democratiche nel nostro Paese, incoraggiando il dovere civico di prendere posizione su queste vicende”
L’appuntamento per l’Ottavo Convegno Nazionale di Toponomastica femminile è dal 28 Novembre al primo dicembre 2019 a Palermo.